Quanti siamo in casa

Isabel Minhós Martins e Madalena Matoso, 2011
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«In casa siamo 6 teste. Ciascuna pensa alle proprie cose... Ma a volte pensano tutte alla stessa cosa. In casa siamo 78 dita, 20 ditini e 20 ditoni... In tutto fanno 118 unghie che la mamma ci fa tagliare tutte le domeniche. In casa siamo...»  [...] Leggere il corpo attraverso le parole e le immagini di un libro e leggere il corpo con il proprio corpo, sono due cose diverse che Quanti siamo in casa riesce a combinare a regola d'arte. Il testo e le illustrazioni di Martins e Matoso, sono adatte a un viaggio sia scientifico, sia tattile, lungo il corpo. Esso comincia dalla testa, prosegue lungo gli arti superiori e il tronco e arriva ai piedi. [...]  Un manuale di anatomia e fisiologia è concepito e studiato in modo diverso da Quanti siamo in casa. Raffrontare le qualità specifiche di queste due tipologie di libro, mette i lettori nella condizione di intendere quali e quanti modi esistono di rappresentare e raccontare il corpo. Pensiamo all'intestino disegnato dalla Matoso ispirato alle condutture di un moderno impianto idraulico, pensiamo alla serie El mapa de mi cuerpo di Genichiro Yagyu, edita fino a qualche anno fa dalla casa editrice spagnola Media Vaca, pensiamo agli studi anatomici di Leonardo da Vinci. [...] Quanti siamo in casa ha i connotati per essere considerato un “libro-laboratorio”. Questo oggetto dà il benvenuto a forme di gioco varie, dal gioco di leggere, al gioco del corpo che si tocca, dal gioco di toccare il corpo degli altri, al gioco di disegnarlo. [...] Quanti siamo in casa, perché? La matematica è la casa madre delle discipline scientifiche, c'è chi per questo la chiama “la regina delle scienze”. In questo libro i numeri prendono la parola fin dai risguardi, dove si nominano per trentadue volte numeri in progressione ascendente da 1 a 32, secondo una logica che è resa nota solo al termine della lettura: i personaggi della storia sono trentadue. Per quanto le cifre siano dati oggettivi, in questo libro sono una parte di testo che dispensa operazioni matematiche solo in seconda battuta. Prima di tutto, infatti, i numeri servono per raccontare una storia, da punti di vista molto soggettivi. Dichiariamo genericamente che tutti abbiamo 1 cuore, 2 mani, 2 orecchie, 20 unghie, 32 denti, eccetera, ma c'è chi capelli ne ha 3, chi di unghie ne ha 19 (perché una l'ha persa e sta ricrescendo), chi di denti ne ha meno, perché stanno spuntando o sono caduti, chi di nei ne ha 0. Il rapporto tra dimensione soggettiva e oggettiva è da approfondire, accontentarsi di una separazione astratta tra questi due estremi potrebbe essere fuorviante.
È un equilibrio magico quello che si ottiene nell'operazione di contare, tra astrazione e concretezza. Da questo aspetto, forse, dipende il fascino e il gusto che molte persone provano nel fare calcoli. Chi impara a contare sperimenta diverse vie, prima di calcolare su base astratta. Quanti siamo in casa, ricorre per questo scopo alle diverse parti del corpo, affinché possano valere come parametri di misurazione elementari, tuttavia efficaci. Con il corpo gli esseri umani misurano da secoli. [...] Quanti siamo in casa è un oggetto che principalmente fa divertire, ridere, giocare, cantare.

Da Una storia di tanti, di Giulia Mirandola, Catalogone 2011.