I Sacchi di Sabbia, per un teatro d’illustrazione animata

Qualche settimana fa, a Milano, siamo andati a vedere uno spettacolo bellissimo e unico nel suo genere: I Quattro moschettieri in America. In scena, oltre agli attori, un disegnatore impegnato a costruire live scene e azioni. E alcuni grandi libri pop-up che hanno il ruolo di raccontare pagina dopo pagina alcuni momenti della trama. Uno spettacolo quindi in cui illustrazione, fumetto e libri hanno una grande parte e mostrano di trovare soluzioni sceniche e drammaturgiche imprevedibili, che catturano l'attenzione di grandi e piccoli, di sorpresa visiva in sorpresa visiva. A creare tutto ciò è la magnifica e pluripremiata compagnia teatrale I Sacchi di sabbia. Ne scrive Matteo Pelliti che la conosce molto bene. Lo ringraziamo.

[di Matteo Pelliti]

La ricerca teatrale de I Sacchi di Sabbia , compagnia tosco-napoletana fondata a Pisa nel 1995 (Premio Speciale UBU 2008, Premio della Critica 2011, Premio Lo Straniero 2016) ha incontrato più volte nel suo percorso il mondo dell’illustrazione, del fumetto, sia nella dimensione di un immaginario da cui attingere, sia nella realizzazione concreta, scenografica, dei propri lavori. A partire da Sandokan. O la fine dell’avventura (2008), liberamente tratto da Le tigri di Mompracen di Salgari, ad accompagnare le prime repliche era un libretto, Cartoline da Mompracen (Nuages, 2008) di Giovanni Guerrieri con illustrazioni di Giorgia Galanti; del 2010, poi, la collaborazione con GIPI, per uno spettacolo tratto dalla sua graphic-novel “S”. E ancora, il coinvolgimento di altri fumettisti/illustratori, per gli eventi teatrali realizzati all’interno dell’Internet Festival di Pisa 2013, impegnati in azioni di  disegno-live (Tuono Pettinato, Sergio Ponchione, Guido Bartoli), e 2015 (ancora GIPI, autore di un’animazione video per un primo studio dello spettacolo Franco Stone, ispirato al Frankenstein di Mary Shelley, e che debutterà in una estesa versione “musical” nella primavera 2017).

L’immaginario fumettistico, la ricerca sui generi, il gusto per il ripescaggio vintage di frammenti pop in cui cultura alta e popolare s’incontrano, ha portato Giovanni Guerrieri ai I 4 Moschettieri di Nizza e Morbelli. Nel 1934 andò in onda la prima puntata de I 4 moschettieri «parodia di Nizza e Morbelli con musiche di E. Storaci», ispirata al celebre capolavoro di Dumas. Abbinata a un famoso concorso di figurine sponsorizzato dalla Perugina, la radiorivista si impose in poche settimane come un vero e proprio fenomeno di costume, contribuendo decisamente alla diffusione e alla vendita degli apparecchi radiofonici in Italia. Ottant’anni dopo, I Sacchi di Sabbia hanno dato un sequel a I 4 moschettieri: dapprima con un radiodramma – realizzato per Radio 3 all’interno del progetto Radio Days di Santarcangelo 14 (ascoltabile qui in podcast e introdotto da Rodolfo Sacchettini) e ora con questo spettacolo teatrale che ripropone, in un’inedita sperimentazione visiva, le atmosfere e i personaggi del radiodramma. 

I Quattro moschettieri in America de I Sacchi di Sabbia è ambientato nell’America degli Anni Trenta: qui, i famosi eroi di Dumas si ritrovano a inseguire – tra gangster, pupe e sparatorie – il sogno di una nuova grandezza, che solo il cinema potrà soddisfare.  Un pastiche che – alla maniera di Nizza e Morbelli – si avvale di gustose contaminazioni: dal cinema di Billy Wilder, ai testi di Jules Verne, alle moderne graphic novel. Nello spettacolo, infatti, il pittore e illustratore Guido Bartoli agisce direttamente sul palcoscenico (insieme a Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri e Giulia Solano) chiamato a illustrare il “teatro giocattolo” che costituirà il centro della scena, attraverso libri pop-up realizzati su suoi disegni e, soprattutto, evocando oggetti, architetture, personaggi disegnandoli “in diretta” su grandi quinte mobili rivestite di carta. La scenografia come quintessenza della finzione esibita, disegnata live, sbeffeggiata e, allo stesso tempo, valorizzata come infinita tabula rasa capace di rigenerare la fantasia, a ogni foglio che il disegno inaugura.

I Quattro Moschettieri in America dei Sacchi di Sabbia diviene, così, un cartone animato analogico, fatto di libri pop-up, teatro delle ombre e citazioni cinematografie. I libri ricreano una scena in miniatura, teatrino nel teatro, diorama potenziale che riporta tutti i personaggi alla dimensione di figurine, maschere in gioco. Il teatro in scena diventa, a sua volta, un'esposizione in appendice della miniatura, ed è il nobile Athos in carne e ossa (il regista e attore Giovanni Guerrieri, in scena) ad apparire come proiezione dell’Athos figurina, compresente e animata nel pop-up, e NON viceversa. L’effetto di immersione in questa “realtà virtuale” fatta di cartone è totale e assolutamente coinvolgente, e proprio per le generazioni dei bambini contemporanei, allevati a tablet e smartphone.

Il “virtuale” cede il passo alla dolcezza dei materiali, come le figurine adesive e gli album da completare che venivano consegnati alla prima messa in scena di questo spettacolo (in un primo progetto articolato su tre puntate di 20 minuti andate in scena, nell’ambito di Infanzia e Città 2015, tra settembre ed ottobre 2015, al Piccolo Teatro Mauro Bolognini di Pistoia). Il teatro dei Sacchi di Sabbia è sempre capace di rivolgersi anche al pubblico dell’infanzia e dei bambini in modo naturale, con un linguaggio “adulto” e privo di ogni accondiscendenza, perché esplora i confini dei processi immaginativi e proiettivi che mettono in diretto contatto “gioco” e “recitazione”, “fantasia” e “finzione”; i loro spettacoli, non solo I Quattro Moschettieri in America, sono congegni creativi costruiti per innescare una partecipazione immaginativa, ri-creativa, da parte dello spettatore e, per questo, tutti potenzialmente adatti a un pubblico che sia contemporaneamente “adulto” e “bambino”.

I Quattro Moschettieri in America

RADIODRAMMA ANIMATO

dedicato a Nizza e Morbelli

testo Giovanni Guerrieri

costruzioni sceniche Giulia Gallo

disegni Guido Bartoli

con Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Giulia Solano

e la partecipazione di Guido Bartoli

con le voci di Marco Azzurrini, Gabriele Carli, Paolo Castellano, Enzo illiano, Carlo Ipata, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Daniele Tarini.

Produzione Associazione Teatrale Pistoiese/I Sacchi di Sabbia 
con il sostegno della Regione Toscana

Prossime repliche: 
Valdagno, (Vicenza), domenica 7 maggio 2017, ore 16 presso il Cortile di San Lorenzo.

Tutte le immagini in scena sono di  Guido Bartoli.

Guido Bartoli, schizzi per le scene.