Un Ovidio postmoderno e le sue Metamorfosi

Abbiamo scoperto il CodexSeraphinianus  di Luigi Serafini nel 1981,quando uscì per i tipi di Franco Maria Ricci.

Quella cheper Italo Calvino era «l'enciclopedia di un visionario», è unasorta di summa illustrata di un mondo inesistente, surreale e asuo modo utopico, del quale vengono descritte con una scritturainventata e illustrazioni di maniacale accuratezza, in una sorta diontologica Encyclopedie postmoderna,la zoologia, la botanica, la mineralogia, l'etnografia,la fisica e la tecnologia....

In questadescriptio orbis terrarum minus cognitarum,«l’anatomico e il meccanico si scambiano le loro morfologie,l’umano e il vegetale si completano… il vegetale si sposa almerceologico… lo zoologico al minerale, e così il cementizioe il geologico, l’araldico e il tecnologico, il selvaggio eil metropolitano, lo scritto e il vivente.» [Italo Calvino,da Castelli di sabbia]

Per DouglasHofstadter ["Sense and Nonsense", in MetamagicalThemas], «The pictures have their own internal logic,but to our eyes they are filled with utter non sequiturs.» Eproprio in questa ambiguità fra realismo e surrealismo sta tutto ilfascino di questo magnum opus.

Nel2006, il PAC di Milano ripropose una mostra delle tavole dellibro (dalla collezione di Franco Maria Ricci) e in quell'occasione Rizzoli loha ripubblicato, a un prezzo più abbordabile di quello delmercato antiquario per l'edizione ricciana (ma, d'altra parte,di qualità tecnica assai meno raffinata).

Per Natale, una persona gentile ci ha regalato lestraordinarie Storie Naturalidi Jules Renard, pubblicate nel 2009 da Rizzoli, illustrateda una dendrologia fantastica di Serafini. Il libro è, purtroppo, acquistabilesolo a prezzo d'affezione in un'edizione limitata di 660 esemplari,intesa a celebrare i 60 anni della BUR.

Il testo diRenard è fulminante. Eccone un assaggio: "Il martinpescatore". 
Nessun pesce, oggi,ha abboccato: ma io rincaso con una rara commozione nel cuore. Mentrereggevo la canna della mia lenza, un martin pescatore è venuto aposarvisi sopra. Uccello più sfolgorante da noi non esiste. Sembravaun gran fiore azzurro in cima a un lungo stelo. La canna si piegavasotto quel peso. Io non respiravo neppure, fiero d'essere scambiatoper un albero da un martin pescatore. E quando è volato via, nonl'ha fatto, vi dico, per paura, ma perché ha creduto di passare,semplicemente, da un ramo a un altro ramo.
Latraduzione, impeccabile, è di Aldo Gabrielli.

Qui,nel lavoro di Serafini sono evidenti i riferimenti alla BotanicaParallela di Leo Lionni e alla NonsenseBotany di Edward Lear. Ma quila dialettica fra senso e nonsenso letteralmente esplodegrazie al'artificio cartotecnico degli specimen botanici,inseriti a decine in apposite tasche.

Frale altre opere di Luigi Serafini segnaliamo la divertentePulcinellopedia (Longanesi 1983), ormai reperibilesolo nel mercato antiquario a prezzi sbalorditivi. (La nostra copianon la troviamo più: non è che c'è in giro un bibliotecariovolontario disposto a catalogare i nostri libri in cambio di unpiatto di lenticchie a pranzo e cena?)