Un surreale metodo di lettura

Abbiamo trovato questo libro a Barcellona, al mercatinodi Sant Antoni, che si tiene tutte le domeniche mattinanel quartiere Sants, intorno a un vecchio mercato abbandonato. Cen'era una bella piletta, e ne abbiamo anche regalata unacopia ad Anna Castagnoli, per poi litigare su chi avrebbefatto il post.
Abbiamo vinto noi.

In copertinadl Amanacer, che vuol dire “alba”, ciaccoglie una scenetta oleografica: il fratello grande tiene illibro alto sopra la testa e lo indica con il dito alla sorellina,che tende la pargoletta mano verso il sapere. Dovrà faticareper elevarsi all'alfabetizzazione.

Infatti, di fatica nedovrà fare parecchia perché, secondo il maestro Ricardo Molner,autore del testo e delle illustrazioni, a leggere si impara con deifaticosissimi scioglilingua. Faticosi al punto da rendere necessarioappellarsi all'aiuto niente meno che della Vergine Maria in personae, in subordine, dell'Angelo Custode.

Il libro si apre e si chiude surisguardi illustrati, che descrivono scene abbastanza surreali:qualcuno lavora, qualcuno fa sport, dei bambini giocano con unpallone aerostatico autocostruito e un tizio con i capelli ritti,alla guida di una convertibile, va a sbattere contro un paloe ammacca la carrozzeria. Una nota piacevolmente sovversiva,che non si perderà più.

Nelle pagine, una calligrafianitida, senza grazie, è un alternarsi, ancora, di illustrazioni chedescrivono scene di vita quotidiana. Semplici e surreali. Un atleta si fala doccia vestito; una filiforme signora cammina sul filo con l'ombrelloaperto in una mano e uno straccio per la polvere nell'altro; il buonlavoratore spilla il vino dalla botte, ma chi lo beve è uno scioperatomale in arnese; navi affondano mentre soli sorgono e galli cantano;babbi in pigiama leggono il giornale incuranti della moglie ferita, cheviene medicata da una bambina; donne danzano al suono della fisarmonicamentre proprio lì accanto, un tizio afferra per un piede un altrotizio, precipitato in un tombino aperto.

Il libro è piccolo,evidentemente povero. D'altra parte, era il 1941 e la guerra si facevasentire, anche nella Spagna non belligerante ma oppressa. Ma per quantopovero, è studiato per dare al bambino l'idea di essere prezioso: ildorso in tela, le pagine delicate, le molte illustrazioni a colori. Ein fondo, per noi abituati alle carte da 170 grammi, ai colori speciali,alle fustellature e ai pop up, alle cartonature plastificate, arricchiteda paillettes, elementi a rilievo e ologrammi, una grande lezione dicome un libro, per essere bello, non debba necessariamente essereun libro costoso, nei fatti o nelle apparenze.