Settembre, andiamo, è tempo di ristampe

Ifrancesi la chiamano la rentrée: quello strano,contraddittorio momento dell'anno, appena dopo le vacanze, in cuitutto finisce e tutto ricomincia.
Uno dopo l'altro, i negoziriaprono, chi lavora torna a lavorare, chi studia si ritrova dietro unbanco, i cani tornano a passeggiare ai giardinetti pubblici, i giornalia parlare di precipitazioni eccezionali, le macchine a parcheggiaresui marciapiedi e i vigili a dare multe.

E gli editori? Gli editori, èchiaro, ad annunciare le loro mirabolanti novità in libreria. Insomma,avete capito: a breve sugli scaffali delle librerie apparirannoanche le nostre novità.

Un boccone succulentoper cui tuttavia l'affezionato lettore dei Topi dovrà pazientareancora qualche giorno: diamo il tempo ai libri di arrivare dalladistribuzione in libreria (ma noi le prime due novità, stampate inagosto, le abbiamo già fra le mani e siamo piuttosto soddisfattidel risultato).
Perciò, oggi vi parleremo, e con un certoorgoglio, di edizioni estere e di ristampe:sono ben tre, di tre libri che sono stati accolti con un certo entusiasmoda librai, bibliotecari, genitori e ragazzi.

La prima, çava sans dire, è quella dell'evergreen Che cos'è un bambino,titolo che ormai è alla sesta ristampa e veleggia tranquillo versole dodicimila copie vendute.

Il secondo èVorrei avere: frai nostri titoli, quello che vanta il più alto numero di edizioniall'estero e quello che per primo ha superato l'Atlanticoper approdare nelle librerie degli Stati Uniti. Mancava inlibreria da aprile, quindi - signori librai - adesso poteteriordinarlo al distributore.

Il terzoè Esopo che,ultralodato e premiato, vede proprio in questi giorni associarsiall'edizione greca (di cui avevamo già parlato ampiamente, qui) una prestigiosa edizione franceseda parte di Actes Sud Junior.

E su questavogliamo fermare la vostra attenzione: testi e illustrazioni sonogli stessi, ma molte sono le  differenze. Ve le mostriamoraffrontate, a partire dalla copertina:

Certo,al di là del fatto che l'una o l'altra piacciano più o meno,non è interessante osservare come scelte diverse di carattere,copertina, formato e impaginazione possano modificare il sapore,il carattere stesso di un libro?