Al Supermercato degli Animali

di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani, 2007
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Al Supermercato degli Animali si apre a ogni sorta d’animale e gusto. Chi fa incetta di lattuga, chi di robinia. Chi riempie il cestino di mirtilli, chi carica il carrello di zucche. Chi afferra scatole di aringhe, chi larve di mosconi. Chi ordina formaggi, chi ruba pollo e uova. La varietà di forme e di colori che si dispiega sui banconi della frutta e della verdura, investe tutti i settori (pesce, carne, latticini). In queste pagine, l’orizzonte di un pasto frugale, ma ricco di vitamine, fibre e proteine, è una prospettiva desiderabile per tutti e da tutti condivisa con entusiasmo. Testo e illustrazioni sono compatti nell’affermare che la salute è uno stato di benessere fisico e psichico da conquistare.
L’idea che una dieta equilibrata abbia come immediata conseguenza una mortificazione del piacere del cibo, secondo Al Supermercato degli Animali, è falsa. L’aspetto di queste creature non tradisce delusione. Semmai trapelano humour, anticonformismo, cordialità, cocciutaggine, sobrietà, fiducia, sorpresa, educazione, fantasia, serietà, mitezza, sistematicità, garbo, spirito organizzativo, parsimonia, arguzia, eleganza, lentezza. Nel mangiare, ciascuno ha un’identità propria e un proprio stile. Assecondarli, vuol dire rispettare la natura, personale, ma non solo. In generale, Al Supermercato degli Animali è attraversato da un clima allegro, vivace. Gli animali collaborano fra loro, le scene collettive sono una costante: personaggi e lettori, a proprio agio, partecipano a esperienze divertenti.
Le immagini di Simona Mulazzani e i versi di Giovanna Zoboli portano in scena un universo sociale composito: c’è un luogo comune affollato di creature diverse. C’è uno spazio ordinato e un movimento collettivo. La condivisione, qui messa in scena, genera armonia. Ad assaggiare nuovi sapori, la tavola si riempie, gradualmente, di prodotti di primissima qualità. Lo spazio surgelati, invece, si estingue. Il fatto che questa storia avvenga in un supermercato – e non in una bottega o boutique o in un negozio di altro tipo – precisa che questo libro è dedicato a un pubblico ampio ed eterogeneo, non d’élite: il supermercato è un luogo di tutti. Inoltre, inserire proprio in questo contesto i principi fondamentali di una buona educazione alimentare, suggerisce che per andare al cuore delle questioni è necessario stare in mezzo alla gente.

Da Al Supermercato degli Animali, di Giulia Mirandola, Catalogone, 2007.