Quadri, quadretti e animali

di Marta Sironi e Guido Scarabottolo, 2012

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Quadri, quadretti e animali, di Guido Scarabottolo e Marta Sironi, inaugura la nuova collana Topipittori dedicata all'arte. Si chiama PIPPO, acronimo di PIccola Pinacoteca POrtatile. «Ci pensavamo da tempo, a una collana sull'arte. Riguardo alle immagini, non ci piaceva l'idea di ricorrere a riproduzioni fotografiche», spiegano i Topipittori. «Riguardo ai testi, non ci piaceva l'idea di un taglio troppo didattico: per questo ci sono i libri di scuola. Invece ci piaceva l'idea di un libro ibrido: fra il grande gioco e la cosa molto seria. E soprattutto ci piaceva l'idea di un libro su una cosa bella che è l'arte, che fosse anche lui bello.» Il “grande gioco” è qui grande parco del leggere, del disegnare, del guardare, del colorare, del comunicare, del ripetere, dell'inventare, del dimenticare, del ricordare, dell'improvvisare, del preparare, del trovare, del segnare, del cancellare, dell'essere. In ogni momento della lettura, questo spazio di creazione, lo si attraversa con le matite in pugno.

A giocare a PIPPO, non c'è l'infanzia, c'è l'umanità nel suo complesso (adulti e bambini), in compagnia degli animali che essa incontra sui suoi passi e che le assomigliano. In copertina, un gatto si interessa a dei disegni appesi come quadri. Forse siamo in un museo o ci stiamo per entrare. Forse siamo a casa nostra e siamo già dentro. Gli animali, a conferma di quanto annuncia il titolo, sono in alto, in basso, a sinistra, a destra, da guardare in verticale e in orizzontale. Sono ermellini, leoni, cavalli, uccelli, draghi, pesci. Chi disegna così bene? Chi sono questi signori e signore che si accompagnano a bestie di ogni sorta? In quarta di copertina un dinosauro sta pensando a colorare e suggerisce: «come vuoi tu». E gli editori spiegano: «Pinacoteca è il posto dove si tengono i quadri […] In questo caso, vuol dire anche che le figure di questo libro sono copiate da quadri famosi (una delle cose che puoi fare è cercare quelli veri, magari su internet).»

Il numero di strade percorribili a partire da un modello sono incalcolabili, afferma Quadri, quadretti e animali. La varietà di esempi cui Scarabottolo sottopone i lettori sprona alla verifica di quanti modi possano esistere per “dire” l'ermellino di Leonardo da Vinci, il cavallo di Mario Sironi, il rinoceronte di Pietro Longhi, il cane di Carlo Carrà, e di quanti modi possano esistere per “dire” cane, cavallo, ermellino, rinoceronte, senza parole, ma solo con le figure. Secondo Marta Sironi, che dei testi di Quadri, quadretti e animali è l'anima, «entriamo direttamente in contatto con le opere d’arte del passato senza filtri, costituendo con esse una sorta di confidenza che permette al bambino di porsi senza timidezza e timore verso l’opera e i suoi canoni.» Partendo da leoni, pesci, uccelli, serpenti, con l'ausilio di altri esempi iconografici cercati per l'occasione, i lettori praticano metodi d'indagine, imparano a comporre da singoli dettagli quadri complessi di informazioni, diventano detective attivi di ciò che guardano, cambiano modo di memorizzare date e nomi, simpatizzano con maestri d'arte di cui non temono l'autorità e di cui apprezzano l'antiaccademismo.

Da Cose del vento che cambia,  di Giulia Mirandola, Catalogone 2013.