Che cosa si farà in Paradiso?

Questo è ilParadiso!

Il 6, 7 e 8giugno prossimi terrò un breve workshop a Mazara del Vallo, organizzatoda OliverAssociazione Culturale. La sede scelta per il micro-corso èun Paradiso, di nome e di fatto: un curatissimo oliveto nelle campagnemazaresi dove Maria Giaramidaro organizza incontri, workshop e brevicorsi, e dove ha avuto la bontà di ospitare i Topi per una breve vacanzal'estate scorsa.

Che cosa faremo in questo luogopacifico e ameno? la domanda è legittima, perché di solito Mariaorganizza corsi di illustrazione nei quali un artista spiega a un gruppodi altri artisti o aspiranti tali a fare qualcosa: raccontare storie,usare una tecnica, interpretare un testo eccetera.


Unmomento del "corso Paradiso" di Marina Marcolin, nel settembre2013.

Ionon sarei in grado di fare una cosa del genere, se non come allievo (e,in effetti, sono stato pessimo allievo di Marina Marcolin nel suo workshopdi acquerello lo scorso settembre). Il mio mestiereè un altro e altro di solito insegno.


InParadiso spesso si fanno anche corsi e laboratori perbambini.


Nel pensare a che cosa proporre agli eventuali allievi, ho tenutoben presente la ragione per la quale Maria ha avviato la sua attivitàdi organizzazione: valorizzare un territorio, stimolando la produzioneartistica legata alla rappresentazione dello spazio geograficoe urbano del mazarese. Su questo tema ha sviluppato attivitàinteressantissime con i bambini delle scuole e congli adulti che partecipano ai suoi corsi e adaltre iniziative meno istituzionali.


InParadiso si apprendono i misteri delle foglie e delleerbe.

Disolito, la rappresentazione del territorio passa attraverso unostrumento che si chiama travel sketchbook: un taccuino di appuntivisivi e verbali che il viaggiatore compila nei suoi vagabondaggi,con o senza sistematicità e con o senza l'obiettivo di creare unoggetto organico. Questa volta useremo lo sketchbok come punto dipartenza per realizzare piccole forme libro che si adattino allaforma narrativa scelta per raccontare il territorio (per esempio:mappa, percorso, diario, istantanee, gioco, reportage eccetera).

Esi cerca faticosamente di carpire a Marina il segretodell'acqua.


L'attività che proporrò si dividerà quindi in trefasi. Nella prima, il venerdì pomeriggio, studieremo e realizzeremoalcune semplici strutture-libro, fabbricabili rapidamente,con materiali facilmente reperibili e una strumentazioneminima (carta, forbici, cutter, ago e filo) che utilizzeremonelle due fasi successive.

La secondaparte è quella esplorativa: dedicheremo la mattina del sabato e delladomenica a esplorare il territorio mazarese, in tutti i suoi aspetti,in gruppo, da soli o a coppie, alla ricerca di immagini, atmosfere,suggestioni, spunti. Per questa parte serviranno scarpe e abbigliamentocomodi, costume da bagno, berretto, crema solare e un po' di vogliadi camminare. Oltre a taccuini, matite, penne, acquerelli, macchinafotografica e quant'altro il singolo allievo normalmente utilizzaper prendere appunti visivi e verbali.

Nellaterza parte, il pomeriggio del sabato e della domenica, cercheremodi trasformare queste ispirazioni, queste atmosfere, questi appuntiin oggetti libro, ricercando, fra le strutture sperimentate nellaprima fase, quella più adatta alla narrazione che ciascuno intendesviluppare.
Essendo convinto che sia il processo la parteimportante del corso, non il risultato che si ottiene, inviteròtutti i partecipanti a lasciare i loro elaborati in Paradiso, inmodo che entrino a far parte della Collezione Oliver e possano essereusati come esempi per altre attività, con bambini e adulti, che speroscaturiscano da questo piccolo esperimento.

Che nedite? Vi piace? Se volete maggiori informazioni sul workshop "Libriin campagna", potete contattare Maria Giaramidaro all'indirizzoemailinfo@oliverlab.it.
Naturalmente, il mio non èl'unico corso primaverile organizzato da Oliver a Mazara. Gli altricorsi al Paradiso saranno tenuti daAnnaCastagnoli, Alicia Baladan e MassimoCaccia.