Fare poesia

Poiéin in grecosignifica “fare”. Ed è proprio da questo verbo che origina laparola “poesia”.
Tale radice mette in luce quanto pocodi astratto, e quanto di concreto, comporti l'attività poetica. Cheattitudine alla realtà, che ardente necessità di contatto con l'essenzadelle cose, che amore per la materia di cui è fatto il mondo facciaparte del pensiero poetico. La poetessa russa Marina Cvetaeva ha scritto,su questo, una riflessione fulminante: “L'anima che per l'uomo comuneè il vertice della spiritualità, per l'uomo spirituale è quasicarne.”
Così, per colmo di ironia si potrebbe dire cheproprio coloro che secondo il trito luogo comune la passano da indefessisognatori, sono in verità i meno propensi a perdersi in astrazioni efantasticherie. Se mai avete conosciuto un poeta, sapete quanto ciòsia vero. In proposito uno che la sapeva lunga, e che si chiamava JeanCocteau, ha scritto: “Un sognatore è sempre unpessimo poeta”.

Bene. Noi qualchepoeta abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo. Per esempio, ChiaraCarminati.
Chiaraha pubblicato con noi, nel 2009, Poesieper aria, con le bellissime illustrazioni di ClementinaMingozzi realizzate con la tecnica dellasilhouette.

Che Chiara fosse bravalo sapevamo già, avendo letto, per esempio, oltre alle suepoesie, un breve importante saggio edito nel 2002 da Mondadori,nella collana “Infanzie strumenti”, che si intitola Fare poesia con voce, corpo, mente,sguardo (a dimostrazione...).

Quando però l'abbiamo vistaalle prese con il suo pubblico di lettori, siamo rimasti di sale. Èdifficile riscontrare una confidenza con la parola poetica orale cosìassoluta e sorgiva. I bambini rimangono incatenati alla sua voce, rapitidalla musica del suo dire, dai suoi gesti, dal suo sguardo. Chiara,provetta pifferaia, fa davvero poesia e ogni voltatrasforma il suo uditorio in una piccola orchestra pronta ai suoi comandi,capace di dare corpo insieme a lei alla parola poetica. Non perdetevela,se mai passasse dalle vostre parti.

Qualche giorno fa Chiaraci ha scritto:

Care e cari,
grazie all'invito del poeta Lello Voce, sto tenendo un blogdedicato a poesia e bambini sul sito di Absolute Poetry. Rubandoil titolo di una poesia di Marcello Argilli, l'ho chiamato"L'occhio ladro"... Se volete dare un'occhiataladra, se vistuzzica l'idea, se vi va di segnalarlo a qualcuno che pensateinteressato, questo è l'indirizzo:

http://www.absolutepoetry.org/-L-occhio-ladro-Poesia-e-bambini-

Siamo contenti che la sua voce così densa e vivaabbia trovato questa casa virtuale: scalderà la rete. Leggetel'ultimo post: la dice lunga sulla tempra che serve a fare ipoeti.