Fare un libro come si deve

[di ValentinaColombo]
 
Uno dei miei guru-blog (dicesi guru-blog quel blogche visiti tutti i giorni e che sempre ti sorprende) èil bellissimo BrainPickings. Si parla di scienza,libri, illustrazione, si riflette sulla creatività e l'insegnamentodi concetti complessi attraverso metodi originali. La scorsasettimana, per esempio, ci ho trovato notizia di un concorsoindetto da The Literary Platform.
L'ideaera quella, partendo dalla registrazione di una intervista del1993 a Douglas Adams, di realizzare una animazioneche accompagnasse il profetico annuncio fatto dallo scrittore sull'avventodell'ebook. Tracciando una breve storia della parola scritta, dalleincisioni sulla pietra, ai papiri, ai libri, Adams prevedeva cheil libro sarebbe poi diventato una sorta di oggetto piatto fatto disilicio: insomma, sembra proprio che si sia immaginato un ebook. Quisotto una traduzione dell'intervista (ma trovate l'originale qui).

Inventare un libro come sideve è stata una grande sfida per l'umanità. I primi ad affrontarlahanno avuto seri problemi a cominciare dal materiale. La base eracostituta da una roccia, il che vuol dire che era pesante, scomodae soprattutto molto dura. Poi, qualcuno ha avuto un'idea geniale:accartocciare un po' di alberi, farne una poltiglia, appiattirli,asciugarli, scriverci sopra e poi, non so, arrotolarli o una cosacosì. E' stato un successo, o almeno un mezzo successo. Il rotoloera molto più leggero, molto più sottile e un bel po' più sempliceda tenere in mano. Chiaramente quel "non so, arrotolarli o una cosacosì" richiedeva un po' più di lavoro. Nuove ricerche hanno portatoad una nuova sorprendente idea: perchè non tagliare i fogli di carta,cucirli nel mezzo e, non so, racchiuderli tra alcune tavole o unacosa così? Questa è stata la svolta. Questa nuova versione del libroera eccezionalmente facile da usare; tutto quello che dovevi fare era,basicamente, sederti. Ha preso rapidamente piede. Infatti, ha avuto cosìtanto successo che subito tutti avrebbero iniziato a scrivere praticamentetutto quello che gli passava per la testa e metterlo nei libri. Moltilibri. L'intera faccenda era di nuovo fuori controllo.
Quindi,si ritornò alla tecnologia della pietra. Qualcuno ebbe un'idea brillantesu come usare il silicone, che era "accartocciarlo, farne una poltiglia,fargli un altro innumerevole orrendo mucchio di cose e poi, non so,cacciarlo in un powerbook o una cosa così. Questo è stato il grandecambiamento. Ora, anche se molta gente scriveva, il libro poteva esserecaricato in un software per l'espansione di libri da viaggio ("VoyagerExpanded Books") e il powerbook poteva contenerlo. Tutto quello chetutti amavano delle versioni precedenti del libro -immagini, testi,lo sfoglare e girare le pagine- poteva essere realizzato nel softwaree potevi portarti dietro quanti libri volevi, dovunque volessi.
Voyager Expanded Books: tutto quello che ti piaceva del libro,incrostato nel silicio, o una cosa così. Voyager expanded book: inventareun libro come si deve.

(Traduzione acura della redazione)

Piccola nota suquesto audio: Adams lo ha realizzato per il suo editore negli USA, Robert Stein della Voyager ExpandedBooks. Nome alquanto ispiratore e profetico, potremmo dire. LaGuida galattica per gli autostoppisti (lacopertina sopra è della prima edizione americana del 1980),d'altronde, è stato uno dei titoli pubblicati all'interno del TheExpanded Books Project, assieme per esempio aJurassic Park. Il termine Powerbook usatoda Adams definiva proprio una delle tipologie di questi antesignaniebook, ma è stato poi abbandonato quando la Apple ha rilasciato la suaversione del noto portatile. L'idea, insomma, di un libro che potesse"espandersi" attraverso l'uso della tecnologia è già nell'aria da unpo', ma solo negli ultimi anni parliamo di ebook.


The book reader of thefuture, da Everyday science and Mechanics, aprile 1935. Fonte:http://www.retronaut.co/2012/03/the-book-reader-of-the-future-1935/


The Literary Platform è un progetto internazionalededicato alla promozione, studio e diffusione di tutto ciòche avviene intorno al binomio letteratura-tecnologia. Icreatori della piattaforma si dividonotra Londra e Ginevra e hanno creato questo spazio dove non solo sicommenta, si critica e si analizza ciò che avviene ma si possonoanche presentare i propri progetti, idee e soluzioni. Un punto diincontro per tutti colori che si occupano di apps, ebook, animazionee letteratura per adulti e bambini. Il concorso "Getting the bookinvented properly" si è chiuso pochi giorni fa, proprio in occasionedel Towelday. Ha accolto artisti da tutto il mondo, che sono statichiamati a caricare sulla pagina i loro video, votati poi sia dalpubblico sia da una giuria di esperti. Il premio era, manco a dirlo,un iPad2.

La vincitrice è stata Eleanor Stokescon questa bella animazione in stop-motion. Ma potete anche vederele altre qui.