I buoni libri vanno dappertutto

L'anno appena passato si è concluso con molte soddisfazioni non solo per le vendite in libreria, che continuano a crescere, ma anche dal punto di vista della vendita di diritti nei mercati internazionali.

Il merito di questi successi va ai libri, certo, capaci di viaggiare nel mondo, ma certamente, e anche in misura cospicua, a chi della loro vita all'estero si occupa, ovvero Lisa Topi, bravissima nel quotidiano e accurato lavoro di relazione e scambio. Negli anni, al mercato europeo che da subito ha accolto le nostre edizioni, si sono aggiunti paesi asiatici, come Cina, Corea e Giappone, oltre agli Stati Uniti e all'America Latina.

Un elenco puntuale di tutti i contratti conclusi nel 2016 sarebbe una lettura decisamente noiosa. Ma siamo particolarmente contenti dei libri che vendiamo all'estero anche se non sono novità dell'anno, ma hanno già una lunga vita in catalogo. Libri magari già pubblicati da noi da parecchi anni, che improvvisamente vengono scoperti e amati da un editore straniero. È il caso di La nave, di Antonio Koch e Luca Caimmi, pubblicato dal giapponese Kijitora, che a breve pubblicherà anche Che cos’è un bambino di Beatrice Alemagna.

Il successo della coppia Zoboli-Mulazzani continua imperterrito: alle molte edizioni oltreoceano ed europee di tutti i titoli si aggiungono quelle recenti di SM Colombia che ha pubblicato sia Il grande libro dei pisolini sia In una famiglia di topi, sia in edizione cartonata per il mercato librario sia in brossura per il programma di lettura governativo.

Edito in Messico da Castillo, anche La bambina di neve di Nathaniel Hawthorne e Kiyoko Sakata, mira ai programmi di lettura scolastici. Un'edizione molto diversa da quella originale, di formato molto ridotto e in brossura: un libro che a sorpresa, considerata la raffinatezza della prima edizione, ha mostrato una ottima capacità di adattamento, modificando la sua forma in vista dell'uso scolastico senza però perdere l'anima e mantendo una buona qualità editoriale, come potete vedere dalle immagini. Le illustrazioni di Kyoko Sakata, addirittura, ci paiono risultare valorizzate dalla stampa dell'edizione economica.

Edizione asiatica anche per Il topo che non c’era, di Giovanna Zoboli e Lisa D'Andrea, tradotto in coreano, lingua  che trasforma i testi in enigmatiche equazioni matematiche. Rimaniamo in attesa delle diverse edizioni che lo attendono nel 2017, in cinese, in olandese presso De Eenhoorn e in francese da Albin Michel. Per non esserci è davvero un topo molto intraprendente, buon viaggio, allora, a lui e al suo inseparabile amico gatto.