Imparare tutte le lingue del mondo

[di Chiara Giglioli]

Mi sono trovata, la scorsa settimana, nel fantasticostaff dei topi pittori, in qualità di  tirocinantedalla facoltà di lettere moderne.
Alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna,l'esperienza è stata intensa, stimolante, stancante, vulcanica... epotrei continuare con parole e parole!
Mentre ripensavoa cosa mi ero portata a casa, dopo quei giorni, ho ripreso in mano iltelefono: nelle note avevo segnato alcune parole chiave. Ammonimenti,consigli, oggetti che mi circondavano, pensieri, atteggiamenti, nuovisogni: tutto ciò che volevo imprimere nella memoria alla fine di quelleore allo stand D36.
Mi è parso che quella lista della spesa,scritta ogni sera sul treno verso casa, fosse quasi poetica! Sperandoche possa trasmettervi un po' dell'atmosfera della fiera, ve la riportoesattamente come l'ho ritrovata:

- panino (senon porti il pranzo al sacco, perdi due ore in fila al bar, e la vita ètroppo  breve)
- zucchero
- libri
- pazienza
- imparare tutte lelingue del mondo (in arabo مبرر توت ل لينجو دل)
- creatività
- riflessione
- pronto soccorso di primanecessità (abbiamo rischiato di perdere la preziosissima Diletta:sono stati attimi di panico – quelli senza di lei, non mentrestava male)
- acqua (vedi alla voce“panino”)
- curiosità
- soldi
- mappa (mi sono clamorosamentepersa ogni giorno: sia quando entravo, sia quando uscivo)
- macchina fotografica
- biglietti davisita
- borsa capiente (la mia era quasi unavaligia)
- parole parole parole parole
-sorrisi
- strettedi mano
- ricordi d'infanzia, ma neanche troppo ricordi(bisogna essere sempre un po'    bambini)
- TEMPO
- calcolatrice (i conti nonsono mai stati il mio forte)
- intraprendenza
-u n  p i z z i c o  d' i n t r a n s i g e n z a(autori e illustratori: non presentatevi senza appuntamento!!)

Non so se avete colto anche voi un po' di poesia, oforse sono solo la pigrizia e la totale mancanza di creatività che mihanno spinta a riportare fedelmente parole che avevo già scritto, ma,se non altro, questi sono i ricordi che ho voluto tenere con me findal primo momento.
Il lavoro dell'editore è complesso:bisogna mantenere uno stile, tenere conto della clientela, capirecosa è adatto alla propria fetta di mercato, e ancora, strutturareun libro, stressare autori e illustratori ritardatari... ma chiha mai detto che lavorare è una passeggiata! Le soddisfazioni,però, sono tante, e le leggo negli occhi dei Topipittori. Ciascunodei libri pubblicati, dal 2004 a oggi, è la conferma di un lavoroben fatto, portato avanti da persone che la lettura, la scrittura,la fantasia, i colori, li amano.