L'importanza del Pato Pollo

[di Valentina Colombo]

Dal 1 al 12 luglio, Valladolid, cittadina torrida nelmezzo della penisola iberica, ospita una serie di workshop e seminari perillustratori:  Ilustratour: Festival internacional de ilustraciòny libros ilustrados. Quest'anno il titolo era "Enotros charcos" (In altre pozzanghere, tradotto allalettera). Ilustratour esiste dal 2007, e nel corso degli ultimi anniè cresciuto tanto da diventare uno degli imperdibili appuntamentiestivi per illustratori di ogni parte del mondo.

Cosa ci facevano i Topipittori a Ilustratour? Ebbene, quest'annosiamo stati invitati per il weekend del 5-7 di luglio in occasionedi Ilustratour Network. Ma andiamo con ordine.



OliverJeffers e i suoi consigli agli illustratori (foto di NataschaRosenberg)


Per due settimane, il teatro LAVA viene invasoda frotte di illustratori di ogni ordine e grado che sisottopongono a sessioni intensive ed emozionantidi progettazione, realizzazione e analisi di albi illustrati,accompagnati in questo percorso da professori del calibro di Kitty Crowther (una donnacon un'energia esplosiva e una simpatia travolgente), OliverJeffers (alla sua prima esperienza di workshop) eChrisHaughton (professionale, divertente e deciso a impararelo spagnolo in tre giorni).
Da notare che il prezzo dipartecipazione a un laboratorio è di 210 euro, per una durata di cinquegiorni.


Dalcaldo della città agli ambienti freschi del teatro, con la sua libreriae i suoi spazi organizzati, perfetti e accoglienti, l'immersione neiseminari è un tuffo rigenerante. Un ambiente coinvolgente, aperto,sorridente. Un turbinare di centinaia di persone da un luogo all'altro,con ordine e disciplina, occhi appassionati di novità e immagini,orecchie tese e mani in movimento su fogli con materiali di ogni tipo,cervelli in fumo da sovraccarico di lavoro e ogni tanto una pausa nelgiardino con una fetta di torta alle carote e un caffè. 
Le ragazzedell'organizzazione, efficientissime, scandiscono i tempi in modosvizzero. Tutto è calcolato al minuto e non ci sono eccezioni. Il tempoè denso e prezioso, senza briciole. 
Così tra l'inaugurazione dellamostra di PerCarrió, Al otro lado de la línea(libro uscito sotto il marchio In Pectore) e luculliani pranzi abase di polipo alla galiziana, inizia anche Ilustratour network.

Una dellepareti dell'esposizione di Pep Carrió: un disegno da completareinsieme


Un momento di incontro tra illustratori ed editori spagnolie internazionali. Quindici minuti per ogni persona per far vedereil proprio lavoro a un editore, fare due chiacchiere, chiederepareri e consigli. Un modo per mettere in contatto, in un contesopiù rilassato di quello delle fiere (penso a Bologna in primis) cheoffre l'opportunità di conoscersi e, magari, lavorare insieme. Cosìincontriamo La Joie de Lire, Walker books,A BuenPaso, Kite edizioni, OrfeuNegro, Mamut Comic (che ha spiegato comefunziona il fumetto per bambini), Nosy Crow (che ha parlato di editoriadigitale e nuove forme di pubblicazione degli albi) e tantialtri (tutti qui), in questa sala ampia e fresca doveper due giorni analizziamo portfoli, vediamo progetti e ascoltiamo idee,diamo consigli, dove possibile, riceviamo input di ogni tipo, facciamoe rispondiamo a domande di ogni sorta. E terremo anche d'occhio un paiodi promesse che ci hanno particolarmente colpito.


Unmomento di Ilustratour Network - dalla pagina Facebook diIlustratour


Ilustratour non è solo però un percorso di tipo artisticoe di ricerca. Ha anche una bella e forte componente di formazioneprofessionale su aspetti che, di solito, non si imparano nelle scuole,ma sul campo, e che creano non pochi grattacapi agli illustratoricome agli editori. Si parla infatti di contratti, di metodologiedi lavoro, di tempi di consegna, di insidie, di agenti letterarie di esperienze parallele al mondo editoriale, come è il caso diMade byNode, presentato da Chris Haughton.
 Made byNode è un progetto nato in Nepal nell'ambito del Commercio Equocui ha partecipato, tra gli altri, anche la nostra Beatrice Alemagna,insieme a 18 illustratori da tutto il mondo. Si realizzano tappeti inmodo artigianale, con un lavoro manuale pazzesco e a un prezzo più cheaccessibile. Un modo per unire illustrazione, formazione professionalee aiuto economico in zone in cui i bambini sono in difficoltà e leprospettive di vita deprimenti.



E poi si parla diautoedizione con Ediciones sinPretensiones, casa editricefondata da Ana Lòbez, Elisa Arguilé e Alberto Gamòn (illustratori),Chus Juste (bibliotecaria), Julia Millan (illustratrice) e Daniel Nesquens(scrittore, che con noi ha pubblicato Il regalo). Un progettoeditoriale interdisciplinare, in cui le competenze si fondono per crearelibri - a oggi, tre titoli -, il tutto lavorando senza distributori. Unesperimento di mercato con regole diverse, che merita attenzione.



Ci sono statipoi due concorsi, di cui uno particolarmente divertente. Il Pato Pollo(letteralmente sarebbe come dire Papero Pollo)è la mascotte di Ilustratour ed è stata scelta da un teamdella casa editrice Edelvives e anche dalle votazionidel pubblico (per i curiosi e gli esperti di concorsi, vedi qui).



Esempi di PatoPollo


L'altro, quello di PlumPudding, agenzia di illustratori di Mark Mills, incollaborazione con la casa editrice Egmont (vedi qui), che ha offerto un viaggio aLondra, alcuni premi in denaro, e anche la possibilità di essereseguiti per un mese da un agente. Certo Plum Pudding è un'agenziache si rivolge al mercato anglo-americano, dunque con un gusto moltolontano dal nostro, ma è comunque una occasione, per chi decidedi partecipare, per mettersi alla prova.


Lapresentazione dei vincitori del concorso PlumPudding

Ilustratour è proprio una bella esperienza. C'è il tentativo dispingere gli illustratori ad allargare i propri confini, a dar loro glistrumenti per leggere il proprio lavoro in ottica commerciale, capirecome funziona il mercato e capire come presentarsi (su questo da semprenoi insistiamo, e lo abbiamo ribadito nei post della serie Presentarsi bene). C'è attenzionea realtà poco conosciute e al dibattito. C'è spazio per far frullarele idee. 
D'altra parte, anche Ilustrartour sta allargando il proprioraggio d'azione, convinti come sono gli organizzatori, e a ragione, chealla base di ogni buona strategia anticrisi c'è il concetto di rete,non solo tra soggetti diversi della filiera, ma anche tra soggettiaffini. In questo sta forse il più bel regalo di Ilustratour a chiassiste ai suoi seminari. Un autentico e onesto desiderio di conoscenza edi scambio tra persone che fanno, lavorano e pensano nello stesso ambitoe che si regalano in modo sincero e disinteressato opinioni e idee. Lasicurezza in se stessi e nei propri mezzi che deriva da un confrontocosì aperto è preziosa per tutti e porta alla ricerca di una propriaidentità stilistica e personale che sicuramente rendono più forte,convinto e coinvolgente il proprio lavoro.

Ecco,Ilustratour a me ha fatto bene. Energie ricaricate, paure abbattute, ariafresca e nuova. E adesso, che arrivi pure l'anticiclone africano, iolavoro meglio di prima.

Chris Haughton,"Oh no, George!"