Nella luce di un luogo

[di Marcella Brancaforte]

Anna Nina Masina per Archivio dei Paesaggi immaginari.

Cartografie dell’immaginario, mostra collettiva di illustrazione e arte contemporanea, chiude la quinta edizione di Librimmaginari, a Viterbo.

Per noi è l'appuntamento finale che premia il lavoro realizzato tra dicembre e maggio: un percorso fatto di workshop, spettacoli, incontri, letture e laboratori nelle scuole. In questi giorni di giugno riemerge tutto ciò che per tanto tempo è rimasto sommerso.

La sfida di Librimmaginari, fucina creativa che si occupa in modo strutturato di didattica, promozione alla lettura e formazione, non è infatti solo fare un festival, che inizi e si esaurisca in tre giorni, come un fuoco d’artificio, quanto curare e creare un tempo condiviso per maturare esperienze che diano senso al nostro lavoro di promotori culturali. Librimmaginari significa, cioè, fare formazione, produrre progetti inediti e unici nel panorama nazionale e, nello stesso momento, crescere e interagire insieme alle realtà locali radicate nel territorio.

Alex Raso per Cartografie dell’immaginario.

Massimo de Giovanni, Forestetica. Paesaggio ricomposto, 2015.

Francesca Zoboli, Verso Est, 2015.

Cartografie dell’immaginario è una mostra che, adottando uno sguardo trasversale, abbraccia e coniuga illustrazione e arte contemporanea, definendo un territorio comune di confronto dove i due linguaggi si contaminano e si illuminano per uscirne reciprocamente rafforzati.

«Vado per vedere un paese, ma alla fine è il paese che mi vede,

mi dice qualcosa di me, che nessuno sa dirmi» (Franco Arminio).

Quest'anno Librimmaginari ha proposto agli artisti chiamati a partecipare dai curatori Marcella Brancaforte e Marco Trulli, una riflessione di Franco Arminio sulla paesologia: «La paesologia non è altro che il passare del mio corpo nel paesaggio e il passare del paesaggio nel mio corpo. È una disciplina fondata sulla terra e sulla carne. È semplicemente la scrittura che viene dopo aver bagnato il corpo nella luce di un luogo».  In quanto ispiratore del tema del festival di quest’anno, Franco Arminio, il 7 giugno, è stato ospite di Librimmaginari  per condurre una camminata paesologica tra le mura di Viterbo, e per il reading I paesi invisibili, organizzato presso il circolo Il Cosmonauta.

Irene Rinaldi durante l'allestimento di Cartografie dell'immaginario.

Patrizio Amastasi per Cartografie dell'immaginario.

Valeria Colonnella per Cartografie dell'immaginario.

Dalla suggestione di Arminio, gli artisti chiamati sono partiti per il loro viaggio immaginario o reale, per reinterpretarlo e portarlo in mostra, lavorando su mappe e cartografie, astrazioni e smarrimenti mediante video, installazioni site specific, dipinti e libri. Gli artisti invitati a partecipare sono stati: Pasquale Altieri, Patrizio Anastasi, Lucilla Candeloro, Canedicoda, Daniele Catalli, Luca Coclite, Alessandra De Cristofaro, Massimo De Giovanni, Tothi Folisi, James P. Graham, Federico Lupo,  Maddalena Mauri, Alex Raso, Irene Rinaldi, Francesca Zoboli. In mostra, nel bookshop di Cartografie anche il libro a tiratura limitata stampato con la Risograph sui paesaggi immaginari, realizzato durante il workshop condotto dall' illustratrice Rita Petruccioli in collaborazione con Studio Inuit, conclusosi il 31 maggio.

Durante il workshop di Rita Petruccioli.

In mostra, a collegare i due ambienti del Padiglione Chiarini Carletti, si srotola un lungo filo di cartoline: un Archivio dei Paesaggi immaginari, progetto collettivo di cartoline d'artista, riflessione e sguardo sul paesaggio. L'intenzione di noi curatori è stata quella di creare una sorta di mostra nella mostra, coerentemente con la nostra vocazione Call for entry, grazie alla quale ogni anno un folto gruppo di illustratori, artisti, designers sono chiamati a interpretare un tema comune: artisti che, generosamente,  rispondono, con risultati splendidi.

Nasce in questo modo Il catalogo dei paesi interni che si presenta come archivio di immagini prodotte da decine di illustratori e artisti e inviateci tramite posta: cartoline decostruite, reimmaginate, ridisegnate, diventano lo strumento per costruire un archivio di paesaggi immaginari, dove ogni artista riflette sui paesaggi da souvenir, decostruendone gli stereotipi attraverso un'opera continua di tessitura tra luoghi reali e paesaggi della visione.

Maria Chiara Di Giorgio per Archivio dei Paesaggi immaginari.

Balboa, Martinucci e Orecchia per Archivio dei Paesaggi immaginari.

Fabio Visintin per Archivio dei Paesaggi immaginari.

Paolo Bazzabi per Archivio dei Paesaggi immaginari.

A questa sezione della mostra hanno partecipato Aka B, Nicoz Balboa, Marco Bassi, Paolo Bazzani , Andrea Bennati, Martina Bonina, Giorgio Bramante Donini, Marcella Brancaforte, Emanuela Bussolati, Francesco Calcagnini, Valeria Colonnella, Lucia Conversi, Giovanni Colaneri, Alberto Corradi, Mariachiara Di Giorgio, Magda Guidi, Ettore Festa, Giovanni Kranti, Raffaella Ligi, Isabella Mara, Anna Martinucci, Anna Nina Masini, Beppe Mora, Virginia Mori, Riccardo Muzzi, Andrea Noceti, Giulia Orecchia, Rita Petruccioli, Alfonso Prota, Simone Rea, Daniele Ricco, Paolo Rui, Alessandra Scandella, Emanuele Serra, Václav Šlajch, Simona Tonna, Studiovagante, Fabio  Visintin.

Paolo Rui per Archivio dei Paesaggi immaginari.

Simona Tonna per Archivio dei Paesaggi immaginari.

Marta Bonina per Archivio dei Paesaggi immaginari.

Durante l'inaugurazione di Archivio dei Paesaggi immaginari.

Ultima mostra della quinta edizione del festival, Ali e radici: dallo sradicamento al volo, che inaugura oggi, 18 giugno, alle 18, presso il Circolo Arci il Cosmonauta di Viterbo, a cura di Marcella Brancaforte, e con Sabine Meyer.  In mostra i lavori realizzati durante il workshop con richiedenti asilo e rifugiati, in collaborazione con Arci Solidarietà nell'ambito del progetto SPRAR, per l'anteprima di Estasiarci.

Immagini dal workshop Ali e radici. Dallo sradicamento al volo.

Nei primi giorni di giugno, particolarmente intensi, il programma di Librimmaginari ha toccato di nuovo il Parco di Villa Lante con la  festa finale per Un casino di burattini, rassegna teatrale in corso da aprile, e curata da Augusto Terenzi di Maninalto Teatro. Durante questa primavera un pubblico sempre più numeroso e coinvolto di bambini e adulti ha potuto partecipare tra i viali e gli alberi a letture, spettacoli di burattini, incontri con disegnatori e maghi. «Un’ occasione per occuparsi di cultura in maniera trasversale questo primo esperimento con Librimmaginari» spiega Augusto Terenzi. «Tutto è andato molto bene e la risposta del pubblico è stata calorosa, aspettiamo la prossima edizione!»

Letture e laboratori nel Parco di Villa Lante, a Bagnaia.

Un casino di burattini a Villa Lante.

Alla Festa di giugno alla Villa, erano presenti con i loro spettacoli: La Capra Ballerina, Gianni Silano e Fausta Manno, la Compagnia Endaxi e il mago Valery. Nei mesi precedenti, sui palchi e nel Casino di Caccia si sono esibiti Laura Saccani e Valentina Bazzucchi, Stefano Stefani, lo stesso Terenzi con il suo nuovo spettacolo. Durante gli eventi, il Libraio Allen Straffi ha allestito al parco una scelta di libri disponibili per l'acquisto e la visione. Nel corso della rassegna, è stato allestito anche un Angolo del Lettore, curato dalle Associazioni del territorio, spazio in cui bambini o adulti sono stati invitati a portare il loro libro preferito per leggerlo ad alta voce. Infine, il laboratorio nomade di Librimmaginari ha organizzato numerose attività laboratoriali all'aperto, legate ai temi dei libri e degli spettacoli.

Un casino di burattini a Villa Lante.

Spettacolo a Villa Lante.

Laura Bartolo Mei a Villa Lante.

Mago Valery a Villa Lante.

Letture a Villa Lante.

Cartografie dell’immaginario rimarrà aperta fina al 21 giugno a Viterbo, Padiglione d'Arte Chiarini Carletti, via Strada Cupa 5, La Quercia, da giovedì a domenica dalle 17 alle 20.


Librimmaginari, a cura di Marcella Brancaforte e Marco Trulli, è un progetto di Arci Viterbo. L’edizione di questi mesi è stata finanziato dal programma Io leggo per la Regione Lazio.

Foto © Sabine Meyer

Per info: culturavt@arci.it/328 1822384.