Quei magnifici libri di Rosellina

La prossima settimana, il 5 novembre,a Milano, a Palazzo Reale, alle ore 19, inaugura la mostra, Inventario. Fra le parole e leimmagini di Emme Edizioni, 1966-1985, a curadi Cristina e Francesca Archinto (produzione e organizzazione di
Tribù dei lettori, in collaborazione con Hamelin AssociazioneCulturale).

La mostra,che rimarrà aperta fino al primo dicembre, ha fatto il suoesordio in occasione della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna,nel marzo di quest'anno, ospitata da Sala Borsa (su Gavroche, un lungo, dettagliato e bel post). Perquesto, sicuramente, molte fra le persone che seguono il nostroblog l'hanno già visitata. Tuttavia, questa notizia è davveroimportante: che Milano, nella sua sede museale più prestigiosa, accolgaquesta esposizione, significa riconoscere il lavoro e il talento dichi questa casa editrice ha fondato e diretto per vent'anni, ovvero Rosellina Archinto.

Finora,anche se Rosellina Archinto è persona notissima sulla scenaculturale non solo milanese, e anche se Milano è la cittàdell'editoria, luogo di elezione di gran parte delle piùcelebrate avventure editoriali del nostro paese, della RosellinaArchinto di Emme Edizioni si è sentito parlare poco o addiritturapochissimo (l'unica mostra a lei dedicata ci risulta sia stata Alla lettera M,organizzata dalla cooperativa Giannino Stoppani, a Bologna,nel 2005). E bisognerebbe chiedersi la ragione di questalacuna. Il fondato sospetto è che le ragioni fondamentali diquesto ritardo siano due: che questa straordinaria impresa fossededicata alla letteratura per bambini e ragazzi e che sia statafondata e diretta da una donna.

Internodi Un giorno un cane di GabrielleVincent.

Ieri, in aereo, sfogliandoThe New York Times, in prima pagina, facevabella mostra di sé un articolo sui libri cartonati per i piùpiccoli. Basti questo per riflettere sulla distanza che cisepara da paese più liberi e avanzati dal punto di vista dellavita culturale e intellettuale.

La mostra di Milano ovvia aquesto mancato riconoscimento. E si propone, con un allestimento tuttofondato sui libri, di far conoscere il magnifico lavoro di questacasa editrice. Perché capire cosa sia stata e abbia significatoEmme Edizioni, nel tempo in cui ha operato, ma anche ora, a decennidi distanza, è importante. Perché, anche se nessuno o pochi (fuoridall'ambito degli addetti ai lavori) lo sanno, Emme ha pubblicatoi migliori libri per ragazzi del mondo, allineandosi alla miglioreproduzione libraria internazionale, lanciando e scoprendo meravigliositalenti, diffondendo la conoscenza di autori e illustratori genialiediti altrove, sperimentando i più diversi generi letterari e leforme del libro, portando nella letteratura per ragazzi le competenzedi autori, grafici, artisti di numerosi paesi, fino a quel momentoestranei a questo campo, proponendo un modo di guardare all'infanziae ai libri a essa dedicati (che si trattasse di albi o di narrativa)nuovo e dirompente, approfondendo e divulgando i temi legati ai bambinie alla cultura a loro rivolta, e la loro conoscenza (la collana di saggiEmme comprende nomi come Jean Piaget, Françoise Dolto, Janusz Korczak,Arno Stern...). In vent'anni, infatti, Emme ha creato un catalogo diproporzioni e qualità pedagogica e creativa straordinarie, per ampiezza,profondità, varietà, innovazione, intelligenza, lungimiranza.

Internodi Andromeda SR1 di HeinzEdelmann.


Per dare la misura della modernità di questa avventura, bastidire cosa pensava, in quegli anni, Rosellina Archinto sui libri conle figure: “I nostri libri per bambini si basano prevalentementesull’immagine poiché il pensiero dei bambini è prevalentemente‘visivo’; in essi l’aspetto grafico, l’originalità del segno,il colore, la fantasia, l’alternarsi di reale e magico si propongonodi corrispondere ai bisogni più profondi del mondo infantile. Abbiamocercato di fare in modo che i nostri libri si ponessero in sintoniacon questo mondo e abbiamo profuso nel nostro impegno la stessa curae la stessa attenzione tradizionalmente riservate solo ai migliorilibri per adulti. La nostra intenzione è dunque rivolta a farsì che il libro possa inserirsi senza sforzo, con naturalezza nelvissuto del bambino, non come ‘oggetto di erudizione’ ma comestimolo di esperienza e conoscenza”.

La mostraripercorre, attraverso i libri, le tappe fondamentali di questoimmenso lavoro: dai più noti, come Piccolo Blu e PiccoloGiallo (Leo Lionni), Il palloncino rosso(Iela Mari), Nella nebbia di Milano (BrunoMunari), Tre feroci banditi (Tomi Ungerer; oggi,Tre briganti), Un giorno un cane(Gabrielle Vincent) La coccinella semprearrabbiata(Eric Carle; oggi, La coccinella prepotente),che tuttora fanno la fortuna di diversi altri editori, a perle oggisconosciute come Andromeda SR1 (Heinz Edelmann),Bric à brac (Mitsumasa Anno), Il re dellesiepi (Uta Galuber), Alfazoo (Alfredo DeSantis), Sembra questo sembra quello (Maria EnricaAgostinelli), solo per citarne alcuni.

Cogliamol'occasione per annunciare che il 21 novembre, alle ora 19, aPalazzo Reale, durante la mostra Inventario,presenteremo la monografia La Casa delle Meraviglie. LaEmme Edizioni di Rosellina Archinto, curata da Loredana Farina e da noi pubblicata (illibro è in stampa in questi giorni).

Il volume è ilrisultato della ricerca, durata diversi anni, che Loredana Farinaha svolto su Rosellina Archinto, la Emme Edizioni e il suo catalogo,e contiene, oltre a una lunga e dettagliata intervista alla Archinto,dieci saggi che analizzano la produzione Emme nei suoi diversi aspetti(le relazioni con l'editoria straniera; i rapporti con gli autorie gli illustratori;  gli albi, la saggistica, la narrativa;l'innovazione grafica; lo sguardo pedagogico; il progetto di enciclopedia;i contributi sono firmati da Paolo Canton, Valentina Colombo, NicolaGalli Laforest, Elena Massi, Giulia Mirandola, Luigi Monti, MartaSironi, Ilaria Tontardini, Emilio Varrà; più una dettagliata disaminacronologica del catalogo Emme curata da Alessandra Mastrangelo; iltutto con la supervisione editoriale di Valentina Colombo e la graficadi Guido Scarabottolo e Michela Granata).
Inutile direche siamo molto contenti di aver avuto l'occasione di editare questolibro che va a colmare una lacuna nell'ambito della pubblicisticadedicata alla storia dell'editoria.


Perché il titolo La Casa delleMeraviglie? Per tante ragioni, una delle quali legataal romanzo Kim, di Rudyard Kipling, come èspiegato in una delle prefazioni al libro. Ma non solo. Un'altrala spiega la stessa Rosellina, in questa breve intervista.