A scuola di semi

[di Ilaria Tameni, insegnante, e dei ragazzi della 1B della Scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci”, Istituto Comprensivo “G. Marconi” di Concorezzo (MB)]

Può un solo argomento diventare il cuore del percorso formativo annuale per una classe di adolescenti?

Alla Scuola secondaria di primo grado di Concorezzo (MB), nella classe 1B, l’anno scolastico 2024-25 è stato dedicato al tema dei semi. Un elemento fondativo come i semi ben si presta a ricavare infiniti approfondimenti didattici e trasversali, formali e informali, moltissime esperienze, in aula e fuori, attività, incontri con esperti e progetti. Da scienze a epica, dalle lingue a geografia, da storia a tecnologia, da musica a educazione civica… I semi sono protagonisti in molti ambiti delle programmazioni didattiche delle materie: dai miti originari all’agricoltura, dalle piante autoctone e alloctone alla botanica, dalle Banche dei semi nel mondo agli strumenti musicali con i semi all’educazione alimentare e alla trasformazione dei semi in vari settori merceologici. Inoltre, sono occasione per condividere esperienze particolari, docenti e alunni insieme, come la visita a una torrefazione di caffè, l’osservazione dei semi al microscopio, la semina in classe con relativa documentazione fotografica montata in timelapse, la gita alla Banca del Germoplasma delle piante della Lombardia, l’incontro con vari professionisti che nel loro lavoro, in modi diversi, si occupano di semi.

In tutto il percorso abbiamo scelto di farci accompagnare dall’albo di Topipittori In un seme. Manuale per piccoli collezionisti di meraviglie di Beti Piotto e Gioia Marchegiani, che ogni studente ha acquistato a inizio anno insieme ai libri di testo. In un seme è diventato un amico prezioso, lo abbiamo sfogliato di frequente con ammirazione, apprendendo informazioni e accogliendo suggerimenti di attività. Durante la pausa natalizia, i ragazzi hanno scelto una delle illustrazioni di Gioia Marchegiani e hanno provato a riprodurla, con la calma e il tempo a disposizione dei giorni di vacanza, curando forme e stesura dei colori, impegnandosi al massimo delle loro capacità artistiche e poetiche. Vedete alcuni dei loro disegni a corredo di questo articolo.

Nei mesi scorsi la professoressa Ilaria Tameni, docente di lettere della classe e anima di questo percorso di Educazione diffusa e sconfinata sui semi, si era messa in contatto con Gioia Marchegiani per chiederle disponibilità per un incontro con la classe. E così è accaduto: mercoledì 12 febbraio, dalla Brianza a Roma, la classe si è collegata con Gioia ed è stato un tempo propizio che nessuno dei presenti dimenticherà. Si è parlato di scuola e di arte, di tecniche e di esperienze personali, ma soprattutto è stato un incontro pieno di umanità e di emozioni. Gioia ha raccontato ai ragazzi il proprio percorso personale, i traguardi professionali più significativi e i progetti in corso. I ragazzi hanno raccontato invece la loro prima media e le tantissime attività ed esperienze che stanno vivendo, anche legate al tema dei semi. Uno a uno, hanno mostrato i loro cimenti artistici che Gioia ha molto apprezzato; “è proprio questo che vogliamo ottenere con gli albi come In un seme, ci ha detto, “che diventino vera occasione di scoperta, di conoscenza e di confronto con la realtà e con sé stessi”.

Gioia ha invitato i ragazzi a portare con sé sempre un taccuino, su cui prendere nota e fissare con disegni quello che, in natura o in città, all’aperto o all’interno dei vari edifici in cui passiamo buona parte della nostra giornata, ci colpisce, accendendo interesse e domande. Li ha incoraggiati all’attenzione e alla cura nella pratica artistica, come esercizio della propria umanità.

Grazie di cuore a Gioia Marchegiani e a Topipittori per In un seme, e per tutto.