Illustrare l’elenco del telefono

[di MaribelMoreno]

Maribel Morenoè la ormai celebre "fan numero 1000" dei Topipittori. È insegnantedi disegno in una scuola secondaria di Barcellona e appassionataillustratrice. L’avevamo conosciuta a Bologna e incontrata di nuovo aBarcellona, quando siamo andati a far visita a Anna Castagnoli (vedi qui).Durante la prima settimana di giugno è stata aMilano, per seguire il workshop MiMaster di ChiaraCarrer. Era la prima volta che partecipava a un workshop diillustrazione e le abbiamo chiesto condividere con noi le sueimpressioni.

Ricordando il libro CiccìCoccò di Bruno Munari ed Enzo Arnone,sono arrivata a Milano, per partecipare al workshop cheChiaraCarrer ha tenuto nell'ambito di MiMaster,con «tutti i recettori sensoriali apertiper ricevere i dati.»


Nell’introduzione al corso,  Chiara Carrer ha cercatofarci riflettere sull’espressività del segno pittorico.
Ci ha presentato letture di Giuseppe Di Napoli, Disegnaree conoscere, accompagnandole con diverse immaginidell'opera di artisti, illustratori e fumettisti. Il suo obiettivo erafarci notare e apprezzare la diversità di espressioni e segni grafici,farci capire la struttura delle cose, la loro anima, di cosa sonofatte, farci capire un po’ di più come si può parlare attraversole immagini.

Ilworkshop si è incentrato su un progetto che noi allieve dovevamorealizzare in cinque giorni. L’idea che Chiara ci ha proposto facevariferimento a una frase di Federico Maggioni (che è venuto a farcivisita il penultimo giorno del corso): «È possibile illustraretutto, anche l’elenco telefonico.» Così, senza appigli narrativi,nasce un libro pieno di umanità: come in un gioco, si parte da unaparola, da un nome che esiste, registrato nell'anonimato dell'elencotelefonico, che corrisponde a una persona che non conosciamoe che dobbiamo immaginare, sola o in relazione ad altri.

Federico Maggioni e ChiaraCarrer

Iniziamo a crearerealtà diverse, personaggi, ritratti - divertenti, psicologici, ingenui- diversi nell’origine e nell’espressione. Ognuno ha utilizzatotecniche diverse, con risultati diversi. Sotto la guida di Chiara abbiamocondiviso i lavori e ne abbiamo fatto, in qualche caso, una fonte diispirazione. La presenza di Chiara è stata continua e attenta: ci haconsigliato, guidato, suggerito artisti da studiare, lavori e linguaggidiversi che ci possono arricchire, motivare e focalizzarci, con lo scopodi essere quanto più possibile fedeli a noi stessi.


Per esempio, una mattina ci ha mostrato i lavori di Serge Bloch e Isidro Ferrer, chepossono aiutarci a prendere confidenza con l’illustrazione realizzataa partire da materiali tridimensionali.
E così i progettiprendono forma e ritmo. Continuiamo a condividere i lavori e ad apprendereattraverso l'analisi e il confronto di metodi, progettualità e discorsinarrativi. Metafore, lavori in bianco e nero, concetti, rapportitra immagine e scritte, macchie, segni leggeri, altri più marcati:le suggestioni contenute nei nomi  dell'elenco del telefonohanno preso forme piene di fantasia e immaginazione.


Il corso é finito. Ognuno di noi allievi è tornato a casacon la sua valigia piena di lavoro, tecniche e nuove idee. Ilsegno é diventato dinamico....non sarà mai più un semplicecontorno.

Del workshop di ChiaraCarrer al MiMaster parla anche Giulia Canevari nel suo blog.