Oggi vi presentiamo le prime novità del 2023, si tratta di due cartonati: Il cielo e Il fuoco di Cécile Roumiguière e Marion Duval.
[di Giovanna Zoboli]
Nel 2021 in Francia è uscito per Seuil Jeunesse Le monde autour de moi, una collana di cartonati per la prima infanzia, scritti da Cécile Roumiguière e illustrati da Marion Duval. Tema: i quattro elementi: Acqua, Fuoco, Aria e Terra.
Abbiamo voluto questa serie in catalogo – per ora con i primi due titoli: Il cielo e Il fuoco - affiancandola ai nostri cartonati - la serie sui contrasti scritta da me e illustrata da Philip Giordano, seguita dal fortunato Dov’è Momo?, e quindi da Che cos’è? e E questo cos’è? i due libri di Paolo Ventura sulle figure del tondo e del quadrato – perché ci è sembrato un fatto nuovo che dei cartonati fossero specificamente dedicati alla divulgazione scientifica. Non è così immediato o facile pensare di avvicinare la scienza a bambini molto piccoli.
In questi libri l’approccio divulgativo non consiste nell’offrire informazioni, nozioni, dati. Che cos’è un’esperienza scientifica? sembrano, invece, essersi chieste le due autrici nel progettarli. Osservare il mondo che abbiamo intorno, per prima cosa. Per seconda, accorgersi che fra le cose vi sono affinità, differenze, strane connessioni, dialoghi nascosti. Per terza, essere in grado grazie ai cinque sensi e all’intelligenza che li orchestra, di fare ipotesi su questi aspetti e su ciò che vediamo, su quello che ci tocca in modi diversi: attraverso il freddo, il caldo, i colori, i sapori, le consistenze, i suoni. Ma anche attraverso le emozioni che le cose ci procurano: la paura dà conto dell’energia che si scatena durante un temporale; la sorpresa, della bellezza del lampo nel cielo notturno. Tutto avviene in modo semplice e molto naturale.
Ha scritto una riflessione molto appropriata, in proposito, Diletta Colombo, libraia di Spazio bk che cura la nostra newsletter (è stata lei a segnalarci questa collana che già teneva in libreria nel 2021, in francese): «Immagini e parole ci fanno scivolare nella pelle dei bambini piccoli che collegano con immediatezza la vita di tutti i giorni all’universo: dai dettagli della pagina di sinistra alle panoramiche a destra, si salta con dolcezza dalla percezione dei colori al riconoscimento dei ritmi quotidiani, dei fenomeni atmosferici fino alle stagioni. Dal piccolo all’immenso, dalla prima all’ultima pagina, una manina luminosa si apre verso l’infinito buio senza paura.»
Diletta in queste righe segnala i pregi di queste pagine: collegare la vita quotidiana e, quindi, l’esperienza della bambina protagonista, a fenomeni così grandi che solitamente non si pensa possano stare nel campo visivo di un essere tanto piccolo e sprovveduto (ma i bambini lo sono decisamente meno di quanto pensiamo). Eppure, è così: i quattro elementi sono ciò che consentono a tutti, quindi anche ai bambini, la vita sul pianeta e fanno parte, in ogni istante, del tempo che viviamo. Potrebbero non accorgersene proprio i bambini, esseri tanto curiosi e predisposti all’esperienza e alla conoscenza?
Per rendere visibile questa spontanea disposizione scientifica infantile che ha affinità con l’atteggiamento degli scienziati, le due autrici fanno dialogare piccolo e grande, dettagli e vedute d’insieme. Un confronto che consente subito e con immediatezza di intuire somiglianze e differenze. La fiamma del fornello su cui il latte tracima dal pentolino fa qualcosa di molto simile al vulcano quando erutta lava. Il drago volante di cui si ascolta la storia raccontata dal papà si materializza nel pipistrello che all’imbrunire vola nel cielo infuocato intorno a casa. Il soffio che spegne le candeline sulla torta ha molto in comune con la folata di vento che scuote la chioma di un albero. La pioggia da cui ci si ripara fa uscire le lumache per lunghe passeggiate.
Nei testi, il più delle volte, ciò che appare nelle immagini – per esempio il pipistrello, il vulcano, il vento – non vengono nemmeno citati. È il bambino che, comparando parole e immagini, è invitato a osservare, a chiedere, a costruire il senso di quello che è raccontato. I fenomeni piccoli e grandi sono accostati - in modo sempre originale e sorprendente, mai scontato - e convivono in armonia sulla doppia pagina. Lo scopo non è attenuare il confronto di scala, anzi: è questo a suscitare meraviglia nel lettore attraverso la scoperta.
I bambini, peraltro, hanno questa dotazione infallibile che li conduce e li supporta nella presa di coscienza e nell’indagine di ciò che li circonda: la meraviglia, strumento conoscitivo fra i più potenti, da sempre, anche per gli adulti.
La serie de Il mondo intorno a me, senza enfasi o espliciti lirismi, rende il sentimento di meraviglia su un piano di percezione familiare, qual è quello infantile: una affidabile compagno del quotidiano che fa considerare ogni cosa degna di attenzione lungo l’arco di tempo di una giornata. Come ha scritto Diletta Colombo: i bambini piccoli collegano la vita di tutti i giorni all’universo. Questi libri costituiscono una lettura molto vicina alla loro natura, sono brevi narrazioni fatte per dare voce all’esperienza del loro essere nel mondo, pagine che sanno tenere insieme spirito di scoperta e racconto della realtà attraverso osservazione e immaginazione, e che stabiliscono un nesso profondo fra una spontanea attitudine ‘scientifica’ e l’immenso piacere di stare al mondo.