In spiaggia

Ed ecco la nostra terza novità: In spiaggia di Susanna Mattiangeli e Vessela Nikolova che troverete in fiera, a Bologna, fresca di stampa, e in libreria ai primi di aprile. Un libro di cui siamo molto contenti, una perfetta lettura per l'estate che arriva, e che ci sta dando soddisfazioni anche all'estero. In Francia esce con Seuil, e in Spagna con Patio Editorial, in catalano e in spagnolo. Per il 2019 abbiamo in preparazione un altro bel racconto di questa coppia di autrici. Ricordate che Susanna e Vessela saranno al nostro stand H 22 B 48, alla Bologna Children'd Book Fair, il 27 marzo, alle 17, a dedicare le copie del libro. Quanto sia bello, lo capirete leggendo questo post.

[di Vessela Nikolova]

L’estate del 2015 un'amica mi invitò al mare, a Capalbio. Suo figlio Giovanni, un bambino particolarmente indipendente e vivace, in spiaggia non stava fermo un attimo. Lo osservavo giocare con i cugini e con Eva, mia figlia. Poi con l’acqua e con la sabbia in cui si immergeva tutto. Avevo un quaderno schizzi e colori con me. Mi piaceva tutto quel movimento e cercai di catturarlo velocemente. Così sono nati i primi disegni di questo progetto. La tecnica, pennarello e matita, è un'esigenza del mio modo di disegnare in momenti inaspettati e con poco tempo a disposizione.

Vessela Nikolova, schizzi.

Quella stessa estate andai in vacanza ancora al mare, a Kos.

In aereo facevo un esercizio: cercavo di riprodurre a memoria il viso di ogni bambino che incontravo. Sul foglio i lineamenti si mischiavano, e venne fuori questo:

Vessela Nikolova, schizzi.

Giovanni, che in aereo non c’era, è il numero 2, ma saltò fuori dalla memoria.

In spiaggia, osservavo quello che avevo intorno e disegnavo quello che accadeva durante la giornata, o non accadeva, ma era lì. Da Kos portai a casa: una distesa di persone, una scatola di giochi da spiaggia con dei bambini intorno, una signora sovrappeso seduta e una bambina con maglietta e braccioli, delle barche e dei galleggianti.

Vessela Nikolova, schizzi.

A settembre mi contattarono Giovanna e Paolo. Avevano visto i miei disegni su Facebook e mi dissero che gli sarebbe piaciuto fare un albo illustrato sul mare e la spiaggia. Per loro era molto importante la naturalezza del tratto, in questo progetto. Affidarono la realizzazione del testo a Susanna Mattiangeli.

Passò un po' di tempo e, a Natale, Giovanna mi scrisse che avevano un testo e che a loro piaceva molto. Mi ricordo che pensai che era proprio un bel Natale.

Vessela Nikolova, tavole definitive per In spiaggia, testo di Susanna Mattiangeli.

Iniziai a lavorare e feci una prima bozza di storyboard. Ma non funzionava. Stavo lavorando con quello che sapevo razionalmente del mare e della spiagga, ma ignoravo quello che avevo visto, che conservavo  nel mio quaderno e nella memoria. Stavo usando un metodo diverso da quello con cui erano nati i primi schizzi. Di conseguenza il tratto si era irrigidito e le composizioni erano poco naturali.  Mi stavo allontanando dal punto di vista della bambina, protagonista della storia. Giovanna me lo fece notare.

Arrivò l’estate del 2016, e andai in vacanza con la mia famiglia  a Tassos, un'isola che amo molto.

Mi ricordavo di una spiaggia in particolare, che per qualche motivo mi veniva in mente leggendo il testo. C’è un campeggio con un campo da volley davanti, un baretto, diverse colonie e una roccia per i tuffi. Un gran andirivieni, insomma.

Vessela Nikolova, schizzi preparatori per In spiaggia, testo di Susanna Mattiangeli.

Passai diversi  giorni a raccogliere materiale, tra disegni e foto. Cercavo le situazioni che si avvicinavano alla trama del testo, o anche solo quelle che il testo mi evocava.

Riempii un secondo quaderno di canotti,  materassini, gente che gioca a palla, che fa la doccia, che nuota, che salta o sta solo sdraiata. Oservavo Eva, e i suoi movimenti. Focalizzai, oltre alle persone, sfondi, paesaggi e colori.

Vessela Nikolova, schizzi preparatori per In spiaggia, testo di Susanna Mattiangeli.

Tornata  a Milano, misi tutto insieme: quaderni, foto, colori, ricordi, e ripresi a disegnare.

Il risultato fu uno storyboard convincente. Negli originali mi concentrai molto sul tratto, ascoltando il primo consiglio di Giovanna e Paolo, cercando di renderlo più immediato possibile.

Avevo a disposizione vario materiale per i personaggi: nonne grasse, alte, con i capelli tinti, con la cuffia o gli occhiali. Coppie. Famiglie con  tanti bambini, un bambino solo, palette, rastrelli, secchielli e materassini, sdraio, sacchetti, teli mare, borse e borse  frigo, molte paia di ciabatte, pinne. Tanti piedi, gambe e sederi. Ombrelloni, alberi, guardiole e cabine. Castelli di sabbia, rocce, buche e conchiglie.

Si è trattato di selezionare e trovare un posto per ognuno, creare un percorso di riferimenti visivi, come nella  trama della storia, e permettere alla bambina di perdercisi dentro per fare un'esperienza. E alla fine, trovare la strada di ritorno.