Un gufo, saggio e sardo, a Firenze.

[diTeresa Porcella]

Esattamenteun anno fa nasceva Cuccumeo, “libreria per ragazzi non vietataagli adulti”. Il nome, “Cuccumeo”, sembra uno di quei versi un po'stupidi (è un po' "cucù!" e un po' "marameo!") che si fanno ai bambiniquando si gioca. Ma non è così.
In realtà, Cuccumeo èil termine sardo per dire "gufo" o "civetta": un animale serissimoe, notoriamente, saggio. A partire dal nome si intende subito che lalibreria vuole essere un luogo dove si ha ben chiaro che il gioco dileggere è una cosa seria, oltre che maledettamente divertente.

Ecco cosa si trovaentrando in libreria.

Ladecisione di aprire una libreria, è nata  comeesito naturale delle nostre esperienze lavorative individualie dal nostro percorso collettivo nell’Associazione dipromozione della lettura Scioglilibro onlus.  Ecco chisiamo: Teresa, fondatrice e presidente dell'associazione Scioglilibro,editor, studiosa di letteratura per ragazzi e organizzatrice di eventi;Bianca, storica dell'arte, scrittrice e redattrice; Elena, cantantelirica.  E tutte insieme siamo il direttivo dell’AssociazioneScioglilibro dove, insieme ad altri compagni di percorso, da anni cidedichiamo alla promozione della lettura, con particolare attenzioneal più giovani.

Dasinistra: Elena, Teresa e Bianca inaugurano lalibreria.

In cittàc’erano già altre librerie con un buon settore dedicato ai ragazzi,ma nessuna dedicata specificamente a loro. La scelta del quartiere,Statuto, è stata  fortemente voluta ed era intesa a sfidareuna sorta di regola non scritta che vuole, anche in una  cittàcome Firenze, la maggior parte delle librerie concentrate nel centrostorico. In questo quartiere, invece, a fronte di una popolazionescolastica e residenziale elevate, non c'erano librerie dedicate airagazzi (e alle famiglie) nelle quali ci fosse la possibilità difermarsi e di sentirsi “a casa”.

È da questa idea di libreriache siamo partite per scegliere lo spazio.  Il nostro localeha grandi vetrine, spazi per le mostre, schermo per le proiezioni eun piccolo giardino. È  un luogo che può accogliere grandie piccoli, circondandoli di libri (di tantissimi editori), immagini(non solo si fanno mostre di illustrazione, ma persino gli armadiprevedono delle ante-cornice dove si trovano originali d'autore),suoni (frequenti i reading con accompagnamento musicale dal vivo),laboratori (qui si crea spesso coi ragazzi, persino gli elementiche vanno in vetrina), autori (sia di testi che di immagini: chifa i libri è di casa) e attenzione (il rapporto con chi viene acercare i libri è al primo posto).
Infine, siamo ancheun service editoriale. Insomma, se c'è qualcosa che ha a che farecon i libri, da noi succede.

Oggi, a un annodall'apertura, cominciamo a tirare le somme. E possiamo dire chesiamo felici di come sta andando (a parte la fatica! Ma ce la siamocercata). Il quartiere ha risposto con affetto ed entusiasmo alla nostraproposta. Ragazzi e adulti ci hanno adottato come punto di incontro perstare insieme, che era, poi, il nostro obiettivo. Ma non siamo solouna libreria di quartiere (cosa di cui siamo felicissime!).
Per il futuro, il desiderio è di riuscire a sviluppare dipiù il settore editoriale. Ma c’è tempo. Nell’immediato, cipiacerebbe tirare un po’ il fiato.

ACuccumeo, dai Topi, un sentito "Buon compleanno!". A presto rivederciper il decennale.