Avventure/ 4: Nie Wiem. Cronaca di due parole alate

[di SerenaMarangon] 

Il primo febbraio diquest’anno muore a Cracovia Wisława Szymborska, la poetessa polaccapremio Nobel nel 1996, non troppo conosciuta in Italia, anche dopoessere stata investita di un così importante riconoscimento. PietroMarchesani suo traduttore italiano, in una prefazione del libroGente sul ponte, edizioni Scheiwiller, racconta conironia quanto poco fosse conosciuta in Italia e dello stupore che nelmondo della letteratura sollevò questo premio. Eppure, già a partiredal 1973, la Szymborska era tradotta e pubblicata in numerose lingue,come inglese, francese e tedesco...

Il progetto pensato da dieci illustratriciera ancora in bozza, quando i giornali hanno dato notizia della scomparsadella poetessa. Così, dopo lo sconcerto iniziale, ci fu chiarissimo chea quel punto la mostra diventava per noi improrogabile: un omaggio perricordarla.
L’idea che ha condotto a illustrare le sue poesieè ben riassunta in un articolo uscito sull’Unitànel 1997 dal titolo La poesia dei gesti quotidiani,di Luca Bernardini, dove si legge: “Poetessa per poeti, quindi perpensatori. E poetessa per pittori, viene da aggiungere, e che moltoa loro deve.
Per alcuni aspetti i versi della Szymborskapossono essere considerati una sorta di «traduzione dalla pitturain poesia», effettuata però 'strizzando l’occhio' al lettore.”
L’idea c’è, il gruppo è formato: AliceBarberini, Rossana Bossù, LoredanaCangini, Rosaria Farina, EstellaGuerrera, Serena Marangon, Roberta Milanesi, Claudia Palmarucci, LauraPaoletti, Cristina Sestilli.
Ecco, si comincia. E le mail rimbalzano da una casellaall’altra, intasando ogni giorno la posta.

Creiamo, così, un blog chiuso,dove fare proposte e discuterne assieme.
In questo modo,ci si sente più unite, ci si scrive ogni giorno, più volte algiorno, senza filtri.
Da Torino, Genova, Bologna, Crema,Senigallia, Macerata, Rimini, i post si affollano e i commenti simoltiplicano.
Si decide che ogni illustratrice lavoreràsu di una poesia, dalla quale ricaverà due illustrazioni. Il lavorocaotico e collettivo dell’organizzazione diventa intimo e privatonella scelta del proprio testo. Ognuna, alla propria scrivania,chiede a se stessa: “Da dove comincio?” Non è facile. La poesiaè un frammento di realtà, una porzione concentrata di mondolibera da vincoli narrativi. La poesia è emozione, compito delleillustrazioni sarà quello di tradurre l’emozione in immagine.

Francesca Moruzzi e SerenaMarangon.

 Parallelamentevengono prese decisioni di carattere tecnico e si cercano contatti. Èforte fin dall’inizio la volontà di far conoscere l’iniziativa. Loscopo del progetto è chiaro a tutte: fare del proprio lavoro un mezzoper promuovere la lettura poetica.
La voglia è quella diavvicinare all’illustrazione e alla poesia differenti persone e contesticulturali , facendo allo stesso tempo conoscere il prezioso immaginario diWisława Szymborska. Decidiamo di informare dell’iniziativa l’IstitutoPolacco di Cultura. Il suo gentilissimo direttore, JaroslawMikolajewski, invita presso la sede a Roma un’entusiasta delegazionedi rappresentanti del collettivo.



Tavole di RosariaFarina.
Tavole di RossanaBossù. Tavole di EstellaGuerrera. ManuelaVairani.

JaroslawMikolajewski è poeta, scrittore, giornalista e traduttore, nonchéamico di Wisława.
Si dilunga, infatti, su  spassosianeddoti personali, come quello relativo alla consegna del Nobel,quando Wisława, invitata a colazione dalla Regina di Svezia, rispondecandidamente che preferisce consumarla in camicia da notte nella suacamera d’albergo, ma che nel letto accanto a lei, c’è posto per uninformale incontro con la sovrana...
Jaroslaw è entusiastadel progetto, ma purtroppo a Roma all’Istituto Polacco non vi èpossibilità di esporre, a causa di lavori di manutenzione straordinariaal palazzo, sede dell’Istituto.
Così, intercede peril gruppo presso l’Università Cà Foscari di Venezia, ottenendol’attenzione di Silvia Burini e Angela Bianco. Grazie a loro, la mostra sarà a Venezia presso la Biblioteca alleZattere, durante la notte bianca, “Art night” del 23giugno, in cui si potrà anche assistere alla proiezione di un filmin omaggio a Wisława e a un reading dell’attrice Ottavia Piccoloche, insieme all’alfabeto luminoso di Marco Nereo Rotelli e allenote di Milena Angele, daranno vita alle parole della poetessa.

Tavole di ClaudiaPalmarucci.
Tavole di LauraPaoletti. Tavole di LoredanaCangini.
Tavole di AliceBarberini.



Cristina Sestilli e le suetavole.

Nel frattempoanche l’Istituto italiano di Cultura a Cracovia e Varsavia sembranointeressati a ospitare la collettiva. Insomma: con un po’ di fortuna,la mostra potrebbe atterrare anche in Polonia.
La sinceritàdel progetto traspare e attira consensi. L’entusiasmo nato intorno allacollettiva lascia il gruppo senza fiato.
L’ultimo passo èaprire un blog pubblico che prende il nome da due  piccole,ma alate parole, care a Wisława: Nie Wiem che inpolacco significano “Non so”.
“Non so” crediamo sia ilseme dell’ispirazione e della continua ricerca. Il punto di partenza perqualsiasi artista, poeta, scrittore. E Nie Wiem diventail titolo della nostra mostra e del nostro collettivo.

Roberta Milanesi ele sue tavole.

Larivista Andersen dedica, sulle sue pagine, unpiccolo spazio alla nostra collettiva regalando a tutte una piccolagrande gioia. L’iniziativa parte con la prima data: 11 maggio allaBiblioteca di Crema. L’inaugurazione finalmente fa sembrare tuttopiù vero!
Ebbre di gioia, armate di locandine, segnalibri,cartoline, e naturalmente libri di poesia, abbiamo allestito con le nostreventi matite alate la mostra alla biblioteca comunale, situata a PalazzoBenzoni, un incantevole luogo con un cortiletto interno, scale padronali edecorazioni del tardo seicento. Un piccolo gioiello le cui spesse mura cihanno protette dalla canicola, permettendo un’inaugurazione primaverile,ma fresca.

Serena Marangon e le suetavole.

 Anchese va detto che senza l'aiuto di papà Carlo, che poi è mio padre,amorevolmente prestatosi alla costruzione delle scalette espositive,tutto sarebbe stato  più complicato. A completare la riuscitadell'inaugurazione, il discorso di apertura della direttrice dellaBiblioteca, Francesca Moruzzi, la lettura di versi scelti delle poesieselezionate a opera dell’attrice Manuela Vairani e la presentazionedi Nie Wiem tenuta da me, nei panni di padronadi casa e, per questa volta, di portavoce del gruppo. Questa èla prima tappa del collettivo. La seconda sarà Rimini per UnMare di libri dal 15 al 17 giugno. Poi sarà lavolta di Venezia, dal 23 giugno al 10 luglio.
Seguirannoaltre avventure, la valigia è sempre pronta. Ma per non perdereneppure una data, questo è il blog dove seguirci.