Berlino, isola di libri e bambini

[diGiulia Mirandola]


 Il 23 giugno 2011 nelquartiere dei bambini più famoso d'Europa, Prenzlauerberg,eravamo molti a festeggiare la prima mostra berlinese di SimonaMulazzani. Protagoniste le tavole originali di Vorreiavere, edito in Germania da PeterHammer Verlag.

A volte lecorrenti buone permettono che accadano cose buone. Aprimavera ho ricevuto una borsa di studio del GoetheInstitut di Roma per trascorrere un periodo di studio aBerlino, nel mese di giugno.
Negli stessi giorni, MarielaNagle, fondatrice e direttrice della libreria internazionale perragazzi MundoAzul di Berlino, ha invitato Hamelin AssociazioneCulturale di Bologna e Simona Mulazzania partecipare con una mostra e due laboratori a BerlinerBuecherinseln, un festival diletteratura per ragazzi nato qualche anno fa su iniziativadi Ulrike Nickel, direttrice dell'agenzia educativa Kulturkind. Unmese di incontri con autori, mostre, laboratori nelle scuole, visitepresso case editrici, biblioteche cittadine, atelier e librerie.

Intento: avvicinare ragazzi di età compresa tra i seie i tredici anni ai diversi mestieri del libro, oltre che alla letturae alla letteratura tout court. Periodo del festival e durata dellaborsa di studio sembravano essere stati decisi a tavolino perchépotessi occuparmi dell'uno e dell'altro in tutta tranquillità,come in effetti è avvenuto.

Per Hamelin, che lavora fitto nelleprovince e nelle città d'Italia e che, all'estero, ha sovente contatticon la Francia, "questa" Berlino è una novità. Con Ulrike Nickel,curatrice del festival, ci diamo appuntamento di buon mattino alla Litheratur Haus,lei ci racconta la genesi del progetto e ci illustra cosa ha inmente per il futuro e chiede notizie su cosa succede all'editoriaper ragazzi in Italia. Certo, è questione di sfondo. Eppure, acerte condizioni, fare le cose di sempre in un paesaggio diversoda sempre, entusiasma come non mai. Christina Hasenau, che lavorapresso il Goethe Institut di Roma, berlinese di nascita, pure ospite diBuecherinseln, ci accompagna a conoscere l'illustratoreAtak e poi, nellaKollwitz Platz, a cena con NoraKrug. Il via vai di facce note e nuovissime ha contrassegnatoqueste giornate tedesche, dando a tutte noi presenti l'idea che aBerlino ("povera ma sexy", come ripetono tutti) chi è stranieronon soffre di nostalgia. 

Mariela è diorigine argentina, ma conosce a fondo la città in cui ha sceltodi abitare. Vicino alla cassa o sulla panchina d'ingresso,se non c'è il mate (tipica bevanda argentina), c'è unabottiglia di Bionade (una sorta di cedrata Tassoni, rigorosamentebio, bevutissima in Germania).

Molto ci sarebbe daraccontare sul quartiere in cui Mundo Azul è situata,circondati come si è da genitori trentenni, da parchi giochi, da padri aspasso con i figli (mai meno di tre), da biciclette senza pedali e senzarotelline, da biscioni di bambini sotto il metro e venti, da carrozzinee carrozze (sì, a sei posti!) e ceste a quattro e due ruote su cuiviaggiano pezzi interessanti d'infanzia.

Il meglio della letteraturaper ragazzi, sulla Chorinerstrasse, ha di fronte a sé un negozio digiocattoli unico nel suo genere. Dopo avere attraversato una giungla incui al posto delle piante tropicali, regnano le cose per giocare, agliocchi del visitatore curioso appare una singolare collezione: un museo digiocattoli della DDR.

All'inizio della sua storia,la libreria di Mariela è letteralmente una vetrina-mondo che attraversoi libri, parla spagnolo, portoghese, italiano, turco, francese, tedesco,inglese, arabo, cinese. Oggi Mundo Azul è un luogoluminoso e arioso, punto di riferimento per adulti e bambini in cerca dilibri per l'infanzia nella propria lingua madre.

Adue passi c'è la Kastanienallee, strada in cui negli ultimi dieci annihanno aperto il loro studio moltissimi illustratori e fumettisti. Alcunidi loro sono abituali frequentatori della libreria ed erano presentialla mostra di Simona: BarbaraYelin e UlliLust, del collettivo di fumettiste Spring,Aljosha Blau, JudithDrews, VioletaLopiz, CecileBelmont.

Il 23 giugno, alle sei di sera,la libreria è un susseguirsi di persone che entrano e si fermanoad ascoltare e guardare. A Berlino Hamelin e Topipittori non sonosconosciuti. Non tutti parliamo fluentemente il tedesco, ugualmenteci capiamo. Un nutrito gruppo di "nuovi berlinesi" proviene dalTrentino. Una ragazza pistoiese ha appena terminato un tirocinio comeeducatrice. Loredana Farina è atterrata poche ore prima ed è forse lapersona che più si emoziona, per il numero delle presenze, per l'ariainformale e festosa, perché, tra i tanti libri, trova quelli di EloisaCartonera.

Il giorno dopo lacuriosità per il gay pride ci sposta in un'altra Berlino, a Kreuzberg,dove abbiamo appuntamento con due libraie speciali, alla libreriaitaliana DanteConnection's. Ma questo è un post in arrivo,in costruzione.