Della grafica simbolica

Negli anni Sessanta, WarjaLavater, un'artista, grafica e illustratrice svizzera dinascita, ma cosmopolita per scelta, cominciò a pensare a una riletturadei classici della narrativa per ragazzi restituendone la tramaattraverso segni grafici simbolici, in luogo di testi e illustrazionirealistiche.

FoldedStory n. 14: Hans im Glück. Basilea: Basilius Presse,1965
Lalegenda e l'inizio della storia.
Sinoti l'anello in corda per appendere la sequenza delleimmagini

 Ilprimo di questi libri, William Tell,fu pubblicato nel 1962 dal MoMA di New York.
Poi,a partire dal 1963, Adrien Maeght, il celeberrimo editore d'arteparigino, ne pubblicò una collana, dedicata alle fiabe di Perrault:Il brutto anatroccolo, Biancaneve,Cappuccetto rosso, La bella addormentatanel bosco, Cenerentola.

Imageries,vol. 4: Le petit chaperon rouge. Parigi: Maeght,1965

 Ilsodalizio con Maeght si è poi protratto negli anni, fino almenoal 1994. Altri esperimenti nello stesso stile sono stati pubblicatida Basilius Presse (Basilea) e da Editions Schlegl (Zurigo).

Lalegenda
L'inizio dellastoria

Si trattadi leporelli, cioè libri realizzati in un unico foglio, piegatia fisarmonica e protetti da copertine più rigide (e nel casodei quelli pubblicati da Maeght, da un elegantissimo cofanetto inplexigas), che si aprono con una legenda di personaggi e interpreti,ciascuno dei quali è un segno grafico colorato, che permette,almeno in teoria, di decifrare la storia.

Per il resto,non sono che una lunga, affascinante, sequenza di segni e colori cherappresentano ciò che accade nella storia, fino al suo epilogo.

Melodie Tur di di. Parigi: Maeght,1971

Noi non siamosicuri che Warja Lavater sia riuscita nel suo intento di creare unlinguaggio grafico universale semplice: il significato di moltisegni e la loro corrispondenza alle vicende di protagonisti ecomprimari a volte è un po' sfuggente. Ma l'efficacia dellostrumento è indubitabile: la BNF propone un  percorsopedagogico a partire dal Cappuccettorosso, e Monika Platt, dell'Università di Erfurt, propone la Biancanevecome base per la pedagogia della creatività.

Maeght proponeoggi delle ristampe a prezzi quasi abbordabili. Nel mercatoantiquario, con un po' di pazienza, si trovano alcuni pezzioriginali, a cifre non molto più elevate.

Ci risulta che neglianni Novanta, le sei fiabe di Perrault sono diventate altrettanti filmd'animazione digitale, con musiche del compositore Pierre Charvet,realizzate dall'IRCAMdi Parigi. Ma non siamo riusciti a trovarne traccia nel web. Qualcunone sa qualcosa?