E tutto è Natale scrupolosamente

IlBabau, Dino Buzzati, 1971, pastello su carta, 20 x28 cm


La saponetta

Tupensavi che cosa mi regalerà
finalmenteè venuto Natale
eccomi quialla porta, e tutto
è Natalescrupolosamente
l'esatto sognodei bambini
col gelo col grigiocol vento
che fa turbinare queicosi
di ghiaccio e di neve e lefamiglie
che si chiudono comevalve
tram fermi automobilipoche
eccomi qui da te colregalo
io che te lo avevopromesso
ciao ciao ho avutola forza
di arrivare fin quise non altro.
Ma dico: quandol’avrai consumato
e resteràun fogliettino
un fagiolo uncece un nulla
e ti scivoleràfra le dita
precipitando giù nellavandino
dico, amore, per un istantealmeno
ti ricorderai di me?

Quella che avete appena letto è una poesia di Dino Buzzati (tratta da Lepoesie, Neri Pozza 1982). Varrebbe sempre la pena ditenere presente che il Natale è una festa ambivalente, giusto per nonappiattirsi sulla sua immagine più televisiva, irrimediabilmente biancarossa e oro, perfetta per vendere panettoni e carte telefoniche, maalla lunga piuttosto tediosa, opprimente.
Trovo che questapoesia sia piena di vere raffinatezze natalizie:

... l’esatto sogno dei bambini
col gelo col grigio col vento...

... e le famiglie
che si chiudono come valve
tram fermi automobili poche...


IlBabau, Dino Buzzati, 1967, acrilico su tela 119 x 80cm

Ve lapropongo insieme ad alcune immagini e a una bellissima storia dipinta diBuzzati, dedicate al celebre Babau.
Posso spiegarvi perchéassocio queste immagini a questo periodo.
Perché anchequella qui rappresentata è una notte ed è una notte di avvento.
Perché vi regna un'atmosfera che nasce dalla compresenza dibuio e luce, che è una delle caratteristiche simboliche di questafesta.
Perché ci ricorda che i racconti, i miti, i simboli(che si sia o no religiosi), sono dotati di voci che, come poche altre,sanno raggiungerci, toccarci, rapirci.
Perché le parole chestrisciano negli interstizi di queste immagini invernali raccontano di unessere che penetra, non visto, nelle case dove i bambini dormono:

QUANDO sui terrapieni notturni vanno i trenivanno vanno
ALLORA librandosi a mezz'ariail BABAU entra nei sogni dei bambini
mai micidiali cretini gli hanno dato la caccia.
Poi DIO MIO DIO MIO, CHE COSA ABBIAMO FATTO!

In Le notti difficili, nellastoria scritta che Buzzati dedica al Babau ucciso, si legge:

Era molto più delicato e tenero di quantosi credesse. Era fatto di quell’impalpabile sostanza che volgarmentesi chiama favola o illusione: anche se vero.

Con il suo vellutato,baleniforme Babau, Buzzati ci ammonisce severemente a non ammazzare le storie di luce e ombra che i bambiniamano, di cui è fatto il loro immaginario e dicui hanno tanto bisogno. Diamogli retta.


IlBabau, Dino Buzzati, 1969, acrilico su tela 40 x 30cm