La guerra dei magri e dei grassi

In questi pomeriggi,fra le quattro e le cinque prendo l'auto e parto. Parto prestonell'illusione di evitare il traffico. Non ci riesco mai. LaTangenziale Est è un piccolo inferno domestico nel quale mi facompagnia Radio Tre.

In questi pomeriggi,ascolto il giornale radio delle 16:45, con le notizie preoccupanti chearrivano dalla Palestina. Quando finisce, passano un po' di pubblicità(mentre io faccio qualche centinaio di metri a passo d'uomo), poileggono una poesia. Poi, finalmente, comincia la lettura di Unanno sull'altipiano di EmilioLussu, nell'interpretazione pacata e coinvolgente di MarcoPaolini.

Si parla moltodella Grande guerra, mi pare un po' a sproposito: dovremmocelebrare la fine, non l'inizio di una catastrofe umana che hacausato la morte inutile di milioni di poveracci, ha distruttol'economia di un intero continente e ha gettate le premessedi crimini ancor più atroci.


Si parla, invece, troppo poco di una guerra strisciante che datroppo tempo insanguina una terra che non è esagerato definire la culladell'umanità. Comunque, questa compagnia bellica, ieri sera, mi hafatto tornare in mente un libro. Questo.



Patapoufset filifers di AndréMaurois, con illustrazioni di JeanBruller, pubblicato nel 1930 da Hartmann, a Parigi,racconta la storia di due fratelli, uno grasso e uno magro,uno lesto e uno pigro, uno anoressico e l'altro bulimico, cheaccedono attraverso una scala mobile a un regno sotterraneonel quale ciccioni e stecchini (patapoufs efilifers, per l'appunto) si odiano inutilmentequanto stupidamente e si preparano a farsi la guerra. E tuttoquesto perché sono diversi.



È un classico libro per ragazzi a tema, conuna morale prevedibile: la guerra è cattiva, ma voi ragazzisiete gli unici a poter fare in modo che sia evitata, se noncompletamente obliterata dall'orbe.



Imprevedibili sono, invece, le illustrazioni:settantacinque acquerelli che riproducono, al di là del dettato deltesto, le differenze fra i due reami.



Un'illustrazione, dunque, espansiva e amplificante, che risolve illibro, apportando senza pedanteria un contributo di chiarificazione e diapprofondimento a un testo che per molti verso scivola nella banalità dellibro-pillola, da consumarsi all'occasione.



Il nostro esemplare è uno dei 325 dellaprima edizione, con una legatura originale un po' scoloritae qualche piccolo acciacco. Chi non volesse investire tempoe denaro per questa rarità, può senz'altro decidere per l'edizioneAlbin Michel che la riproducedignitosamente.

Uninteressante esemplare in rilegatura figurata si può vedere online qui.

E questoè il  nostro esemplare di Patapoufs etFilifers