Che cos'è un albo illustrato?

 

... o un picture book o un libro con le figure o che dir si voglia? Soccorrono alla complessa e direi (fortunatamente) sempre aperta questione, alcuni volumi di recente uscita. Al recente convegno di Nati per leggere, a Torino, un relatore parlava di sette uscite sul tema durante la sola Fiera di Bologna. Io ne ho in mente cinque, di certo per disinformazione, quattro saggi italiani e uno inglese: se qualcuno dei nostri lettori ha in mente altre uscite, ce le segnali!

Prima di questi volumi, naturalmente, molti altri ne sono usciti, specificamente, sul tema, in particolare in Francia e Stati Uniti. La novità è che questo tipo di studio critico approda in Italia, per la prima volta, o quasi, prodotto da studi italiani per editori italiani (i pionierissimi e mai abbastanza lodati Guardare le figure. Gli illustratori italiani dei libri per l'infanzia di Antonio Faeti, riedito da poco, e i saggi bellissimi




 




di Paola Pallottino, sondano un territorio contiguo, ma non precisamente quello esclusivo del picture book; e poi mi viene in mente Ellen Handler Spitz, Libri con le figure. Un viaggio tra parole eimmagini; che anche il nostro ultimo Catalogone, sia considerato una delle sette uscite? in effetti il nuovo numero è stato presentato a Bologna).

È interessante notare che queste pubblicazioni affrontano l'argomento da punti di vista molto diversi, il che significa che nella biblioteca dell'interessato e dell'appassionato possono comodamente stare fianco a fianco, senza tema di sovrapposizioni o ripetizioni.

 

Ad occhi aperti. Leggere l'alboillustrato, opera dell'agguerito drappello degli studiosi di Hamelin, (Giulia Mirandola, Emilio Varrà, Ilaria Tontardini, Giordana Piccinini, Roberta Colombo) con alcune pregiate presenze esterne (Loredana Farina, Martino Negri, Nicoletta Gramantieri, Andrea Rauch), cerca di stabilire i presupposti per una risposta sensata alle domanda di cui sopra, affondando lo sguardo e analizzando l'albo illustrato nelle sue strutture, nel suo funzionamento, nelle sue caratteristiche, nei suoi tempi, spazi e modi narrativi. Lo fa in undici densi capitoli che, accuratamente corredati di immagini a supporto della lettura, appuntano l'attenzione del lettore su temi quali il tempo e lo spazio, i silent book, i libri gioco, i libri attività, i libri della “buonanotte”, per citarne solo alcuni.




Tre interventi più generali, sulla mai abbastanza dibattuta questione del rapporto fra parola e immagine e sulle narrazioni per parole e immagini, precedono i capitoli dedicatia temi più specifici. Direi che si tratta di un libro davvero pieno di riflessioni, informazioni, spunti e sguardi interessanti, da leggere, insomma, con molta attenzione. Al libro è associata, fra l'altro, una bella mostra sull'albo illustrato con ottimo apparato critico, didattico e iconografico, che sta viaggiando con successo per l'Italia.

 

Albi illustrati. Leggere, guardare e nominareil mondo nei libri per l'infanzia, di MarcellaTerrusi, si pone invece rispetto al tema più da un prospettiva storica: traccia la storia del picture book, ne indaga la funzione pedagogica nel corso del tempo, ne mette a fuoco l'importanza educativa in un percorso ricco di riferimenti, affronta le grammatiche di questa tipologia di libro e traccia infine la storia e la geografia italiana dell'albo illustrato, mettendo in luce le figure, i luoghi e le istituzioni che ne hanno segnato la nascita e lo sviluppo. La parte finale, la quarta, Esercizi di lettura, si appunta invece sull'analisi di titoli specifici, editi da Beisler e da Babalibri: questa sezione è in gran parte la riedizione del lavoro critico svolto da Marcella su nostra richiesta per il Catalogone 2009. Altre parole altre immagini, curato insieme a Giulia Mirandola.




Per inciso, riteniamo importante che tre studiose protagoniste di queste pubblicazioni, Giulia, Marcella e Ilaria, abbiano collaborato con noi al lavoro sull'albo illustrato, creativo ma anche critico, che dall'inizio della nostra storia abbiamo condotto, attraverso diversi strumenti, come lezioni, articoli, pubblicazioni e interventi sul nostro blog e non, dedicati a questo tema che per noi riveste ovviamente grande interesse.



Il terzo volume è Libro fammi grande. Leggere nell'infanzia di due espertissimi di libri per bambini molto piccoli: Rita Valentino Merletti e Luigi Paladin. Il tema del picture book è trattato all'interno di quello, centrale nel volume, e vastissimo, dell'iniziazione alla pratica della narrazione e della lettura dei

 

piccolissimi, con argomentazioni e indicazioni esaustive sui modi e i tempi, e accurate bibliografie. Il libro, ricco di informazioni, riflessioni e spunti, ha un taglio molto concreto e mira alla diffusione di concetti fondamentali e conoscenze basilari presso tutti coloro che professionalmente e non, si trovano a contatto con bambini molto piccoli. Un'ottima guida, insomma, per comprendere con estrema chiarezza ed efficacia perché leggere sia tanto importante, e fin dai primi anni di vita. Concetto che si tende a dare per scontato, ma non lo è affatto, se poi anche fra genitori colti si riscontra una fondamentale distrazione o una rapsodica, casuale attenzione rispetto alla qualità dei libri offerti ai bambini, che continuano a rimanere dei grandi sconosciuti.

 

Il quarto volume è di Marco Dallari, conosciuto pedagogista che già molto si è occupato di libri illustrati, arte e immagini in saggi di grande interesse, portando all'interno della riflessione l'imprescindibile punto di vista delle scienze cognitive che molto hanno da dire e insegnare su questi temi. In Testi in testa. Parole e immagini per educare conoscenze e competenze narrative il picture book entra a tutti gli effetti come modello di vero e proprio testo - testualità polialfabetica, come viene definita nel saggio - narrazione esemplare di straordinaria ricchezza nella definizione, nella crescita e nello sviluppo delle competenze testuali del bambino, imprescindibili nella formazione delle sue capacità logiche e creative. Riccamente illustrato, il volume offre una approfondita disamina del concetto di testo, spaziando fra arte, illustrazione, poesia, sceneggiatura, teatro. Sicuramente un libro da tenere ben presente.

 


Il quinto volume è di Martin Salisbury, illustratore, insegnante e già autore di  conosciuti volumi relativi all'illustrazione e ai libri illustrati, scritto a quattro mani con Morag Styles. Children's Picturebooks: The Art of VisualStorytelling concentra lo sguardo sull'officina creativa che sta dietro ogni picture book. In sette capitoli, con dovizia di esempi e appuntando l'attenzione sul dietro le quinte di libri diventati famosi e sul lavoro di autori celebri, vengono analizzate le fasi di elaborazione, progettazione e realizzazione dell'albo illustrato, definendo, attraverso il discorso sulle tecniche, le competenze, le idee, il talento, cosa significhi articolare una narrazione per parole e immagini, individuata come modalità di racconto specifica, flessibile, ricettiva, dotata di regole, strutture, linguaggi vivissimi e in costante divenire, in concomitanza col mutamento dei codici visivi e verbali che ci circondano. Completano il volume una serie di interessanti interviste ai protagonisti dell'illustrazione presi in esame nel corso dell'analisi.