Con lo sguardo di un ragazzo

Terza uscita dell'autunno 2025. Si tratta di Un quaderno nuovo di Valentino Ronchi e Alessandra Lazzarin... Qui raccontiamo come è nato questo libro.

Abbiamo cononosciuto Valentino Ronchi qualche anno fa, a Milano, a un incontro a Spazio BK. Dopo qualche tempo ci inviò una sua raccolta di poesie. Ci piacque molto, fin da principio, ma in merito alla pubblicazione nutrivamo molti dubbi. I suoi testi in versi ci parvero rivolti a  lettori adulti, più che a ragazzi. Così li mettemmo da parte, prendendoci tutto il tempo che ci vuole per decidere se un libro lo si vuole pubblicare o no. Si può pensare che sia sufficiente ricevere un testo ottimo, che piaccia, perché la cosa vada da sé. Ma non è così. Ci sono molte persone di valore: bravi autori e autrici e altrettanto bravi illustratori e illustratrici. Ma un catalogo, o almeno quello che noi abbiamo inteso costruire nel tempo, è una cosa diversa da un insieme di nomi degni accomunati dal talento dei loro proprietari. Un catalogo, per noi, è un insieme di percorsi che si intrecciano e si diramano, un'unità coerente e in movimento che si sviluppa seguendo intuizioni, direzioni, affinità, tendenze. È difficile da spiegare, ma è così. Inoltre per noi fin dall'inizio è stata importante l'idea di contenere il numero di titoli pubblicati annualmente. E questo ci impone di essere molto selettivi.

Abbiamo dato in lettura la raccolta di Valentino ad alcune persone del cui giudizio ci fidiamo molto. E le risposte somo state contrastanti, non quanto al valore degli scritti, quanto al fatto che potessero entrare in una collana di poesia come la nostra. Alla fine, anche parlandone con l'autore stesso, ci siamo decisi a pubblicare la raccolta, convinti che queste poesie potessero raggiungere lettori giovani e, soprattutto, cosa che ci è parsa particolarmente interessante, ragazzi che, si sa, spesso dai libri e in particolare dalla poesia si tengono alla larga, attratti da altro.

La nostra collana di poesia, Parola magica, nata insieme e alla casa editrice nel 2004, comprende raccolte di testi rivolte a fasce di età molto diverse, dai piccolissimi ai preadolescenti, sempre considerando che il concetto di fascia di età è molto fluido (per scelta non la indichiamo mai sui volumi, perché pensiamo che ognuno debba fare scelte svincolate da griglie troppo strette).

Ai preadolescenti sono destinate almeno due raccolte di Silvia Vecchini Poesie della notte del giorno di ogni cosa intorno e Acerbo sarai tu. Oggi a queste si aggiunge, appunto, Un quaderno nuovo, di Valentino Ronchi, poeta e scrittore molto legato all’osservazione e all’espressione di Milano e del suo hinterland. La scelta della mano giusta per illustrarlo è caduta su Alessandra Lazzarin, disegnatrice dotata di un talento speciale per la descrizione dei corpi in crescita e in movimento di ragazzini e ragazzine, nonché per la narrazione di atmosfere e paesaggi urbani.

Sia la preadolescenza sia le periferie delle grandi città sia i luoghi dello sport, come i campi di calcio o le palestre, sono soggetti avvertiti come aspri, antilirici, ma sebbene Ronchi e Lazzarin li propongano nella raccolta in modo diretto e realistico, da segni e parole riesce a emergere una connotazione poetica sorprendente, che fa di questi versi una breve romanzo di educazione sentimentale in presa diretta.

L’io narrante che attraversa il libro è quello di un ragazzino che descrive il proprio mondo, le persone che lo popolano, gli amici, gli interni dove si svolge la vita quotidiana, la città, i luoghi, i famigliari, le esperienze di scoperta, la noia, l’attrazione verso la dimensione femminile, lo sport. Un aspetto interessante di questa raccolta è, come dicevamo, fin dalla copertina, l'assunzione di un punto di vista decisamente più maschile che femminile. Si potrebbe considerare ua scommessa rivolgersi con una raccolta di poesie a un pubblico di lettori più che di lettrici (che peraltro la potranno leggere senza problema, data anche la curiosità e l'apertura mentale che le caratterizza), dato che di solito sono queste ultime sia a leggere di più sia a essere più interessate all’espressione poetica.

Ma forse è stato proprio questo, alla fine, a convincerci di questi testi. Potrebbe rivelarsi un azzardo, ma ci è parso che Un quaderno nuovo stesse proprio bene in Parola magica, sia per l’originalità, sia, appunto, per la novità (è uno zio ex pugile che invita il nipote a scrivere: non ci si aspetterebbe un gesto del genere; forza e pensiero, sport e riflessione vengono pensati disgiunti, nell’opinione corrente). Insomma, ci è parso che questi testi potessero costituire per i ragazzi un avvio e una scoperta alla dimensione introspettiva, emotiva, che nella loro crescita è sicuramente ancora in parte trascurata, quando non decisamente negata. Il lavoro di Lazzarin ha fatto di questi aspetti un racconto molto avvincente, portando a galla la fragilità e il dinamismo, la forza e la goffaggine, l’energia e la pigrizia dei corpi dei ragazzi, restituendoli con verità esemplare, e accompagnando i versi con una narrazione parallela avvincente e di grande impatto.

Per saperne di più su Un quaderno nuovo, vi invitiamo anche ad ascoltare il terzo episodio del nostro podcast. A curarlo, approfondendo i contenuti e le caratteristiche dei nostri libri sia attraverso suoi contributi originali, sia attraverso interviste con autori, illustratori, esperti, è Alessandro Mele, appassionato di letteratura per l’infanzia e da qualche anno autore del podcast Il Mondo Invisibile, dedicato all’illustrazione e agli illustratori contemporanei.

Vi auguriamo buon ascolto. E seguite la pagina del nostro podcast, per non perdervi i prossimi episodi.