Far finta, sul serio

[di AnnamariaGozzi]

Qui non cisono storie, le storie non sono storie, qui si fa finta sulserio.


Ipapaveri nel Mago di Oz del Teatrodell'Orsa.



È la frase con cui sipresenta il Teatro dell’Orsa colquale collaboro da alcuni anni. E per  far fintasul serio hanno messo in scena Il Mago di Oz dentrouna biblioteca, in mezzo ai libri. È successo alla BibliotecaPanizzi di Reggio Emilia, il 7 ottobre scorso,dove a bambini e adulti è stato possibile accompagnare Dorothye i suoi amici lungo la strada di mattoni gialli per arrivare alcospetto del grande Oz, alla Città di Smeraldo.

La strada la facevi davvero, e si snodava trascaffali di libri che, di certo, non stavano zitti. Su quel percorsoincontravi sul serio lo spaventapasseri senza cervello, il leone codardo,l’omino di latta, potevi addormentarti in un campo di papaveri,ascoltare un storia alla luce debole di un lumino, ritrovare la stradao farti aggiustare il cuore. 

E ogni voltache ti perdevi, perché anche perdersi è bello nelle grandi storie,c’era sempre un mago con un campanello a riportarti in direzione dellaCittà di Smeraldo. E poi ascoltavi streghe buone o streghe cattive e ticommuovevi per il valore dell’amicizia. 

 

Dorothy e laCittà di Smeraldo nel Mago di Oz del Teatrodell'Orsa.



Come tutti i grandiclassici Il Meraviglioso Magodi Oz di L. Frank Baum è un libro che ci racconta lavita e ci pone le grandi domande sul coraggio, sull’amicizia,sul partire per ritrovare la strada di casa. Poi succede chei libri chiamano altri libri e le storie si incatenano adaltre storie e per costruire il percorso del Mago di Oz èservito l’aiuto di un albo illustrato, L’aggiustacuoridi Arturo Abad. A partire dallameravigliosa illustrazione di Gabriel Pacheco, lo scenografo FrancoTanzi con mani piene di poesia ha creato il rifugio deicuori ammaccati, scuciti o infreddoliti e, in quella minuscolabottega si è sistemato con mani sapienti di mimo a ricucire ferite,dispensare messaggi, avverare desideri.



L'aggiustacuori di GabrielPacheco.

Dietro il percorsoteatrale di Oz c’è tutta la fatica, che conosco bene, di Monica Morini e Bernardino Bonzani che si sonooccupati di tutto: dall’ideazione alla regia, dalle scene aicostumi e soprattutto dell’interpretazione dei personaggi insiemeagli allievi del laboratorio permanente del Teatro dell’Orsa.


L’esperienza del Mago diOz ha coinvolto cinque biblioteche della città che, nell’arco di unasettimana, hanno ospitato le narrazioni ispirate a ogni personaggiodel romanzo. Sempre fra gli scaffali dei libri, in una biblioteca siraccontavano imprese di coraggio; 

La bottega dell'aggiustauori di FrancoTanzi.

nell’altra, diamore, e poi di sciocchi e di furbi, di streghe e magie. Intotale sono state narrate e messe a bibliografia più di trentafiabe tratte dalla letteratura per l’infanzia. C’erano ilibri di Rodari, ma anche albi recenti come L’alfabetodelle fiabe di Bruno Tognolini, Nove storiesull’amore di Giovanna Zoboli o Un leone aParigidi Beatrice Alemagna.

Com’è che si insegna ad amare i buonilibri?
Iocredo si debba attraversarli, viverci dentro. E in questo tempo,dove alle fiere del libro ti capita di incontrare inquietantiGeronimo Stilton in baffi e pelliccia, è necessaria la voce delteatro, quello che fa sul serio, che chiama i libri buoni che ti fasentire il battito nel petto dell’omino di latta, ti fa ruggiredi coraggio insieme al leone, ti riporta a casa con uno schioccodi scarpette d’argento.



La bottegadell'aggiustauori di Franco Tanzi, nel Mago di Oz delTeatro dell'Orsa.


La compagnia delTeatro dell’Orsa è nata una decina di anni fa dagli attori e registiBernardino Bonzani e Monica Morini. Poi la compagnia si è allargata amusicisti, scenografi, attori, registi. Produce e interpreta spettacoli diteatro civile e di memoria, e ha ottenuto il riconoscimento di numerosipremi. In parallelo, produce spettacoli di teatro per ragazzi e dinarrazione ispirati ai classici e alla narrativa moderna. Di recenteha partecipato al festival internazionale di narrazione ad Arzo,in Svizzera, animando due classici: I viaggi di Gullivere L’Odissea.

Il leone e l'uomodi latta.



Lospaventapasseri.
Il MagoBerni.

Condivido con Monica e Bernardino diversiprogetti. Spesso ci entusiasmiamo sulle pagine di un libro: che si trattidi un testo di trecento anni fa o di una novità fresca di stampa nonimporta, sono le pagine a chiamarci. E quando conduciamo laboratoridi idee e lettura, anche con gli adulti, semprepiù spesso ci capita di proporre libri per ragazzi o, ancor più,albi illustrati. Ci siamo accorti che a volte per affrontare grandi temibastano poche parole unite alla bellezza delle illustrazioni. Siamo ancheconvinti che non esistano età per leggere, i libri sono per tutti. Comedice Nick Hornby:  Evitare i libri per ragazzi solo perchénon si è più ragazzi è come sostenere che i gialli andrebberoletti da poliziotti e criminali.

Qui sotto, video dei Racconti dellabuonanotte del Teatro dell'Orsa.