Il libro è maschera, è casa, è foresta

Un libro maschera di FrancescaZoboli.

Ormaiè quasi una tradizione. Ed è una bella tradizione. Sifa il corso Progettare Libri allaScuola superiore d'arte applicata del CastelloSforzesco a Milano, da fine ottobre a fine gennaio; ci silascia con una certa riluttanza e qualche commozione;  sipianifica di rincontrarsi (e questa volta lo faremo mercoledì 5marzo nello studio di Francesca Zoboli) con la scusadi vedere gli ultimi compiti a casa. E poi qualcuno si presta asporcarsi le mani con la scrittura...


Quasi un pop-up con legatura giapponese, diAngela Marchetti.

Ha cominciato Roberta Ragona, che scrivecosì:

Da ottobre ad oggi alla domanda chestai facendo di bello in questo periodo? ho risposto quasi sempreparlando a lungo - al limite dell'inquietante - di ProgettareLibri; tuttavia leggendo quello che hanno scritto le personeche hanno fatto il corso prima di noi mi sono rassicurata: sembra essereun effetto normale.
È raro fare qualcosadi completamente nuovo per la prima volta. Mi sono ricordata del primoanno di università e del primo libro di antropologia, esperienzariassumibile come cose di cui hai sempre saputo che ci dev'essere unaragione per cui sono fatte in un modo piuttosto che un altro, e perla prima volta hai in mano strumenti rudimentali per sapere perché, oquantomeno per cominciare a porti il problema. 

Lorenzo Bocca e le sue costruzionigeometriche.


Poi c'è il fatto disporcarsi le mani, fare fisicamente un libro, provare partendo dallesue forme più semplici e produrre un oggetto tutto bitorzoli. Forsese mi avessero detto che un giorno mi sarei trovata davanti al classicoproblema di geometria in cui c'è da calcolare le aree  mi sareiimpegnata di più in matematica. Anche perché una cosa dei compiti acasa di Progettare Libri è che la quantità di momentiin cui le cose potrebbero andare in vacca è rigidamente sottoposta allalegge di Murphy. Poi c'è quella faccenda dicui parlano gli oulipisti, sui limiti come strumento creativo, a volteè la forma a ispirarti il contenuto, nella stessa forma persone diversevedono cose differenti.


Oddio,chi l'aveva fatto il libro sardina? Soccorso!
(Grazie a Roberta Ragona, si scopre che l'autore è FrancescaDainotto)


Perché poic'è quest'altra cosa eccezionale che sono i compagni diclasse. Insomma alla fine ti trovi afare i compiti assieme come al liceo, mangi biscotti, bevi the,disegni cani a punta (e provi la sterminata collezione di pennee matite di Paolo). 
Dimartedì in martedì hai davvero voglia di vedere ilventaglio di cose che hanno tirato fuori gli altri partendodalle stesse premesse.


SimonaBalmelli racconta le fasi lunari, con spettacolofinale.


Poi ci sono tutte le persone eccezionali chepassano di lì, da Ilaria Mozzi a Giulia Sagramola e Cristina Balbiano d'Aramengo e i suoi libridi pieghe, che ci ha mostrato con gesto da prestigiatrice, ottenendogli stessi oooooh che se avesse tirato fuori unconiglio da un cappello.
Insomma:èun entusiasmo che non ha a che fare solamente o necessariamente conl’illustrazione, ma con quel solletico al cervello di guardare unacosa, chiedersi come funziona, smontarla e rimontarla,  cosebelle che ti fanno pensare ad altre cose da leggere e imparare,quelle cose che ti fanno dire: «Ancora, ancora!».

Incredulità e ammirazione di frontealle realizzazioni di
Cristina Balbiano d'Aramengo, relieuseextraordinaire


Piccolo stacco pub-bli-ci-tà: il prossimocorso base Progettare Libri si terrà a Sàrmede, dal 16 al 21 giugno. Comel'anno scorso, durante il corso una giornata sarà dedicata a una visitaalla TipotecaItaliana, dove sperimenteremo direttamente la stampatipografica. Come l'anno scorso, al corso sarà legato un gioco diillustrazione promosso attraverso il blog dei Topipittori (vedere qui e qui), che spero di riuscire a collegare a unapiccola mostra. Se qualcuno vuole informazioni, può lasciareun commento qui, o contattarmi via email, o mandarmi un messaggio viaFB. (ATTENZIONE: C'è un errore nella descrizione del corso:gli allievi NON devono procurarsi il materiale cartaceo elencato, chesarà fornito dalla scuola, ma solo il materiale di uso personale).

Un libro è una casa, di IreneBrambilla.



Anche Cristina Berardi, ha espresso il suo puntodi vista. E io sono davvero incredulo per le peripezie che ha affrontato,solo per venire a fare otto lezioni con me
Iscrivermial corso Progettare Libri di Paolo Canton, della casaeditrice Topipittori ha comportato un po' di trambusto in famiglia. Vivoin una piccola città dell'estremo ponente ligure, il viaggio duraquattro ore circa. E tutti hanno qualcosa da chiedere con un tono giàdi rimprovero: A Milano? Ma come fai? E dove dormi? Ma ce la fai con illavoro? 
Il senso di colpa, poi,ci mette del suo. Frequentare il corso significa due giorni lontano dacasa: ce la faranno figli, marito e cane? Cerco di non pensarci: facciopassin passetto...
Il primo giorno arrivotrafelata perché me la faccio a piedi dalla fermata della metropolitanaMoscova alla Scuola (sbagliando pure strada) fidandomi dell'ottimismodi Google Maps.
Il nostro insegnantearriva in bicicletta, sorridente, con zainetto sulle spalle. Il corsocomincia. Ci presentiamo: io sono presa alla sprovvista e non so neanchecosa dico.
Paolo ci mostra libri bellissimispiegandoci dettagli tecnici. Ora smonteremo i libri perimparare a costruirli e a me viene subito in mentequesta vecchia pubblicità delleconserve Arrigoni

Simona Traina e una foresta davveroincantata.

Studiamo diversi sistemi dirilegatura; Paolo ci fa vedere i progetti tagliando e cucendo insiemea noi, e alla fine, fra lo stupore generale... ci dà i compiti acasa. A questo non eravamo proprio preparati.


Ma questo diventa immediatamente un bellissimo appuntamento:un progetto da preparare e presentare in classe. All'inizio ognuno èun po' sulle sue e io, alla vista delle idee originali e ben fattedegli altri, mi sento il brutto anatroccolo. Tutte le volte arrivocon il pensiero che non farò vedere assolutamente il mio, poi mibutto: ognuno ascolta con interesse gli altri, Paolo ci corregge,dà consigli costruttivi e fa magicamente in modo che nessuno sisenta inferiore... [Cristina, nessuno è inferiore]

Un lupo e una pecora si guardanodai due capi del libro.
Esperimento di coppiaBarbieri-Berardi.


Il corso è terminato lasciandomi una ricchezzainestimabile, ma non solo di nozioni tecniche: so di aver conosciutopersone speciali , le mie compagne e i miei compagni, Ila, Giulia eCristina, con le loro preziose esperienze, e Paolo, che da sapientepanificatore ha saputo mettere insieme libri, idee, e noi allievi,lasciando lievitare pazientemente.
Vorreiconcludere con le parole del mio conterraneo Italo Calvino:i libri [ma anche le menti creative] nonpossono crescere se non trovano intorno una compagnia di libricoetanei e congeniali.

Due progetti di Roberta Ragona. Sopra,un libro infinito:
la guida alla costruenda Meteopolitana5. Sotto, "Luigi dove sei?,
realizzato con Francesca StrickLievers.

Una mostra - Bella e inaspettatasorpresa: il prossimo 11 maggio, presso la LibreriaSempreliberi di Lodi, in occasione del Festivaldei Comportamenti Umani, in orario ancora da stabilire, siinaugurerà la mostra dei progetti elaborati dagli allievidurante il corso. Ringraziamo Barbara che ha gentilmente offertolo spazio e l'organizzazione. La mostra sarà visitabile fino al19 maggio.

Chiara Fedele: sopra nel progettorealizzato con Lorenzo Bocca;
sotto al suo primo scontro conun leporello.
E, a proposito di Libreria Sempreliberi, lalibraia Barbara Scotti ha partecipato al corso ed ecco che cosa nedice:

La fotocopiatrice magicadi Cristina Berardi
fa le copie a colori anche se è in biancoe nero.

La miaesperienza è stata un po' diversa da quella degli altri. Ho seguitoil corso perchè ero interessata alla parte teorica pur sapendo chenon avrei mai realizzato nessun libro e nessun compito di quelli checi sono stati assegnati. Tuttavia, l'esperienza è stata estremamenteformativa per il ruolo di osservatore del lavoro altrui che ho potutoavere. È stato stimolante vedere come dallo stesso punto di partenza,le strade percorse siano state le più varie con risultati totalmentediversi fra di loro. Infine, è stato forse ancora più utile poterosservare e commentare "gli errori". Insomma, sono stati momenti moltoutili per migliorare il mio spirito critico.

Granfinale auto-promozionale: gli allievi che hanno giàfrequentato il corso base - sia in questa edizione sia nelle precedenti- potranno partecipare alla seconda edizione del corso progredito,noto al mondo come Corso Pirulino. Quest'annoabbandoneremo le dolci colline della Romagna a favore della CittàEterna. Infatti, il corso si terrà a Roma, dal 17 al 20 luglio(con breve stage di ripasso legature il 16 pomeriggio, a richiesta),dalle 9.30 alle 18.00, con breve pausa pranzo, presso la Libreria Tana Liberi Tutti,alla Città dell'altra economia, in zona Testaccio(Piramide, metro linea B; FS Ostiense). Del CorsoPirulino abbiamo già parlato qui.)


Le "Perturbazioni" di FrancescaZoboli

Le foto sono di Chiara Fedele, CristinaBerardi e Roberta Ragona, come non meglio specificato. Le ringrazio tutteper averle messe a disposizione.

A questa edizionedel corso hanno partecipato, in ordine alfabetico: Angela Marchetti,Astrid Branca, Barbara Scotti,  Chiara Fedele, Cristina Berardi,Fabrizio Frasca, Francesca Dainotto, Francesca Strick Lievers, FrancescaZoboli, Irene Brambilla, Lorenzo Bocca, Olga Barbieri, Roberta Ragona,Roberta Ravasio, Simona Balmelli, Simona Traina.
Spero misaranno perdonati gli inevitabili errori di attribuzione e le omissioni,imposte dalla carenza di materiale fotografico e non da giudizidi valore.