Io sono albero

Ovvero: nomi sugli alberi in difesa di unterritorio verde minacciato

[di Ilaria Turba]

Il parco del PaoloPini si trova nel quartiere Affori a nord di Milano, nelle aree dell’exospedale psichiatrico. Qui negli anni si è sviluppato un prezioso eimportante laboratorio sociale composto da realtà uniche in città, comegli orti comunitari del Giardino degli Aromi, il bar ristoranteJodok, il teatro cucina, il festival “Da vicino nessuno enormale” gestito  dall’associazione Olinda, e  l’Istituto Pareto, unica scuola di agrariaa Milano con aree didattiche nella stessa area (vi suggeriamodi andare ai link per rendervi conto della qualità di quello di cuisi sta parlando, n.d.r).

In questo territoriovivono volpi, ricci, conigli, falchi, galline; in estate, è possibilevedere le lucciole volare a centinaia. In quest’area sono statemappate specie rare di piante vagabonde che qui si fermano perchéè un territorio ricco di biodiversità, alberi antichi da frutta,erbe aromatiche.
Un piccolo paradiso in città, a pochipassi dalla metropolitana; un piccolo ecosistema 
che in un altro paese meno cieco sarebbe già un parco protetto,da valorizzare come bene comune.

Ma la storianel nostro paese è sempre un po’ storta e paradossale e tutto questooggi rischia di venire distrutto.

Immaginidel Giardino degli Aromi, Parco ex Ospedale Psichiatrico PaoloPini.

Proprioaccanto al parco del Paolo Pini su 10 ettari circa di terreno, sorgerebbeil “Comparto Litta Modignani”: programma di edificazione volutodalla Provincia di Milano, pensato su un’area che ha già subito inquesti ultimi cinque anni forti speculazioni edilizie. Il paesaggiodi quest’area, come in altri quartieri in città, si è riempito digrandi palazzi, spesso progetti ambiziosi, scollegati con le realtàin cui sono inseriti e che in larga parte restano invenduti.
Il verde urbano sembra sempre relegato a decorazione: spugnetteverdi inserite con degli stecchini di legno in modellini asettici chiusinegli studi dei progettisti.

Ci si chiede: su qualeesigenza vera si basa questo progetto?
Spariti volpi, ricci,alberi e lucciole, cosa ci resterà?

Immaginidel Giardino degli Aromi, Parco ex Ospedale Psichiatrico PaoloPini.

Per difenderequesto territorio e dare un’alternativa concreta, si è formatoun gruppo di cittadini che si è dato il nome di “seminatori diurbanità”, che in pochissimi mesi ha lanciato una campagna di raccolta firmeche a oggi sono più di 12 mila (firmate!,n.d.r.), dopo un primo incontro pubblico,in marzo, con una tavola rotonda, sarà organizzata per domenica 21 aprile una grande festanell’area dove potrebbe sorgere il parco, dove sisvolgeranno varie iniziative

Una diqueste è Io sono albero: un’azionecollettiva nata dal mio incontro (vivo ad Affori e faccioparte dell’Associazione del Giardino degli Aromi) con FrancescaZoboli, illustratrice da sempre sensibile al tema della natura,(qui i suoi report dal bosco di Topolòe dalle faggete dell'appennino modenese). Durante la giornata del21 aprile persone di tutte le età potranno dare il proprio nomea più di 1200 alberi del parco, come gesto simbolico in difesa diquesto territorio.

Lettere dell’alfabetodipinte su carta ritagliata saranno a disposizione dei partecipantiche potranno comporre i propri nomi e applicarli (come deimanifesti) ai tronchi delle piante con colle organiche a base dicellulosa (che non appiccica e non macchia!)









In preparazionedi questa giornata di festa in difesa del parco, il 17 aprile,dalle 17 alle 22, negli spazi dell’associazione del Giardinodegli Aromi, Francesca e io terremo un open callper illustratori, artisti, attivisti e liberi partecipanti: tuttiinsieme prepareremo gli alfabeti, realizzati con stencil e dipintia mano su carta, con cui "firmare" gli alberi il 21 aprile.
Il programma dettagliato della giornata è disponibile qui.

(Le silhouette fotografiche degli uominie delle donne verdi sono di IlariaTurba, n.d.r.)