Un solo immaginario, tanti spazi creativi

[diLaura Paoletti]

Creare, generare, foggiare, plasmare: è quello cheho scelto di fare nella vita. E, nella mia quotidianità, è proprioquello che sto facendo.
Creare, al qualeil sostantivo creatività rimanda, deriva dal verbolatino creo, che deriva a sua volta dal sanscritokar-tr, cioè colui che fa (dal niente), colui chegenera, il creatore.

Il mio primo lavoro importanteè arrivato nel 2010. La Scuola Holdendi Torino aveva visto le mie illustrazioni attraverso il master Ars in Fabula e michiese una prova per la realizzazione del settimo numero diSave The Story,collana di libri illustrati, edita dal Gruppo L'Espresso,che ripropone ai ragazzi i grandi classici della letteratura,reinterpretati da grandi scrittori contemporanei. Le mie provesono piaciute e ho iniziato un nuovo progetto. Era la storia diAntigone quella che avreiillustrato, la tragedia greca di Sofocle, riscritta daAli Smith. È stato bello e interessante riscoprire questogrande classico che conoscevo dai tempi del liceo. Mi trovavo a dovergenerare una serie di personaggi, con le loro caratteristiche e iloro colori, che sarebbero diventati mie creature.


 Illustrazioneper il volume La storia di Antigone.

Mi sonocompletamente immedesimata nel personaggio di Antigone, come succedeogni volta che dalla mia matita nasce una figura femminile. E poila creazione dello storyboard, dei luoghi, la ricerca di simboli edelementi caratteristici dell'arte greca, vascolare e scultorea. Misono immersa nel mondo raccontato da Sofocle e reinterpretatodalla Smith. Ad aprile dell'anno successivo, finalmente avevo illibro tra le mani, ed è stato emozionante vederlo in libreria. Daquel momento, alcune tavole di Antigone sonostate esposte in vari luoghi, tra cui lo stand de L'Espressoalla Fiera del Libro di Bologna.

Un paio di mesi fa,poi, sono stata contattata da Rosanna Sfragara, un'attricedi teatro di Verona, che mi ha invitato a partecipare a Parole e Sassi: un evento teatrale che coinvolge venti attriciprofessioniste, ciascuna delle quali narra la storia diAntigone ai bambini della sua regione di appartenenza. Ai bambini poiviene lasciato un copione e un sasso, con il compito di trasmetterela memoria di Antigone a familiari e amici. L'evento ospiteràalcune immagini della mia Antigone, e l'esposizione sarà apertafino al 3 dicembre, presso la Galleria della Biblioteca Civica diVerona. In questo modo, le illustrazioni escono letteralmente dallibro, viaggiano e trovano spazi in contesti molteplici, come,appunto, quello dell'esposizione. La stessa cosa è accaduta inaltre occasioni: con i compagni del master Ars In Fabula, insieme alcollettivo Nie Wiem,e in modo diverso, in uno spazio virtuale, ilportale Semidisegnitelodico, del progetto Semi di Sara Trofa.


Biancospino, tavolarealizzata per il progetto sui Semi di SaraTrofa.

Il mio lavorodi illustratrice è approdato anche in un ambito del tutto diverso daquello dell'editoria: quello della moda. Da un anno, infatti, lavoroper il reparto comunicazione di Fornarina, azienda calzaturiera ed'abbigliamento di importanza internazionale, che ha sede nella città incui vivo. Le immagini che qui creo sono diverse da quelle realizzate perl'editoria, nonostante la mia ricerca e il mio approccio siano gli stessiin ogni ambito artistico. La moda ha un codice proprio e richiede unostile legato al brand e al taglio stilistico che il marchio impone.

Duebanner realizzati in occasione dei saldi di finestagione.
Partendo dai patterndi alcuni capi d'abbigliamento della stagione SS12,
per iSaldi ho ricreato un paesaggio fantastico con una sorta di teatrino,
dove la 'scena' è lo spazio aperto sull'interno delnegozio.

Quiil mio compito, sotto la supervisione e la guida creativa di CaterinaAimone, mio art director, è realizzare scenografieper le vetrine dei negozi dislocati in tutta Europa. Per ogni collezionecerco di proporre un tema attinente alla campagna pubblicitaria, aicolori predominanti e al mood che traspare dai tessuti e dai capi diabbigliamento. Dopo una fase di ricerca e una di sperimentazione creativa,dove talvolta foto e inchiostro si mescolano, metto a punto un insiemedi elementi utili alle vetrine dei negozi, ma anche alle grafiche delmomento. Creativamente ho anche avuto occasione di misurarmi con l'ambitostilistico vero e proprio dell'azienda, realizzando tessuti o graficheutilizzati per la produzione di alcuni capi di abbigliamento.

Particolareda Di-segni, monotipia su carta,2012.

Infine, il miolavoro, da molto tempo, si esplica in un ambito più personale e, diconseguenza, più libero. Fin dai primi anni di Accademia, infatti,conduco una ricerca sulla femminilità (svincolata dai codici dilinguaggio dell'editoria e da quelli iconografici della moda), legataa una dimensione intimistica, privata. La mia espressività qui simanifesta senza vincoli, e le mie creature sono 'nude', disinibite,sciolte. Ritrovando una loro originale identità, le mie piccolemulieres si distinguono dalle mie illustrazioni,e questa distinzione sta nella coscienza con cui le 'forgio'. Nellemie installazioni gli elementi dialogano tra loro, sussurrandoe bisbigliando. A volte, invece, sono muti, e non vogliono farsileggere affatto.
I luoghi che abitano sono legati all'arte:musei, gallerie, spazio espositivi.
Sabato, 24 novembre,ad esempio, la galleria ZAK Project Space di Monteriggioni ospiteràuna mostra collettiva a cura di Antonello Tolve. Breackup (questo il nome della mostra) ospiterà i lavoridi otto artisti italiani e sudamericani. Io partecipo con treinstallazioni.

S-velata, monotipia, 18x15 cm,2012.

Quello che accomuna tutti gliambiti in cui opero è la mia ricerca quotidiana. Mi nutro di artecontemporanea, letteratura, fotografia, cinema, poesia: cioè di tuttoquello che può alimentare la creazione di immagini, perché "per losviluppo della fantasia [è necessario] l'aumento della conoscenza"(a dirlo è Bruno Munari in Fantasia). Nelle mieimmagini c'è sempre qualcosa che preme per essere raccontato: un vissutoche emerge, un dettaglio che fa pensare a un passato e a un futuro. Unsolo immaginario per tanti spazi diversi: finalizzato nei progettiprofessionali, s-velato nella dimensione artistica personale.

Neri sono glialberi della memoria, 2012, tecnica mista su carta, dimensionivariabili.
Di-segni,2012, tecnica mista su carta, dimensionivariabili.
Exhibition viewApparizioni aMezzogiorno, a cura di A. Tolve, Salerno 2012.