Una grande stanza verde e un pastello viola

L'ingressodella mostra The ABC of It: Why Children's BooksMatter.

Ecco,come al solito: si arriva all'aeroporto e si deve negoziare al bancodel check-in per bagaglio in eccesso. Eppure, all'andata avevamo unavaligia mezza vuota. Possibile che non si riesca proprio a resistereal furore di aver libri? E dire che questa volta ci eravamoripromessi di non esagerare. Però...
Però non avevamo tenutoconto che Gail Gaynin e Vicky Morgan - leagenti di Simona Mulazzaniche abbiamo accompagnato a ritirare la Silver Medal della New York Society ofIllustrators -  ci avrebbero fatto sapere che,proprio in quel momento alla New York Public Library c'era unamostra che non potevamo perdere. E avevano ragione


La camera verdeispirata a Goodnight Moon di Margaret WiseBrown.


In mostra c'erano una grande stanza verde e un pastelloviola. Poi c'erano anche dei mostri selvaggi, uno specchioe una ragazzina di nome Alice, gli amici di ChristopherRobin, un bruco molto affamato e un omino di formaggio. The ABC of It: Why Children's Books Matterè un percorso fra i libri per ragazzi delle collezioni della NYPL. Ma nonsi tratta di una semplice selezione organizzata su criteri da bibliofili:quelli più preziosi e rari. Ci sono i libri che hanno segnato l'infanziadi svariate generazioni di bambini, che hanno popolato i loro sogni ecreato il loro immaginario: ci sono i meravigliosi libri suprematistidelle avanguardie russe (dei quali parleremo più approfonditamentenei prossimi giorni) e miseri libretti di ninnananne intese a plasmarei figli della Rivoluzione Culturale cinese; ci sono i primi numeridei fumetti di Superman che hanno pilotato duegenerazioni nella corsa allo spazio e nella guerra fredda; e quellidella rivista Mad che hanno alimentato il sensodell'umorismo dissacrante della generazione dei figli dei fiori.

ISongs of Innocence di Blake accanto
al rarissimo The New England Primer del1727.


Noi ci siamo fermati in religioso silenzio estupita ammirazione davanti a una copia dei Songs of innocencedi William Blake (1789) [che potete sfogliare qui], alle prime edizioni diWinnie-the-Pooh,accompagnate dai pupazzi apartenuti a Christopher Robin Milne,ispiratori di un meraviglioso ciclo, barbaramente massacrato dalcinismo della attuale Walt Disney Company.


I pupazzi diChristopher Robin Milne, che ispirarono il padre a scrivere la saga diWinnie-the-Pooh


Ma, più di tutto ci ha colpito l'allestimento curatissimo,affascinante, caldo. Una vera struttura narrativa che ha legato econnesso libri, idee e momenti storici diversissimi con una precisione eun'intelligenza rare, con apparati testuali ed elettronici ben realizzatie funzionali alla comprensione del percorso. Come ha scritto EdwardRothstein sulle pagine del New York Times, «Alla fine[del percorso] non ci si domanda più perché i libri per ragazzi sonoimportanti, ma per quale arcana ragione tutti gli altri non lo sianoaltrettanto.» E come ci ricorda all'ingresso della mostra da WystanHugh Auden: «Non ci sono buoni libri che siano solo per ragazzi.»

I libri perragazzi sono anche simbolo della funzione delle bibliotecheper la diffusione
dell'alfabetizzazione edella cultura presso le componenti meno favorite dellasocietà.


In mostra, i libri erano duecentocinquanta. Fatti i debiti conti,come i bambini con le figurine, nei nostri scaffali ce n'erano solo otto(di prime edizioni, s'intende...). Ma, si sa, New York City è piena dibotteghe di libri usati e d'occasione. Così, abbiamo calzato l'elmetto,acceso la torcia frontale e siamo scesi in miniera a scavare. «Paoluccio,sono la tua mamma [Sì, certo, la mia mamma mi chiama Paoluccio,ma voi non vi azzardate, NdA]. Qui piove. Che tempo fa aNew York?» «Boh, non so. Qui sotto c'è un sacco di polvere.»

Madlenka di PeterSis ha ispirato la sala dedicata ai libri su NewYork.

Per lacronaca, la mostra è curata da Leonard Marcus, autore di svariatisaggi sugli albi illustrati e sull'illustrazione, e giàcuratore di molte altre mostre sul medesimo argomento per l'EricCarle Museum of Picture Book Art, la New School for SocialResearch, la Vassar College Library, il Boston Atheneum eccetera ecceteraeccetera.

Nonpotevano mancare le fiabe classiche, i libri e alcune
prodigiose illustrazioni originali di ArtrurRackham

Nonpotendoci esimere dal lamento, a voler proprio essere incontentabili,questa mostra una pecca ce l'ha. Non c'è un catalogo: neanche un miserofascicoletto a punto metallico. Al bookshop accanto all'ingresso, però,vi offriranno volentieri e con molta gentilezza un bel pieghevole cheinvita alla lettura di cento libri per ragazzi pubblicati negli ultimicento anni. Tutti disponibili nella biblioteca.


La relazione fralibri per ragazzi e politica - dalla filosofia di Locke e Rousseau
agli uffici propaganda dei regimi comunisti analizzata in15 libri.


Cosa state facendo? Avete già rotto il salvadanaio perprenotare il volo? Adesso? Sotto Natale? Non serve affrettarsi. Lamostra continua fino al 23 marzo e in gennaio e febbraio i volicostano meno. E ricordatevi di partire leggeri.


Un mostro selvaggioè stato qui.


Le fotografie a corredo di questo post sonostate gentilmente messe a disposizione dal press office della NewYork Public Library, che è titolare del relativo copyright. Noieravamo troppo impegnati a guardare i libri e a prendere appuntiper ricordarci di fotografare. Per questo ringraziamo sentitamenteAngela Montefinise e Adenike Olanrewaju.