Una talpa fra le stelle

[di AnnaMasini]

Kretkin cecoslovacco significa talpa. Edè semplicemente così che, nel 1956,  ZdenekMiler chiamò per la prima volta il suopersonaggio, protagonista di una nuova serie di disegnianimati dedicata ai bambini.

Miler era stato illustratore dilibri per l’infanzia ed iniziò a dedicarsi all’animazionecon un chiaro intento politico, che presto abbandonò per lavorareesclusivamente a prodotti animati destinati ai bambini. Un esempio deisuoi primi lavori ideologicamente impegnati è O milionáři,který ukradl slunce (Il milionario che rubò ilsole), del 1948, realizzato in semplice bianco e nero -cosa molto originale in un periodo di sperimentazione assoluta -e con un’impressione di movimento ottenuta dall’accostamento didisegni statici.

La Cecoslovacchia degli anniCinquanta stava trovando nel cinema di animazione la sua espressionepiù originale e il riconoscimento del pubblico e della criticainternazionale.
Le tecniche di animazione all’epocaerano soprattutto sperimentali e attingevano storie e personaggi dalfolklore locale e oltre ai disegni, venivano studiati e utilizzatianche oggetti e pupazzi. Non solo la Cecoslovacchia, ma tutto l’EstEuropa dei paesi socialisti stava attraversando un importante periodo dimutamenti politici e sociali, e il cinema di animazione rappresentava permolto artisti una maniera innovativa e indipendente di espressione e didenuncia (presto un post dedicato). Ma torniamo a Kretk (che si pronunciakur-tek).

La piccola talpa èun personaggio tenero e buffo, ancora vicino ad un modello disneyanoa cui Miler dichiara di essersi liberamente ispirato nel cercareuna soluzione al lavoro che stava realizzando. Il lavoro era quellodi trasporre in animazione una storia per bambini, ma Miler trovavala sceneggiatura debole e priva di un personaggio capace di parlaredirettamente ai suoi piccoli spettatori. L’idea di Kretk gli venneil giorno in cui, durante una passeggiata in campagna, mise il piedein un buco nel terreno ed inciampò. Era la tana di una talpa.

Ilprimo film, Jak krtek ke kalhotkám prisel(La piccola talpa con i calzoni blu), gli valesubito un leone d’argento a Venezia, nel 1957. I primi episodisono parlati, ma presto Miler decide di sostituire le parole conle onomatopee e i versi, affinché il cartone animato potesseparlare anche ai bambini stranieri. Decide così che la piccolatalpa e i suoi amici avrebbero comunicato a gesti e piccoli versi,e affida il doppiaggio alle sue bambine.

L’idea è un successone: laserie inizialmente viene molto trasmessa in Cecoslovacchia,nell’Europa dell’Est e in Germania.Oggi i suoi 62 episodi sonoconosciuti in più di 80 paesi. In Italia i libri con le avventuredella piccola talpa sono stati recentemente pubblicati da Il Gioco di Leggere,nella collana “I classici moderni per bambini”, ma non so se icartoni animati siano mai stati trasmessi nel nostro Paese.

Qualcuno li ha mai visti?  Oggi ZdenekMiler, ormai novantenne, ha smesso di creare nuove puntate nel 2002,ma proprio qualche giorno fa, a fine aprile, un piccolo Krtek èvolato nello spazio con l’astronauta ceco Andrew Feustel, cheha deciso di portare con un sé un pupazzo della mitica talpa comeparte del suo ristrettissimo bagaglio (20 oggetti personali per nonpiù di 1.5 libbre di peso, cioè circa 700 grammi).
Buonviaggio, Krtek!