I Martedì della Emme / 9: La storia che si ripete

Nelsecondo capitolo dell'intervista di LoredanaFarina, Sognandooltre oceano, in LaCasa delle Meraviglie, Rosellina Archinto ricorda:«Dopo la laurea, mi sono sposata e sono andata a viverein America perché mio marito aveva vinto una borsa di studio allaColumbia University. Sono stata lì un po’ anch’io. Attendevo lamia prima figlia, Alberica. Ho vissuto benissimo in quel periodo eNew York mi è piaciuta tantissimo. Eravamo noi due, io e mio marito,niente genitori. Insomma, un anno meraviglioso. Alla grande. Propriocosì.
Scoprivo un mondo tutto diverso, pieno di entusiasmo,dove tutto era grandioso. Ho avuto la possibilità di seguire alcunicorsi di psicopedagogia alla Columbia. All’epoca, avevo deciso difare l’editore, ma volevo capire meglio. In Italia i libri per bambinierano veramente orrendi, mentre lì esisteva un’editoria per ragazzimeravigliosa. Passavo ore alla Public Library di New York, a guardarmi ilibri. Dopo Alberica ha avuto altri quattro figli. A un anno di distanzal’uno dall’altro. Le famiglie numerose mi piacciono molto. Con i mieicinque figli ho giocato, mi sono divertita. Loro mi hanno sempre moltoseguita nelle mie imprese folli, ho cominciato a fare libri insieme aloro. L’ufficio era in soffitta. C’era una scaletta che separavala casa dall’ufficio. Penso di non avere mai sacrificato il tempoper i miei figli a causa del lavoro. Quando avevano bisogno di me,c’ero, ero lì.»


Abbiamo riportato queste parole perché Elena Cesaro,che oggi scrive per I Martedì della Emme, raccontadel libro da lei scelto, Raccontondo, con testi diNico Orengo e illustrazioni di Cristina Lastrego e Francesco Testa,a partire da un fatto molto privato: l'attesa di un bambino. RosellinaArchinto mise al mondo una casa editrice e cinque bambini negli stessianni. I suoi libri, allora considerati strani e poco "per bambini"nacquero, in verità, in mezzo all'esperienza concretissima dicinque infanzie. Che oggi una giovane donna pensi a un libro Emme inrelazione a un concretissimo bambino futuro, fa pensare che non solole storie dei libri si ripetano, ma anche quelle dei piccoli e delleloro mamme.

[di Elena Cesaro]


Sono giorni d'autunno, giorni di attesa. Aspettola nascita del mio primo figlio e la mia mamma, già compresa nel ruolodi nonna amorevole, da mesi fruga negli scatoloni dei nostri ricordi,facendone emergere peluche mai dimenticati, maglioncini, giochi elibri.
Ed ecco che proprio la scorsa settimana è arrivata acasa mia con un meraviglioso trofeo di questa caccia ai ricordi e allatenerezza.
Si tratta del libro Raccontondodi Nico Orengo, illustrato da Cristina Lastrego e Francesco Testa,edito nel 1975 da Emme Edizioni.

Misono accoccolata sul divano assieme al mio pancione e dopo essermisoffermata sulla copertina, così familiare, mi sono preparata aimmergermi in questo libro-simbolo della mia infanzia.
Ognidoppia pagina ospita un racconto rotondo, come dice il titolo, unastoria che ritorna all'infinito, divertente proprio per il meccanismoche riporta il lettore e l'ascoltatore sempre al primo verso. Ecco lafilastrocca-racconto di apertura:

C'erauna volta un re seduto sul sofà che disse alla regina: «Raccontamiuna storia!» e la regina cominciò: «C'era una volta un reseduto sul sofà che disse alla regina: «Raccontami una storia!»E la regina cominciò...

Credodi avere tanto amato questo libro proprio perché assecondava la miavoglia di bambina di imparare le storie a memoria, di giocarci, dirichiamarle alla mente durante il giorno insieme alla mia mamma.
Questo libro ospita parole divertenti e musicali accompagnate dabellissime immagini “raccontonde”, proprio come le parole. Sonorotonde per il segno morbido e i colori pastosi e vivaci e sono rotondeperché riprendono il meccanismo del testo e ogni immagine suggerisceall'infinito se stessa.
Sopra il re seduto sul sofà èappeso il quadro di un re seduto sul sofà sopra il quale è appesoil quadro di un re seduto sul sofà e avanti così, finché l'occhioè in grado di distinguere i segni sulla pagina. Un meccanismo simileviene riproposto in ogni immagine.

È unlibro senza spazio né tempo, che viaggia oltre i confini delle epochee dei luoghi. Dopo il re e la regina, curiosamente contemporanei,ecco comparire dei terribili briganti con il pugnale fra i dentiche aspettano un veloce landò, ma uno di loro ha tanto sonno echiede una storia... indovinate un po', di cosa parlerà?
E poi arrivano un contadino con la  sua oca, Pierinoalle prese con un maestro severissimo la cui minaccia per fortuna,grazie all'abilità di Nico Orengo, non si concretizza mai,una vecchina sbadata che continua a perdere il filo e l'ago,un pescatore e una sardina che non verrà mai mangiata...
Tra poco potrò condividere questo libro con il mio bambino,sperando che possa divertirlo e accompagnarlo lungo i giorni della suainfanzia così come ha fatto con me.


Mi chiamo Elena Cesaro e sono appassionatissima di libriillustrati. Ho scritto la mia tesi di laurea sui libri di Bruno Munari eKatsumi Komagata. Lavoro da anni come libraia in una libreria per ragazzia Mestre, anche se non a tempo pieno, e mi occupo di laboratori creativiper bambini e letture animate. Non sono bibliotecaria, anche se, a breve,forse lo diventerò...

Dalnostro catalogo, Elena Cesaro ha scelto in regalo Itre porcellini di Giusi Quarenghi e ChiaraCarrer.

Se siete bibliotecari,insegnanti, librai, promotori della lettura o appassionati dilibri illustrati e desiderate partecipare alla rubrica IMartedì della Emme, presentando in un vostro postun libro di Emme Edizioni di Rosellina Archinto scriveteci qui, specificandodi quale volume volete scrivere.

Viricordiamo che alla storia di Emme Edizioni e della suafondatrice è dedicato il nostro Lacasa delle meraviglie. La Emme Edizioni di RosellinaArchinto, a cura di Loredana Farina.

Sempre a questo tema è dedicata la mostra LaEmme Edizioni di Rosellina Archinto. Vent’anni di successiin mostra (1966-1985), a cura di Loredana Farina,Alessandra Mastrangelo e ABCittà, con il patrocinio di Nati perLeggere e della sezione lombarda dell’Associazione ItalianaBiblioteche.

Tutte le informazioni sulpercorso espositivo che la mostra propone, per tutti coloro chela volessero visitare o ospitare, le trovate  qui.

Qui trovate tutte le puntate precedenti deI Martedì della Emme:

I Martedìdella Emme / 1: Un giocoper bibliotecari felici
IMartedì della Emme / 2: Federico, topo bambino
IMartedì della Emme / 3: Un’avventurainvisibile
IMartedì della Emme / 4: Un colpodi fulmine 
IMartedì della Emme / 5: Un albomolto rumoroso
IMartedì della Emme / 6: Elogiodell'immaginazione
IMartedì della Emme / 7: Il sapore di una rivoluzione 
IMartedì della Emme / 8: CaroStevie