AlbertoDelpero è un maestro elementare. Insegna a Pejo, in Trentino, auna pluriclasse, cioè una classe frequentata da bambini di etàdiverse. L'unica rimasta, in questa regione: le altre sono statetutte chiuse. La ragione per cui la medesima sorte non è toccataa questa, è che i genitori hanno fatto resistenza, sono insorti ehanno protestato contro il provvedimento di chiusura, minacciando diricorrere all'istruzione paterna, dato che se l'istruzione è un obbligo,non lo è la frequenza di una scuola. Alla fine le loro ragioni hannoprevalso su quelle della Provincia. Così, oggi, i bambini di Pejohanno ancora il loro maestro, e la loro pluriclasse. Di lui, che ci hafatto conoscere Giulia Mirandola (che per noi da quattro anni cura ilCatalogone ed è una attiva collaboratrice dell'Associazione Hamelin),abbiamo letto vari articoli sulla scuola e la lunga, bella intervistache sull'ultimo numero della rivista Hamelin. Storie figurepedagogia, Giulia gli dedica. Ci hanno colpito il suo parlare,e scrivere, colto, nitido, serio, acuto, concretissimo, i suoi riferimentipedagogici, la sua attitudine alla relazione con i bambini e la scuola,per nulla teorica, tutta fattiva. Infine, le sue idee e la loro forzacalda, tranquilla, tenace. Diremmo, testarda. Come quando, per esempio,afferma: «Il fare, l'esperienza, sono componenti irrinunciabili. Ealla scuola serve esperienza pratica in quantità industriali. Si devetagliare ad occhi chiusi sulle chiacchiere.»
Riportiamodue brani dell'intervista, che vi invitiamo a non perdere.
Quali sono le azioni necessarie nella scuola ecosa ritieni sia uno spreco?
Ho dei dubbi… sui corsi di aggiornamento che insistono sul metodo. C'è semprequalcuno che arriva con il metodo migliore. Adesso va per la maggiore ilsupporto delle tecnologie. … Io sono per una scuola più “povera”che “ricca”. Le macchine hanno dei costi e difficilmente creanoapprendimento o dimensioni psicologiche come riescono invece a fare fra diloro le persone. Quello che mi interessa trasmettere ai ragazzi sono gliatti fondamentali: lettura e scrittura. Sono e saranno sempre le chiaviper penetrare qualsiasi campo della cultura…
Perché la lettura e la scrittura sono così centralinella crescita di una persona?
Perchéin mezzo c'è la possibilità di comunicare. Ma c'è anche il confrontoquotidiano e personale con la parola, che è il mezzo su cui si muovonoi pensieri e i significati. … L'individuo, attraverso le narrazioni,racconta se stesso e si affaccia sul mondo. Per questo, la capacitànarrativa, il contatto con le narrazioni, orali e scritte, rende la mentepiù “utile” alla vita e più pronta ad assumere delle prospettiverispetto al poliedro della realtà.
Post scriptum
Il tema del nuovonumero di Hamelin è l'adolescenza: chi fosseinteressato all'argomento troverà numerosi articoli ricchi di spuntie riflessioni. Noi suggeriamo l'abbonamento a questa rivista, piena difervore e veramente preziosa per cura, qualità, libertà di pensiero e divedute. E, diremmo, sana testardaggine.