Paesaggi Disegnati. Albi illustrati per leggere il paesaggio

[a cura del laboratorio Paesaggi disegnati]

Paesaggi Disegnati. Albi illustrati per leggere il paesaggio è un progetto culturale realizzato dal laboratorio “Paesaggi disegnati” con la collaborazione scientifica del Museo di Geografia, nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Scienze per il paesaggio dell’Università di Padova.

 

Il laboratorio cura la realizzazione di una mostra bibliografica e di un seminario, in programma il 5 aprile (mostra fino al 30 aprile). Sono entrambi dedicati a chi studia le scienze per il paesaggio, altrettanto a chi si interessa di narrazione del paesaggio, di educazione al paesaggio e di approcci partecipativi.

Inoltre, Paesaggi Disegnati. Albi illustrati per leggere il paesaggio è uno degli eventi della Notte Internazionale della Geografia-Geo Night (Padova, 5 e 12 aprile), un programma di carattere internazionale volto a far comunicare il mondo accademico e la popolazione su temi legati alla geografia.

 

Il contesto

Il laboratorio “Paesaggi disegnati” nasce e si sviluppa contestualmente al Corso di Laurea Magistrale in Scienze per il paesaggio, aperto nel 2020 presso l’Università di Padova, che è tra i soci fondatori di Uniscape, la rete delle Università impegnate per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio.

Il Consiglio d’Europa, nell’ambito delle attività necessarie all’applicazione della Convezione Europea del Paesaggio, pone la lettura del paesaggio al centro della cosiddetta Education on Landscape for Children e vedere il paesaggio è la prima attività suggerita in campo pedagogico, ricorda Benedetta Castiglioni in Educare al paesaggio (Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna, Treviso, 2010). Di qui si può motivare l’attenzione verso una proposta di laboratorio che fa dialogare tra loro i paesaggi disegnati e quelli fisici, la letteratura visiva e le scienze per il paesaggio.

 

Nello stesso palazzo storico in cui hanno sede le aule universitarie, Pallazzo Wollemborg, è nato nel 2019 il Museo di geografia, il primo in Italia di questo genere. Il suo patrimonio unisce elementi tangibili e intangibili: libri, atlanti, carte geografiche, plastici, globi, strumenti, fotografie (tangibile) e pratiche di ricerca applicate (intangibile). Metodi delle scienze naturali e delle scienze sociali si incontrano. Per chi oggi studia le scienze per il paesaggio la geografia è esplorazione, misurazione, racconto del mondo, scrivono Mauro Varotto e Giovanni Doninelli in Esplora misura racconta. Alle origini del primo museo di geografia in Italia (Cierre Edizioni, Sommacampagna, 2020). Analogamente, il linguaggio delle illustrazioni è una descrizione metaforica della realtà.

 

Un modello di laboratorio inedito

Il laboratorio “Paesaggi disegnati” è una attività didattica integrativa. Ha avuto una durata di trentasei ore, suddivise in quattro moduli. Tra gli scopi del laboratorio, alcuni spiccano: imparare facendo; operare con una rete di soggetti (internamente, esternamente); rendere partecipi docente e studenti di un modello di progettazione basato sulla cooperazione.

Il modello di laboratorio introdotto è concepito per sperimentare tutto, dall’inizio alla fine, imprevisti compresi, passando attraverso ogni fase particolareggiata di “lavorazione” della materia “paesaggi disegnati”: studio in aula, elaborazione dei contenuti, interviste a illustratrici/illustratori, relazione con docenti e con lo staff del Museo di geografia per la supervisione scientifica, sopralluoghi, coordinamento con soggetti esterni, comunicazione, rapporto con i fornitori, allestimento, conduzione di una visita guidata alla mostra nel giorno dell’inaugurazione.

 

Mostra e seminario

La mostra studia la relazione tra albi illustrati e narrazione del paesaggio attraverso alcuni libri chiave provenienti dalla Biblioteca Beato Pellegrino dell’Università di Padova e da collezioni private.

Il seminario mette a confronto modelli progettuali diversi: il mondo dell’editoria (Giovanna Zoboli, Topipittori), delle biblioteche (Roberta Opassi, Responsabile Biblioteca Provincia Autonoma di Trento), della scuola e dell’educazione al paesaggio (Annalisa Raffa, Presidente Italia Nostra sezione di Messina; Germana Giallombardo, referente Educazione al patrimonio culturale Italia Nostra sezione di Messina).

 

Insieme

Paesaggi Disegnati. Albi illustrati per leggere il paesaggio trae linfa dalla dimensione collettiva.

Ci sono persone che intervengono con ruoli diversi e sono portatrici di una cultura di riferimento, oltre che di specifiche esperienze e funzioni. Sono: la Prof.ssa Benedetta Castiglioni (Direzione Corso di Laurea Magistrale in Scienze per il paesaggio), la Prof.ssa Giada Peterle (Responsabile Scientifica Museo di Geografia), il Dott. Giovanni Donadelli (Tecnico Responsabile Museo di Geografia), Giulia Mirandola (docente esterna laboratorio “Paesaggi disegnati”), Roberta Rocco, Teresita Tolin, Stefano Capodieci (frequentanti laboratorio e Corso di Laurea Magistrale in Scienze per il paesaggio). Esternamente: lo staff della Biblioteca Beato Pellegrino di Studi Letterari, Linguistici, Pedagogici e dello Spettacolo dell’Università di Padova e della Biblioteca di Geografia, Scienze Economiche e Aziendali ed Emeroteca “Ca’ Borin” Polo Scienze Sociali dell’Università di Padova; Giovanna Zoboli, Roberta Opassi, Annalisa Raffa, Germana Giallombardo (relatrici ospiti del seminario); Marina Marcolin, Irene Penazzi, Marina Girardi, Sualzo (illustratrici intervenute durante le lezioni e in mostra con materiali inediti); la grafica Anna Paoli.

 

Prospettiva

Il paesaggio è polisemico, affermano le scienze per il paesaggio. A partire da questo concetto, esploriamo una moltitudine di paesaggi disegnati, tenendo aperte alcune domande:

come viene guardato il paesaggio da chi lo disegna?

come viene visto?

come viene mostrato?

L’esercizio di leggere una varietà di paesaggi disegnati, mostra la ricchezza delle relazioni possibili con il paesaggio, ma anche il paesaggio in sé come spazio di relazione.

Il primo paesaggio disegnato che incontriamo in mostra è La matita di Hyeeun Kim (Terre di Mezzo, 2023), un paesaggio-libro, ma anche un libro-manifesto, scelto per le sue caratteristiche come immagine guida per la comunicazione del progetto.

 

Sguardi

La mostra non è strutturata per temi, ma per sguardi. Le scelte bibliografiche sono avvenute di conseguenza prestando particolare attenzione ai modi di vedere, guardare, mostrare, essere in relazione con il paesaggio. A fianco ai libri adottati sono nate delle formule, che nel loro insieme formano un percorso.

 

Modi di vedere

Esplorare mondi

Nel paesaggio da piccoli

Paesaggio in fiaba

Fantastico paesaggio

Il paesaggio infinito

Paesaggi dentro sé

Toccare paesaggi

Effetto notte

Effetto neve

Mirare migrare

Panorama

Paesaggi in guerra

Più dolcemente

Ecologia manifesto

Paesaggi smontabili

Disegnare paesaggi

Taccuini, schizzi, matite

 

Biblioteche fisiche e collezioni digitali

Parte dei libri esposti proviene da collezioni private; parte, dalla collezione della Biblioteca Beato Pellegrino di Studi Letterari, Linguistici, Pedagogici e dello Spettacolo. In modo particolare, abbiamo fatto riferimento alla collezione di letteratura giovanile, che ha un alto valore culturale, non solo per chi si occupa di letteratura per l’infanzia. La Biblioteca di Geografia, Scienze Economiche e Aziendali ed Emeroteca “Ca’ Borin” Polo Scienze Sociali dell’Università di Padova è invece specializzata in geografia umana, fisica e geomorfologia ed è situata, per altro, nelle immediate vicinanze del Museo di geografia e delle aule universitarie in cui abbiamo lavorato. Grazie alla sinergia tra queste due istituzioni culturali e alla collaborazione preziosa con lo staff delle rispettive biblioteche, a partire dai libri in mostra è stata realizzata una collezione digitale visualizzabile qui.

Per la durata della mostra i libri esposti non saranno prestabili. Tuttavia, consultando la collezione sarà possibile localizzarli e conoscere le modalità di prestito delle singole biblioteche dove sono collocati.

 

Parola a chi disegna

In mostra, una bacheca è dedicata a disegni inediti e strumenti di lavoro di alcune illustratrici contemporanee, che mettono al centro della loro ricerca la relazione con il paesaggio. Le ringraziamo in modo speciale per avere aderito con entusiasmo a questo progetto e per avere prestato con generosità tempo e materiali di lavoro. Si tratta di Irene Penazzi, Marina Marcolin, Marina Girardi, intervistate insieme al fumettista Sualzo in una delle sessioni di laboratorio.

Di seguito riportiamo le frasi che ci hanno colpito maggiormente in quell’occasione.

 

“Più che raccontare io il paesaggio, nel tempo è stato il paesaggio a raccontare me.”

Marina Marcolin

 

“Mi piace che il lettore, dopo aver sfogliato i miei libri, nel momento in cui li richiude e osserva la realtà che lo circonda possa ritrovare qualcosa che ha già visto o al contrario ritrovare nell'illustrazione quello che vede di solito fuori.”

Irene Penazzi

 

“Potrei avere la tentazione di avere già tutto lì come una cartolina, invece voglio proprio uscire da questa dimensione che sicuramente è affascinante ma che potrebbe bloccarmi nell'andare a vedere cosa c'è dietro e cosa cosa c'è dentro”

Sualzo

 

“Il paesaggio è il contrario dei confini, cioè uno spazio che permette la sovrapposizione di tanti livelli diversi. Il paesaggio è uno spazio dove non esiste confine tra quello che possiamo vedere e quello che non possiamo vedere, quindi tra visibile e invisibile.”

Marina Girardi