Cosa ci faceva Tilde in quella stanza buia?

Tempo fa ho scritto un post sul Trotter, scuolastraordinaria che ho avuto la fortuna di frequentare.
L'ho scritto perché un giorno mi sono imbattuta in un librino A due passi dal sole. Fantasie e paure. I racconti deibambini del Trotter, edito da Terre di mezzo (lo potete acquistare qui), che raccogliei cinque racconti vincitori del concorso letterarioSignor Nilsson, organizzato dalla rivista T il giornale delTrotter, nata dal lavoro dell'associazione La città del Sole. Amici del Parco TrotterOnlus.
Quando ho letto questi racconti (il concorsoinvitava i ragazzi del Trotter a raccontare una storia, in stile noir,giallo, rosa o fantasy,  con parole e/o disegni, che avesse ilParco Trotter come sfondo), sono rimasta impressionata dalla capacitàdi elaborazione fantastica e linguistica di chi li ha scritti. Doti che,a quanto pare, a stare a quanto raccontano gli insegnanti che incontriamoe con cui parliamo, sono sempre più minacciate nei bambini, neiragazzi, anche per via del fatto che la lettura, palestra fondamentale dielaborazione logica, narrativa e linguistica, è sempre meno praticata,in casa, in famiglia, e in generale negli spazi e nei tempi riservati aibambini.

Beatrix Potter, The tale of JemimaPuddle-Duck

Perquesto mi è venuta subito una gran voglia di parlare di questo libro. Noncredo, come a volte si sente ipotizzare, che vi sia un cambiamento incorso nelle facoltà cognitive di bambini. Credo che le capacità deibambini siano le stesse di sempre, oggi come ieri: quello che cambiasono i contesti di crescita. A essersi modificata, non è la lorocapacità narrativa, di espressione, rispetto al passato,  aessere mutata è la richiesta che il contesto sociale fa loro di questafondamentale capacità: oggi, mi pare, molto scarsa. Con danni gravissimiper tutti, a livello individuale, familiare, culturale e sociale. Perciò,l'attenzione, l'impegno verso il racconto e la scrittura praticati daibambini, penso vadano valorizzati e sostenuti il più possibile.
Gli anni dell'infanzia sono fondamentali per sviluppare questeattitudini. Quello che non accade in questi momenti della vita,purtroppo, è davvero perso per sempre. E spaventa, per questo, lospreco senza fondo di potenzialità che la disattenzione e l'incoscienzaadulta comportano.

Beatrix Potter, The tale of JemimaPuddle-Duck

Mentreleggevo i racconti raccolti in questo libro miè venuto in mente un capitolo splendido del libroEhi, prof,di Franck McCourt, autore di quel romanzo strepitoso cheè Le ceneri di Angela(da leggere), in cui l'autore, passando in rassegna le numerosissimeclassi e gli ancora più numerosi studenti incontrati nel corsodella sua lunga carriera di professore, racconta di quando ebbe unailluminazione su come riuscire a far appassionare alla scritturaun branco di adolescenti recalcitranti e strafottenti dell'Istitutotecnico e professionale McKee di Staten Island. Capì che dare dignitàletteraria alla pratica sottile e popolarissima della giustificazionescolastica avrebbe dissolto la diffidenza dei ragazzi verso la parolascritta. E a conferma della giustezza della sua intuizione, in classecominciarono a spuntare come funghi talenti letterari stupefacenti eimprevedibili. Ma a questo, forse vale la pena di dedicare un altropost.

Beatrix Potter, The tale of JemimaPuddle-Duck

AlTrotter evidentemente gli insegnanti sanno come avviare i ragazzialla scrittura, se questi poi la esercitano con il garbo e la manosicura che si riscontrano in queste pagine. Vi proponiamo uno diquesti racconti. L'ha scritto una bambina di dieci anni e a noisembra bellissimo. In questo breve racconto, la piccola Aurorafa scivolare lo scenario del Trotter, con la sua strana vita discuola urbana e insieme agricola, con la nonchalance di un consumatoscrittore, fra Dashiell Hammett e Beatrix Potter. Una miscela chesolo un bambino poteva avere l'audacia di sperimentare.



TILDE, ILCASO DA RISOLVERE
di Aurora Quarti
(Quinta elementare)

Ascuola c’era sciopero, ma io decisi comunque di fare un salto alParco Trotter per vedere Tilde.
Eraabbastanza presto, tipo le 7 e 56 del mattino, ero molto stanca equasi dormivo in piedi. Appena arrivata corsi alla fattoria e vidiche Tilde non c’era. Chiesi alle signore dov’era, ma dalle lorobocche non uscì neanche una parola. 

Beatrix Potter, The tale of JemimaPuddle-Duck

Alloracapii che era scomparsa. Dovevo assolutamente fare qualcosa!!! Miincamminai per il parco, ma non c’erano tracce di Tilde, cosìdecisi di tornare il giorno seguente. La sera non riuscii a pensaread altro. È mai possibile che abbiano potuto farle del male? Alloradecisi di andare a cercarla con una mappa del parco: mi avrebbe aiutatain quanto non conoscevo tutti i suoi spazi. Per fortuna il giornoseguente c’era ancora sciopero fino alle 11 e 40 e avevo abbastanzatempo.

Beatrix Potter, The tale of JemimaPuddle-Duck


A un certo punto scorsi tracce diTilde, delle sue piume, le seguii e arrivai sino a unapiccola porta. Dentro era tutto buio esiccome sono una fifona non entrai. C’era anche un altro motivo: eragià ora di entrare in classe. All’ora di pranzo ci diedero la notiziache avrebbero servito un piatto speciale e noi, tutti impazienti, cisedemmo a tavola e scoprimmo che c’erano due menù a scelta. Il primoera a base di salmone, il secondo invece recitava: oca al forno!!! Nelleggerlo mi venne un colpo al cuore. E se quell’oca fosse stataTilde?

Beatrix Potter, The tale of JemimaPuddle-Duck

Imiei compagni non erano stupiti e non si preoccupavano. O loroerano ingenui o io ero pazza. A fine pasto ero nauseata. La maestraci fece uscire per l’intervallo, ma io rimasi in classe perindagare. Entrai di soppiatto nella mensa, ci doveva pur essere unindizio. Invece non c’era niente. A un certo punto vidi che nellapattumiera c’erano un sacco di piume, ma non erano di Tilde, eranogialle. Che strano... piume gialle? Era giunto il momento di farmicoraggio e aprire quella porticina. Entrai e proprio lì c’eraTilde che continuava a starnazzare; che bello l’avevo ritrovata! Lariportai nella fattoria e tutti mi ringraziarono molto. Ed ecco che ilcaso è risolto. Però c’è qualcosa che mi turba ancora: che cosaci faceva Tilde in quella stanza buia?!?