Lo spazio immaginato

Ogni anno, un gruppo di editori spagnoli che hanno costituito l'asociación ¡ÁLBUM! (sul tema trovate un articolo di Arianna Squilloni sull’ultimo numero di Quarantotto), organizza la Semana del Álbum (Settimana dell'album). La Settimana ogni anno si organizza intorno a un tema su cui viene pubblicato un catalogo. Quest'anno il tema è: El espacio imaginado (Lo spazio immaginato).

L'idea ha a che fare con lo spazio nell'album: albi che si aprono in modo particolare; spazio della pagina in cui si racconta (o mette in scena la storia); spazio lasciato al lettore. E anche spazio di lettura.

Quest'anno e il catalogo si suddivide nelle sezioni:

  1. Formato, libro oggetto
  2. Spazio nella doppia pagina
  3. Spazio come protagonista
  4. Lettura che lascia spazio al lettore

L’ introduzione del catalogo è di Diletta Colombo che propone una riflessione che qui pubblichiamo.

[di Diletta Colombo]

“La questione è solo che io sappia muovere lo spazio - non c’è la formula - pigliare da sotto questa materia e alzarla, metterla in moto e raccontarvi una storia dove gli uomini scoprano che la materia è stata vinta, che le si è dato senso, anima: allora gli uomini piano piano sono condotti dentro questa avventura e impallidiscono e gli uomini piano piano si piegano. [...] La nostra storia è lo spazio, la nostra esistenza noi la raccontiamo con lo spazio”. Per chi si occupa di libri illustrati - dal progettista all’editore, dal mediatore della lettura al lettore finale - fare libri, proporli e leggerli non ha nulla di intellettuale e astratto, sembra suggerire Ettore Sottsass, architetto, designer e fotografo italiano, nel saggio Per qualcuno può essere lo spazio del 1947.

Se ad analizzare lo spazio dentro al libro siamo piuttosto allenati, lo spazio esterno in cui si esprime la relazione tra libro e lettore passa per lo più inosservato, pur condizionando in modo significativo i processi di percezione, osservazione e scelta dei libri da parte di bambini e ragazzi ma anche degli adulti.

"Formato, libro oggetto". Catalogo El espacio imaginado

"Spazio nella doppia pagina". Catalogo El espacio imaginado

"Spazio come protagonista". Catalogo El espacio imaginado

"Spazio nella doppia pagina".Catalogo El espacio imaginado

Una storia prende vita nello spazio che si dispiega tra la prima e la quarta di copertina, nel movimento di aprire e chiudere un libro. E la forza di una narrazione si esprime attraverso la lotta (per stare tra le corde comunicative di Sottsass) per la costruzione della doppia pagina e nel dare movimento, ritmo e tensione al passaggio da una pagina e l'altra. E lo spazio in cui la lettura prende vita?

Allestimento.

Nonostante le rappresentazioni iconiche di Remy Charlip e Bruno Munari sulle posizioni di lettura, leggere non è istintivamente interpretato come un’azione che si svolge con tutto il corpo attraverso i sensi, grazie ai quali entriamo in un libro illustrato da porte differenti, visuali e materiali o testuali. C’è chi si innamora di un libro a prima vista solo per la copertina e la bellezza delle illustrazioni, o addirittura per lo stile, la tipografia, i colori e le forme; c’è chi si lascia catturare dal formato, dal packaging e dai materiali; chi invece va direttamente a leggere i testi e si fa trasportare dal titolo, da una frase, da una parola o dal contenuto con il suo messaggio. Ognuno può raccogliere un solo dettaglio o seguire l'intera storia, facendosi trasportare liberamente dalla fantasia vivendo la lettura come puro piacere e divertimento, immaginando di utilizzare il libro come strumento nei contesti più diversi oppure creando associazioni libere autobiografiche con i propri ricordi, passioni, desideri, esperienze e con altro di totalmente imprevedibile.

In questo senso il primo spazio esterno al libro è proprio il corpo!

Lo sanno bene i bambini piccolissimi!

Posizioni di lettura.

Allargando la prospettiva, il processo della lettura è sempre influenzato dallo spazio fisico in cui si svolge: pensiamo a come può cambiare cosa scegliamo di leggere e la nostra esperienza di lettura se ci muoviamo in un ambiente chiuso o all’aperto, ampio o ristretto, libero o connotato rispetto al vissuto del gruppo di riferimento, familiare o formale, in un luogo dedicato alla lettura in modo permanente o temporaneo, silenzioso o rumoroso, se lo facciamo da soli o in compagnia, con persone della stessa età o insieme a target differenti. E se analizziamo quali movimenti vengono stimolati dall'architettura dello spazio e dal suo allestimento le possibilità si moltiplicano, fino a concentrare l’attenzione su come esponiamo i libri secondo molteplici variabili: la posizione, l’altezza, la distanza, l'allestimento di costa o di piatto, in verticale o in orizzontale, tramite accostamenti per continuità o discontinuità tematica o di genere, guidato da scritte o immagini scenografiche oppure in modo neutro, come più comunemente studia la pratica museale.

Proviamo!

Esplorazione.

Tutto questo ci racconta che “la nostra storia è lo spazio, la nostra esistenza noi la raccontiamo con lo spazio” e che ciò che guardiamo e scegliamo, dalla prima infanzia alla maturità, cambia non solo per come è progettato lo spazio dentro a un libro ma anche in base a come percepisce e si muove il nostro spazio-corpo, all’interno di un ambiente che ha il potere affascinante di aumentare o diminuire le possibilità di scoperta e immaginazione. Ian McEwan, nel recentissimo saggio Lo spazio dell’immaginazione, riflette su come nella contemporaneità non esista più “un posto nel quale l’immaginazione possa rifugiarsi per dettare le proprie condizioni e creare nuove forme di bellezza, nuove visioni, nuove rotture” ed esorta a combattere per tutti gli spazi di quiete e solitudine. Oggi come mai, i libri sono uno spazio di autonomia e pace per cui vale la pena di combattere, ma abbiamo bisogno anche di moltiplicare gli spazi esterni della lettura dove sperimentare nuove esperienze, più varie e libere, con i libri illustrati più diversi.

Confronto collettivo.

Tra i libri selezionati nella Settimana dell'album, due titoli recenti dal catalogo Topipittori: Al parco (Beatrice Alemagna, 2022) e Anch'io (Chenxino, 2022).