Mamme (e papà) per letture condivise

[di Anna Saba Didonato]

Leggere ad alta voce ai bambini è un’attività molto importante che svolgiamo quasi quotidianamente nella nostra scuola dell’infanzia. Il nostro plesso è ubicato nel territorio di Borgo Tressanti, una frazione rurale di circa un migliaio di abitanti, che appartiene alla città di Cerignola (Fg), dove è situato l’I.C. “Don Bosco-Battisti” di cui è parte. L’agro cerignolano è il terzo più esteso d’Italia e misura circa 60mila ettari all’interno del Tavoliere delle Puglie.

Quella tressantina è una realtà multiculturale in cui, oltre ai locali, convivono persone di varie nazionalità, prevalentemente albanesi e rumeni, ma anche famiglie algerine e marocchine, impegnate sia nell’agricoltura, sia nelle diverse industrie di trasformazione dei prodotti della terra.

Un territorio a vocazione agricola, tra i più estesi dell’agro cerignolano, in cui le case isolate si perdono tra i fertili campi accogliendo diversità di tradizioni, di lingue e consuetudini. Gli unici centri di aggregazione esistenti sono la scuola, con i primi tre ordini scolastici, e la parrocchia di San Giuseppe che, oltre a organizzare attività legate all’oratorio, gestisce la distribuzione dei beni alimentari della Caritas per le famiglie che ne fanno richiesta. In un contesto così strutturato, la lettura ai bambini in età prescolare ha una valenza strategica anche ai fini di colmare le diversità in termini di competenze linguistiche e scolastiche.

A un certo punto abbiamo sentito la necessità di diffondere la pratica della lettura condivisa, oltre i muri delle aule scolastiche, affinché entrasse nelle case dei bambini per diventare esperienza quotidiana e familiare. Il che avrebbe significato anche rafforzare la relazione con il genitore lettore, oltre a migliorare la qualità del tempo trascorso insieme.

Sappiamo che la lettura svolta sistematicamente, e nel tempo consente ai bambini, di sviluppare competenze cognitive, emotive e relazionali. Praticare la lettura quotidiana arricchisce le capacità linguistiche del bambino oltre a migliorarne l’attenzione.

I libri avrebbero dovuto viaggiare, attraversare i campi dell’agro di Borgo Tressanti, bussare con forza alle porte e catturare l’attenzione delle principali figure di accudimento, persuaderle dell’importanza della lettura condivisa. Un percorso non lineare né, tanto meno, immediato, che necessitava di facilitazioni. Di qui l’ideazione di un progetto che coinvolgesse le mamme, principali figure di riferimento per i bambini all’interno del nucleo familiare, anche se oggi la suddivisione dei compiti e dei ruoli genitoriali non è più così cristallizzata, per fortuna.

Tre anni fa, Quindi, è iniziata questa avventura denominata Leggimi, o mamma, prendendo spunto da un testo di Maria Teresa Nardi, Cantami, o mamma. Le mamme, in qualità di lettrici, sono state invitate a partecipare agli incontri di lettura ad alta voce rivolti ai bimbi della scuola dell’infanzia e dei primi due anni della primaria. A turno si raccoglievano le disponibilità in modo da coinvolgere più mamme possibili, in presenza anche dei papà, quando disponibili. Ogni appuntamento prevedeva la partecipazione di tre mamme come lettrici e di tutte le altre come uditrici. La diversità nel modo di leggere e interpretare i testi ha costituito un ulteriore elemento di arricchimento per i bambini.

 

Inizialmente la partecipazione è stata dettata più che altro dalla curiosità verso l’iniziativa, con qualche punta di scetticismo. Dal secondo anno a oggi, abbiamo riscontrato una maggiore consapevolezza da parte loro, un più convinto slancio partecipativo fino all’attesa di questo appuntamento, entrato a pieno titolo nel calendario scolastico del plesso di Borgo Tressanti, insieme alle varie iniziative de “Il maggio dei libri”. Tra queste si annovera l’incontro annuale di Mamma Lingua - progetto nazionale finalizzato alla valorizzazione delle lingue e delle culture delle famiglie straniere attraverso la conoscenza del patrimonio letterario destinato all’infanzia di ciascun paese – con i suoi racconti bilingui in italiano, albanese, arabo, inglese, tedesco e la partecipazione dei genitori di diverse nazionalità, come lettori, e di Marilena Tancredi, coordinatrice nazionale e responsabile della Biblioteca dei Ragazzi de la Magna Capitana di Foggia ).

Per il futuro ci auguriamo di poter continuare a fare crescere questo progetto, arricchendolo con le proposte che ci sono pervenute dai genitori e, perché no, coinvolgendo maggiormente i papà.