A pata da gata ata ata

[di Giulia Mirandola]
Buone notizie dal Portogallo. Da quando è nataPlanetaTangerina, una casa editrice  specializzatain libri illustrati della quale abbiamo parlato anche qui,qualcosa è cambiato nel paese della rivoluzione dei garofani. Inmeglio. Quanto avviene oggi in Portogallo riguardo la letteratura perl’infanzia, l’illustrazione, la comunicazione relativa ai servizilegati all’infanzia, l’educazione, è estremamente interessante.
In questo paese, grande (o piccolo) quanto la Sardegna, alcunilibri illustrati “ben fatti” – dietro i quali si presupponel’esistenza di una piccola editoria molto vivace fatta da personemolto competenti e intraprendenti – stanno rivoluzionando pratiche epolitiche legate all’ambito sia della cultura sia della formazionee dell’educazione, nonché dell’economia.
Due pagine diCantar Juntos 2,
con le illustrazioni diMadalena Matoso

C’èun’esperienza, in particolare, che desidero raccontare e che fariferimento all’associazione APAR-Aprender em parceria [Apprendere alla pari,NdA]. È un libro e di più: un cd, un gruppo di musicisti e dieducatori, un coro di bambini, diciassette strumenti musicali diversi,un numero imprecisato di genitori, un progetto editoriale, un percorsodi formazione alla pari che si rivolge a “crianças” – che belmodo ha la lingua portoghese di chiamare l’infanzia – e famiglie,che ha ottenuto il sostegno della Escola Superior de Educação, delPlano Nacional de Leitura, della Fondazione Aga Kahn e della FondazioneGulbenkian. Un’avventura, dunque, appoggiata da istituzioni privatee pubbliche, e “agita” da persone che tra loro, per ottenerequesto risultato, si sono mescolate. Allegramente.
Stiamo parlando di Cantar Juntos2, canzoni e rime per bambini dai tre ai sei anni (ilprecedente volume, Cantar Juntos 1, è indirizzatoa bambini dagli zero ai tre anni) e di una collana editoriale concepitaper apprendere juntos: insieme. Chi? Adulti e bambini,grandi e piccoli, maestri e scolari, esperti nel ramo della comunicazionee del linguaggio visivo e ricercatori universitari. Detto altrimenti: tue io.
Strumenti nuovi per una scuola che cambia e che sembraavere come meta il fare, a molti livelli, sul breve e sul lungo periodo:fare bene, anzitutto; fare con piacevolezza; fare insieme; fare scuola;fare musica; fare poesia eccetera. Una vera boccata d’aria per chi, nelnostro paese, si occupa di educazione musicale nelle scuole. Mediamente(purtroppo di eccezioni non si campa, anche se le eccezioni esistono esanno essere importantissime), gli strumenti bibliografici di cui disponechi pratica la cosiddetta “didattica della musica”, sono scarsi,scadenti e vetusti.

Uno dei libri«essenziali ma "belli"»
(questo è ungherese)sui quali l'autrice
ha appreso i rudimentidella musica.

Chifirma questo post non insegna musica per professione, ma ha studiatoviolino, solfeggio, canto, pianoforte, armonia e viola dalla metàdegli anni Ottanta alla fine degli anni Novanta. Dei libri di musicache per motivi di studio usava tutti i giorni, pentagrammati e non,ricorda l’aspetto sciatto, nel migliore dei casi austero, eccezionefatta per certi volumi provenienti dalla Germania o dall’Austria,dall’Ungheria, dall’allora Cecoslovacchia – Monaco, Salisburgo,Vienna, Budapest, Praga... –, essenziali, ma “belli”, elegantemente,sapientemente. In alcuni casi prevedevano perfino il coinvolgimento diillustratori del calibro di Kveta Pacovska.
Ma torniamo alPortogallo e al nostro 2011. Cantar juntos 2 constadi novantasei pagine a colori e di quarantotto canzoni e rime organizzatesecondo una scansione in sette temi: l’amicizia; i grandi e i piccoli;le storie; la quotidianità; i suoni e gli alfabeti; i numeri; la scopertadel mondo. Ciascuna sezione è introdotta da un testo che raccontaagli adulti quali sono stati i criteri di selezione dei testi – daun lato, appartenenti al patrimonio popolare e a quello delle canzoni efilastrocche per bambini, dall’altro al repertorio d’autore – e chemette in evidenza alcune proposte operative per chi adotterà il libro inclasse, ponendo l’accento su aspetti o parole chiave.

La copertinae una pagina di uno spartito
illustrato da KvetaPacovska


Testi accompagnati da pentagramma e note in chiave di sol, sialternano a testi senza partitura musicale, dove la dimensione del suono edell’esplorazione vocale, anche senza melodia, è ciò che conta. A pièdi pagina, spesso, una stringa di parole raccoglie suggerimenti su come“giocare” con il testo e con la musica. Come da tradizione, le canzonipopolari hanno testi brevi, facilmente memorizzabili, dove la componenteritmica è fondamentale e quella melodica altrettanto. Non c’è esempio,infatti, che superi la durata di una doppia pagina e di quattro righimusicali.
I non madrelingua non hanno motivo di ritirarsi:leggere, ascoltare, cantare in portoghese, è già “cantare”, “faremusica”. La musica, come il volo degli uccelli, attraversa i confini, sisa. «Se sorridiamo insieme, se ridiamo insieme e piangiamo insieme, vuoldire che abbiamo un linguaggio comune» ha dichiarato in un’intervistauna grandissima coreografa del nostro tempo, Pina Bausch. Ecco perchéjuntos è una parola da ricordare quando cantateinsieme questo libro.