Si conclude, con l'intervista a Marcello Landi della Nuova Libreria Cappelli di Bolzano, il ciclo di interviste dedicate alle nuove quattro Case dei Topi. Trovate l'intervista a Bibi Libreria dei Ragazzi di Napoli, qui; a Libreria Ambarabà di Legnano (MI), qui; a Libreria Raggiungibile di San Donà di Piave (VE), qui.
[di Beatrice Bosio]
1. Gli inizi in poche parole: quando, dove e perché è nata la Nuova Libreria Cappelli?
Come si evince dal nome, la Nuova Libreria Cappelli è nata dalle ceneri della storica Libreria Cappelli di Bolzano, fondata nel 1938 e che ha esercitato fino al dicembre 2022, anno in cui ha chiuso i battenti.

La NLC ne ha raccolto l’eredità riaprendo nel giugno del 2023, ma cambiando sede, spostandosi a 20 metri di distanza da Piazza Vittoria a Corso Libertà. La nuova sede è più piccola della precedente, 150 metri quadrati rispetto ai 400 della precedente. Scommettere sulla riapertura di una libreria appena chiusa ha lasciato interdetti gli abitanti del quartiere San Quirino-Gries, dove la “nuova” libreria è stata trasferita. La famiglia che ha deciso di chiudere l’attività dopo ottant’anni (alla libreria Cappelli negli anni Quaranta era stato anche Ernest Hemingway come cliente, orgoglio e vanto per la città) è facoltosa e avrebbe avuto la forza per continuare l’attività, ma non l’ha fatto perché troppo oneroso, a causa dei conti in rosso. Noi che abbiamo riaperto la libreria non siamo originari di qui e non abbiamo alle spalle capitali a sostenerci economicamente: questo ha sorpreso l’intero quartiere che ha premiato l’impresa con un sostegno continuo. Abbiamo lavorato per diversi anni in una libreria in franchising presente in città: grazie a questa esperienza ci siamo sentiti pronti a fare questo passo verso l’autonomia e l’indipendenza.

2. Tra le tante (anche se mai abbastanza!) librerie sparse sul territorio nazionale, cosa contraddistingue la Nuova Cappelli?
A contraddistinguere la NLC è sicuramente il numero di eventi organizzati in libreria o all’esterno: presentazioni di libri, concerti, laboratori per bambini, gruppi di lettura, reading letterari, show cooking, incontri con gli editori, presentazioni in teatri… Nel 2024 abbiamo organizzato più di 300 eventi, e chiuderemo il 2025 a quasi 400. La cosa più richiesta in libreria sono i programmi mensili: ogni mese pubblichiamo una locandina degli eventi e distribuiamo brochure ai clienti. Dopo poco più di due anni siamo considerati in città alla stregua di un teatro o un cinema dove c’è una programmazione quotidiana di attività a cui partecipare. Questo, insieme a una gestione attenta dei social, ci ha dato grande visibilità in città e le vendite non hanno tardato ad arrivare.

3. Quale libro per bambini o ragazzi proprio non può mancare tra gli scaffali della vostra libreria? E pensando più nello specifico al nostro catalogo, c’è un titolo che non vi stanchereste mai di consigliare?


4. Quali sono le vostre aspettative e speranze entrando a far parte della rete delle Case dei Topi?
L’aspettativa più grande è la stessa che muove il nostro lavoro: spostare gradualmente il gusto delle persone da “libri facili” a testi più elaborati, e quindi più belli. Questo vale per i libri per bambini, ma più in generale è una vocazione della libreria tutta.
