A Sàrmede! A Sàrmede!

È bello andare a Sàrmede. E nonsolo per il prosecco e per i vicini, buzzatiani boschidel Cansiglio.
Da tre anni  ciinvitano a incontrare in una serata gli allievi dei corsiestivi. Di questi corsi ci piace l’atmosfera informale e scanzonata,da “vacanza attiva”, che favorisce un apprendimento per nientefaticoso, un confronto costruttivo con gli illustratori-insegnanti econ gli altri aspiranti illustratori.

La parte piùinteressante delle nostre visite a Sàrmede non è l’occasionedi incontro formale: la presentazione della casa editrice ilgiovedì sera nella grande sala al secondo piano della sedemunicipale. Questa presentazione è in genere un racconto che sidipana, fra il goffo e l’imbarazzato, lungo lo spartiacque sottilefra distacco e autocelebrazione.

Quest’anno, per laprima volta, ci sono stati meno imbarazzi e più vivacità: invece dilasciarci parlare, Monica e Ketty ci hanno intervistato, costringendoci asviscerare, abbastanza in profondità, aspetti del nostro fare dei qualinon avremmo parlato ma che, visto il risultato, erano in tutta evidenzaparticolarmente significativi per i presenti. Quindi, grazie a Monicae Ketty per l’intelligente innovazione. E a Manuela per la raffica didomande.

Allieve del corso diacquerello

Dicevamo,dunque, che la parte più interessante non è questo incontro ufficiale,ma la mattinata del venerdì, che dedichiamo alla visita alle sedi deicorsi. In queste aule prese a prestito (in attesa che si inauguri,il prossimo anno, la tanto agognata sede della Fondazione), abbiamoincontrato quest’anno una quarantina di aspiranti illustratrici(dove sono finiti i maschi?) al lavoro sotto la guida di GiovanniManna  e LindaWolfsgruber.

Giovanni Manna conun'allieva

Leo, Ketty,Monica e gli altri “sàrmediani” sono giustamente orgogliosi deisuccessi ottenuti dai loro allievi. Alcuni di loro hanno lavorato anchecon noi: Anna Castagnoli, Violeta Lopiz, Simone Rea, Valerio Vidali.

LindaWolfsgruber con una sua allieva osservano inorridite
un editore che mette le mani sulleillustrazioni
Maal di là del successo professionale degli allievi più dotati,determinati e fortunati, crediamo che il connotato fondamentale –anzi, fondativo – della scuola di Sarmede sia da cercare nell’ideada cui la scuola è nata, prima come riunione informale di illustratoriintorno alla figura carismatica di Stepan Zavrel, poi in forma via viapiù strutturata: la consapevolezza del fatto che l’illustratore –animale per natura solitario – non possa essere solo, non possa farea meno di alimentare il proprio talento attraverso la relazione congli altri illustratori. Una relazione non solo pedagogica o didattica,ma anche e semplicemente umana.

Naturalmente, nessuno può mancare all’inaugurazione della29° Mostra, il prossimo 22 ottobre. Tutti i dettagli li trovate qui.