Momo o l’arte del nascondino

Anche la novità di questa settimana, in libreria da mercoledì scorso, ha per protagonista un cane, l'adorabile Momo, esperto nell'arte del nascondino, che ha conquistato milioni di ammiratori in tutto il mondo. Ve lo presentiamo qui.

Non credo che avremmo mai notato Dov’è Momo?, nell’edizione originale Let’s Find Momo!, se non fosse stato per Diletta Colombo che, un pomeriggio, da Spazio B**K, a Milano, ci segnalò che si trattava di un bel libro per cui i bambini impazziscono. Lo diceva a ragion veduta, dato che da alcuni anni lo vende nell’edizione inglese.

Sapendo quanto Diletta sia acuta nel leggere e comprendere i libri, sfogliammo quel cartonato e nel giro di qualche minuto decidemmo di pubblicarlo.

Cosa ci convinse, tanto rapidamente? Primo, si tratta di un libro fotografico e da alcuni anni siamo interessati a libri per piccoli che utilizzino in modo originale le immagini fotografiche. La fotografia, oggi, è, forse, il linguaggio più diffuso a tutti i livelli, quindi imparare a leggerlo è importante. In questo senso, trovare un libro che sappia creare una buona narrazione attraverso la fotografia, è particolarmente importante. Secondo, ci piacciono i libri che invitino i bambini e più in generale le persone, all’osservazione e, nello stesso tempo, al non prendere sotto gamba, dandolo per scontato, l’atto del vedere, suggerendo quanto sia appassionante imparare guardare, in particolare attraverso un libro, quello che ci circonda. Se un filo rosso c’è nella nostra produzione editoriale, è proprio questo: l’importanza di saper vedere, pratica che insegna l’attenzione. Terzo, è un libro divertente e bello, ben fatto e, insieme, pop, proprio nel senso stretto di popolare. Non ci sono sul mercato molti libri ‘per tutti’ così riusciti e convincenti.

Ma chi è Momo? E chi il fotografo che lo ha immortalato?

Momo è un border collie, razza canina, a detta degli esperti, fra le più cognitivamente dotate. I border collie, come molti sanno, sono cani da pastore: docili, ubbidienti, svegli, velocissimi, intelligentissimi, energici, socievoli, affettuosi e molto bisognosi di intessere una intensa relazione con chi si prende cura di loro. Momo ha trovato in Andrew Knapp, giovane fotografo e viaggiatore canadese, un padrone ideale. Così come Andrew si direbbe aver trovato in Momo una musa capace di ispirargli una deliziosa serie di libri. Andrew ha raccontato spesso come sia nata l’idea dei libri con Momo per protagonista. Durante i loro viaggi e le loro lunghe camminate insieme (i border sono cani dotati di grande energia e devono essere portati a fuori per lunghe escursioni), spesso cane e padrone giocavano insieme: il classico gioco del bastone tirato, per cui Momo andava letteralmente pazzo. Ma la cosa strana che Momo faceva, quando acchiappava il bastone, era, anziché riportarlo a Andrew, andare a nascondersi. E si nascondeva in modo così buffo, divertente e ingegnoso che Andrew cominciò a fotografarlo e poi a mandare le foto a parenti e amici. Accorgendosi del successo che riscuotevano quelle immagini, cominciò anche a postarle su Instagram.

In breve, come spesso accade sui social, Momo è diventato una star con migliaia di follower, tutti molto divertiti all’idea di cercarlo all’interno dei paesaggi in cui si nascondeva con talento da illusionista. Da lì, ad Andrew è venuta l’idea di realizzare narrazioni fotografiche che raccontassero di questo genio di Momo nell’arte di scomparire e di giocare a uno dei giochi più antichi e amati di sempre, soprattutto dai bambini: il nascondino. L’idea ha preso corpo in una serie di libri che hanno avuto un grande riscontro di pubblico, in tutto il mondo.

Dov’è Momo?, che fa parte della serie, è un board book o cartonato per piccoli, costruito come una galleria di immagini che il fotografo invita a esplorare attraverso il gioco del cercare e trovare. Lo spirito guida è Momo che, da bravo cane da pastore, accompagna i bambini nell’impresa.

La pagina di sinistra, suddivisa in quattro parti, mostra tre oggetti più Momo. Il lettore deve trovarli nella pagina a destra che propone, di volta in volta, un ambiente diverso - un luna park, una palestra, un giardino, una cucina, una biblioteca, una cameretta… Se è relativamente semplice trovare Momo, meno lo è scoprire dove si trovano gli altri oggetti nascosti: piccoli dettagli in una immagine articolata, abbastanza affollata di presenze da rendere il gioco interessante.

Inoltre, cercando Momo e gli oggetti nella pagina di destra, i bambini cominceranno a familiarizzare con la loro forma e i loro nomi, e inoltre ad associarli ai contesti visivi della pagina accanto, un’operazione tutt’altro che scontata e facile. Insomma, a nostro avviso un’attività interessante dal punto di vista cognitivo. Senza contare che i bambini, spinti dal gioco, durante le ripetute letture, si avventureano, insieme al papà o alla mamma, a indagare anche gli altri oggetti presenti nelle fotografie, imparando a riconoscerli e a pronunciarne i nomi. Nel sito originale, Let’s Find Momo! è segnalato da 0 a 2 anni, ma sicuramente ci si potranno divertire anche bambini più grandi.

I libri di Andrew Knapp e di Momo sono stati due volte nella classifica redatta dal New York Times dei libri migliori dell’anno. E meritatamente. Noi ci auguriamo che anche in Italia incontrino il favore dei lettori.