Api, sciami, alveari

Le api sono insetti dalle eccezionali qualità. Vivono in gruppi numerosissimi all’interno dei quali ciascuna ape svolge un compito preciso con grande efficienza. La cooperazione è alla base della loro vita. Ogni singola azione, infatti, è mirata unicamente al bene della colonia. Per questo le api sono definite ‘insetti sociali’ e la colonia è chiamata ‘superorganismo’. La cosa più importante che fanno per noi e il nostro pianeta è il servizio di impollinazione, cioè il trasporto di polline da un fiore all’altro.

Alfabeti naturali

Un luogo senza pattern è come un cielo azzurro senza nuvole o un’immacolata distesa di neve. È una superficie perfettamente uniforme: una rarità. Ovunque, in natura, l’uniformità è interrotta da righe, macchie, reticoli, ramificazioni e anelli, cioè strutture che, obbedendo a forze come la gravità o il calore, si ripetono con ritmo regolare e ci mostrano i modi in cui la vita si sviluppa e trasforma. Federica Buglioni invita a osservare le forme naturali per capirne il funzionamento.

Gli altri

Chi sono gli altri? Una folla di visi sconosciuti e conosciuti, amati e odiati, diversi e uguali a noi. Sono quelli che guidano milioni di macchine, aprono milioni di buste, sbucciano milioni di mele. E cosa fanno? Fanno quello che fai tu, ma lo fanno in tanti. E lo fanno a modo loro, che è il modo degli altri. Ma da dove vengono tutti questi altri? Possono venire da altri paesi, parlare in modo strano e avere strani vestiti. Oppure da un altro pianeta, e chissà come sono fatti.

Da qui a lì

Qui un bebè. E lì, a un passo da lui, tante, tantissime cose. La voglia di arrivare a prenderle si fa sempre più forte: bisogna concentrarsi e andare da qui a lì. Lì, dove c’è la palla, il pane, la musica, dove c’è il pavimento. Lì, dove c’è la libertà (manca ancora un po’). Da qui a lì la distanza è grande, grande quanto un bebè che diventa bambino. Il testo poetico di Isabel Minhós Martins e le illustrazioni di Yara Kono per un piccolo albo che insegna grandi cose a piccoli passi.

Il tuo nido, il mondo

Piccole poesie per incontrare se stessi, per nuotare verso la profondità delle cose, per smettere di brontolare, per viaggiare in un millimetro o per rallentare, perché una poesia, allo stesso tempo, può essere piccola e grande come l’universo intero. Il tuo nido, il mondo di Carl Norac, illustrato da Anne Herbauts, autori per la prima volta nel nostro catalogo, tradotte da Silvia Vecchini, per andare, respirare, vivere e sentirsi meno soli.

Per approfondire, qui.

Alfabeto Alemagna

Autrice e illustratrice fra le più note, Beatrice Alemagna è conosciuta a livello internazionale. I suoi libri hanno conseguito successi straordinari, come Che cos’è un bambino?, di cui sono state vendute più di 100.000 copie in tutto il mondo. In occasione della mostra “Le cose preziose. L’ostinata ricerca di Beatrice Alemagna”, promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, a cura di Associazione Hamelin, Alemagna offre al pubblico una straordinaria quantità di materiali mai visti: schizzi, bozzetti, scenografie, ritratti.

Uffa!

Anni Settanta, Repubblica federale tedesca: la piccola Anke è impegnata in una visita oculistica. Una forte miopia finora l’ha costretta a sentire solo i suoni delle cose lontane; grazie a un paio di grandi occhiali rossi può cominciare a vedere gli aeroplani di cui sentiva solo il rumore, può riconoscere i personaggi della TV di cui conosceva solo le voci, e finalmente raccontare il mondo proprio ‘com’è’. Conosciamo così la sua famiglia, i nonni, i conigli, sua sorella Eva e la sua amica, il dolore, la rabbia e la gioia, sentimenti complessi che nei bambini spesso coesistono. Uffa!

Quante storie per un quadro

Guardando un quadro o un oggetto in un museo, ti sarà capitato di chiederti “Chi è l’autore?”, “Perché ha scelto quella tecnica?”, “Come mai la sua opera è esposta in un museo?”, “Ci sono dei significati nascosti?”. Melania Longo, storica dell’arte ed esperta in servizi educativi museali, e l’illustratore Alessandro Sanna invitano il lettore a entrare in alcuni tra i più importanti musei, a osservare le opere d’arte, a giocare con quadri e artisti e, soprattutto, a farsi sempre più domande.

Baci, abbracci e altri gesti

Ogni dipinto è lo specchio dell’epoca in cui è stato dipinto: cambiano i volti, le acconciature, gli abiti, le architetture e i paesaggi sullo sfondo. Quel che non cambia mai sono i gesti: l’abbraccio della madre al suo bambino; il bacio di due innamorati; la danza dei gesti nelle occasioni sociali, come un matrimonio.