Professione coccodrillo

All’alba, in ogni grande città, milioni di persone si svegliano, si alzano, fanno colazione e si preparano per andare al lavoro. Il piccolo eroe di questo libro, un bel coccodrilletto verde, non fa eccezione. Lo seguiamo attentamente nei suoi piccoli gesti domestici, e poi fuori casa. Camminiamo con lui per strada, saliamo insieme a lui sulla metropolitana, guardiamo le vetrine ed entriamo nei negozi fra profumi di dolci e polli arrosto finché... Un'irresistibile storia senza parole di Giovanna Zoboli raccontata dallo straordinario talento di Mariachiara Di Giorgio.

La bambina e il gatto

È notte, i genitori sono usciti. Una bambina, rimasta sola in casa col suo bel gatto, sente arrivare il temporale. È ancora lontano, ma nella stanza è tanto buio. Il gatto sul letto, le si fa vicino, insieme ascoltano il vento e il silenzio. La bambina gli parla, e parlandogli si fa coraggio. Poi comincia a tuonare, la pioggia picchia sul tetto, lampeggiano i fulmini. La bambina esprime il desiderio di diventare più forte. Ed ecco nell’ombra il gatto si trasforma e cresce, cresce fino a diventare un magnifico leone mangia saette.

Il segreto delle cose

In ogni casa, nascosta agli occhi distratti dei suoi abitanti, si dispiega segretamente la vita delle cose, fatta di meravigliosi e misteriosi eventi, di lingue sconosciute e di affascinanti microstorie sussurrate sottovoce da chi ne è protagonista. Vi sono lampade- lucciole, ombrelli-fiore, orologi dal cuore pieno di minuti, bambini di neve dolce, fiammiferi come minuscole primavere, libri addormentati e matite contabili.

Piccoli disegni

Io mica ci credo che son passati sette anni. Sette anni dovrebbero essere un buco, una voragine, un gorgo che si porta via tutto. Una polvere che si deposita, riempie tutti gli spazi bianchi, e rimane solo il nero. Quel nero che Antonella grattava dallo scratchboard per svelare le sue storie lievi e profonde, per farci partecipi di una memoria antica che le era stata trasmessa, insieme ai geni - e poi mescolata nell'impasto della sfoglia e delle crescentine - dalla signora Gina.

Che bello!

Anche nella vita di un piccolo bruco possono verificarsi fatti straordinari. È ciò che accade al protagonista di questo albo che, una mattina, mentre è occupato nelle solite faccende, incontra un essere mai visto prima che ha per lui due parole misteriose e seducenti. Da quel momento il bruco non fa che pensarci, chiedendo spiegazioni agli animali che incontra. Tuttavia, di domanda in risposta, anziché sbrogliarsi, le cose si fanno più oscure. Fino a che il povero bruco pensa di aver perso la pace per sempre.

Vorrei avere

Un canto per voce sola di bambino, che accompagna il lettore di pagina in pagina attraverso campi, foreste tropicali, oceani, notti di luna, vie lattee, boschi e spiagge. Un omaggio alla perfezione degli animali attraverso lo sguardo amoroso di un bambino che ne desidera appassionatamente le straordinarie capacità. Un libro in cui la bellezza non è mai nominata, ma in cui tutto lascia intendere che è ad essa che tende la voce che lo percorre. Un libro-preghiera per dire che se il pensiero è laico, la natura è sacra.

La mia grande famiglia

Che cos’è una famiglia? Prima o poi tutti, nel tentativo di capirlo, ci siamo persi nei meandri delle parentele, cercando di capire chi è prozio e chi suocero, cos’è un genero o una nuora, chi ha sposato chi, e chi invece appena venuto alla luce, immediatamente diventa zio o nipote di qualcun altro. Il piccolo protagonista di questo libro esilarante accompagnato da un paziente papà cerca di arrampicarsi sul proprio albero genealogico, affrontando di ramo in ramo il complicarsi delle geometrie famigliari, felice di sentirsi parte di un universo tanto grande, vivo e affollato.

Illustrare il dissenso

Da anni non si assisteva, come nelle due settimane trascorse, a un proliferare di immagini di contestazione e protesta. L'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America ha scatenato interi reggimenti di artisti e illustratori, in ogni angolo del mondo, ben determinati a far sentire la propria voce e dichiarare il proprio malcontento, nella speranza che anche le immagini contribuiscano a una sollevazione popolare globale che riesca a porre un freno a politiche dissennate e contrarie a una condivisa idea di giustizia sociale e libertà personale.

Separarsi

[di Valentina Pellizzoni]

Quando è nato il mio primo figlio ho compreso quale fosse il significato dell'aggettivo "viscerale". Il mio corpo rispondeva a lui in modo riflesso bypassando la mia mente: rintanata nell'ultima stanza della corsia dopo il cesareo, in quel reparto inondato di pianti di neonati, il mio corpo riconosceva già quello di mio figlio prima di me e cominciava a grondare latte da tutte le parti senza che lui fosse nemmeno lì.